F1 | Brawn: "Team minori a podio? Servirà ancora un anno almeno"
Ross Brawn è convinto che ci vorrà ancora un anno per sapere se gli sforzi della Formula 1 per porre fine alle disparità tra le squadre in griglia siano stati un successo.
Nell'ambito della revisione dei Gran Premi operata da Liberty Media, proprietaria della F1, che ha incluso nuove vetture, si è cercato di garantire che il divario tra i team che spendono di più e gli altri si riducesse.
Ciò ha comportato l'introduzione di un tetto ai costi, una revisione della struttura dei premi in denaro della F1 e restrizioni sui test aerodinamici che danno più tempo per lo sviluppo alle squadre più lente.
Il tutto è stato motivato dalle forti preoccupazioni espresse alcuni anni fa sul fatto che le tre squadre più importanti erano in una posizione di assoluto prestigio, con la possibilità di aggiudicarsi tutti i gradini del podio.
Parlando alla fine del 2018, quando c'erano stati solo due podi in due anni da parte di una squadra al di fuori delle prime tre, Brawn aveva detto: "Due podi su un totale di 123 in due anni è inaccettabile, soprattutto quando si tratta di un divario tecnico e finanziario sempre più grande".
"È un problema che stiamo affrontando insieme alla FIA e alle squadre, perché il futuro della Formula 1 dipende da questo. Ci sono diverse soluzioni sul tavolo e dobbiamo tutti accettare che non possiamo andare avanti così ancora a lungo".
Sebbene le regole della F1 per il 2022 abbiano migliorato le gare, non sono riuscite a creare la competizione più serrata che si sperava.
Lando Norris della McLaren è stato l'unico pilota al di fuori di Red Bull, Mercedes e Ferrari a salire sul podio, conquistando il terzo posto nel Gran Premio dell'Emilia Romagna.
Parlando in esclusiva a Motorsport.com, Brawn ha detto che non è una sorpresa che i top team abbiano fatto un lavoro migliore all'inizio di una nuova formula di regole e spera che le cose migliorino nel 2023.
"Penso che ci sia bisogno di attendere un'altra stagione - ha detto a proposito della mancanza di opportunità per i team al di fuori dei primi tre - Quando arrivano nuovi regolamenti, ci sono squadre che riescono a superarli meglio".
The Red Bull Racing trophy delegate, Sergio Perez, Red Bull Racing, 2nd position, Max Verstappen, Red Bull Racing, 1st position, Lando Norris, McLaren, 3rd position
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
"Nella stagione 2009, che era una nuova serie di regolamenti, due o tre squadre erano al top, mentre il resto ha faticato, anche alcune delle grandi. Quindi, credo che sia necessario attendere un'altra annata".
"Non saprei cosa fare se continua così, perché credo che abbiamo messo in atto una serie di iniziative: il tetto ai costi, le auto e le piste, il format delle gare. Tutto è ora orientato a cercare di mantenere l'integrità di questo sport, ma anche a renderlo più combattuto. E poi ci sono le restrizioni aerodinamiche, che ora vengono adottate a seconda della posizione in classifica. Quindi, ci sono molte cose che spingono in una buona direzione. Sono ottimista".
Dove porterà il budget cap
Sebbene mettere un limite alle spese abbia livellato la quantità di ciò che le squadre possono effettuare durante l'anno, Brawn pensa ancora che quelle di punta abbiano un vantaggio vivendo di rendita.
Ciò significa che le infrastrutture migliori e le conoscenze più avanzate di cui disponevano in passato continueranno a dare i loro frutti nel breve periodo, ma è anche sicuro che, con il tempo, questi saranno spazzati via e la griglia sarà più compatta.
"Se hai una fabbrica completamente attrezzata, con tutte le strutture e un enorme database di informazioni, non possiamo togliertelo. Ma sono stati fatti dei compromessi e delle concessioni".
Ross Brawn, Managing Director of Motorsports, FOM, with George Russell, Mercedes AMG
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
"Ci sono un paio di squadre che vogliono costruire gallerie del vento che non hanno, e sono state fatte concessioni per quanto riguarda le quote di capitale per dare modo loro di mettersi in pari. Credo che la FIA e noi abbiamo spinto a favore di questa cosa, è tutto sommato ragionevole".
"Per come sono andate le cose, i grandi team hanno continuato a staccarsi dai piccoli. Quindi, almeno abbiamo stabilizzato la situazione. Non credo che ora una grande squadra possa allungare con la stessa velocità di un tempo. E una squadra piccola e intelligente dovrebbe essere in grado di recuperare".
"Ci vorrà del tempo. Sarebbe irrealistico aspettarsi che cambi tutto subito. Ma credo che si stia andando nella giusta direzione. E l'altra cosa che non possiamo dimenticare è che abbiamo reso economicamente sostenibili i piccoli team".
"Penso che con la forza della Formula 1, questi team stiano beneficiando delle gare in più, dei nuovi contratti di trasmissione e sponsorizzazione. Si possono autofinanziare ora. E questo è un fattore importante. Con questa stabilità e sostenibilità economica, possono fare tutte le cose giuste".
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