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Intervista

F1 | Brawn: "Non credo che i team troveranno zone grigie"

Con l'introduzione del nuovo regolamento tecnico c'è il rischio che qualche team possa trovare la soluzione geniale come avvenne nel 2009? Secondo Ross Brawn le possibilità sono davvero limitate.

Lance Stroll, Aston Martin AMR22

Foto di: Aston Martin Racing

Da quando la F1 ha annunciato l’introduzione del nuovo regolamento tecnico, le speculazioni in merito alla possibilità che qualche team potesse trovare una zona grigia e trarne vantaggio si sono sprecate.

Subito è tornata alla memoria la trovata della Brawn GP nel 2009 che grazie all’introduzione del doppio diffusore è riuscita a monopolizzare la prima parte di stagione per poi conquistare il titolo alla fine dell’anno.

Sulla questione è intervenuto Ross Brawn che ha spiegato di non aspettarsi una simile situazione in questo 2022 caratterizzato dalle monoposto ad effetto suolo.

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“Non c’è la certezza che possa accadere qualcosa che non abbiamo previsto, ma se dovesse accadere non credo che vedremo questa trovata nei test di Barcellona. Probabilmente avverrà in occasione della prima gara”.

“Al momento, tuttavia, non credo che ci sia la possibilità che qualcuno abbia trovato una zona grigia. I regolamenti sono piuttosto rigidi in materia, ma mai dire mai”.

Secondo Brawn sarà poi di grande aiuto il nuovo sistema di governante della FIA che non richiede l’unanimità tra le squadre per bandire soluzioni innovative. I team sono consapevoli, infatti, che gli investimenti in ricerca e sviluppo, in tempi di budget cap, potrebbero essere bruciati se una soluzione fosse bocciata.

“Questo è uno dei motivi per il quale la governante è stata modificata. Credo che i team adesso preferiscano essere certi della legalità delle loro idee prima di procedere con l’installazione delle componenti sulla vettura”.

Alex Albon, Williams FW44

Alex Albon, Williams FW44

Photo by: Williams

“Se sai che i team, la FIA e la F1 possono impedirti di fare qualcosa che ritengono non sia legale, allora sei più cauto nel procedere perché sai che potrebbe sorgere un problema”.

Brawn ha poi parlato del look delle nuove monoposto, totalmente differente da quello ammirato sino alla passata stagione, ed ha sottolineato di aver apprezzato l’assenza del profilo ad alto rake.

“Hanno un aspetto fantastico e credo che i fan la pensino allo stesso modo. Vedere delle auto con un assetto a filo con l’asfalto dona loro un look totalmente diverso da quello cui eravamo abituati. In precedenza avevamo vetture con il retrotreno altissimo e con il muso a sfiorare il terreno che non hanno mai avuto l’aspetto di un’auto da corsa. Queste credo che siano ben più aggressive da guardare”.

Sino ad oggi sono state 4 le monoposto 2022 che sono state presentate ufficialmente. Escludendo la Red Bull, che ha mostrato la livrea per questa stagione su una showcar, abbiamo avuto modo di ammirare le linee della Haas, dell’Aston Martin, dell’AlphaTauri e della McLaren, oltre a quelle dell’Alfa Romeo Sauber ritratta nella livrea camouflage nelle foto in esclusiva pubblicate su Motorsport.com.

Valtteri Bottas, Alfa Romeo C42

Valtteri Bottas, Alfa Romeo C42

Photo by: Davide Cavazza

Se in principio si pensava che il nuovo regolamento avesse messo un freno alla fantasia dei progettisti, in realtà il design di queste monoposto è molto vario e Brawn ha apprezzato questo aspetto.

“È bello vedere queste differenze. Quando è stato pubblicato il regolamento abbiamo ricevuto critiche sul fatto che le monoposto sarebbero state tutte uguali. Noi non la pensavamo così ed i fatti ci hanno dato ragione”.

“Onestamente, prima di farmi un’idea voglio vedere le vetture dal vivo ed andrò a Barcellona per la prima sessione di test. Lì riuscirò ad avere una impressione completa, ma penso che questa varietà di interpretazioni sia rassicurante”.

Sebastian Vettel, Aston Martin AMR22

Sebastian Vettel, Aston Martin AMR22

Photo by: Aston Martin Racing

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