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Bisogna abolire il consumo istantaneo dei 100 kg/h

Meno reclami e polemiche, con motori che potrebbero tirare più giri e migliorare anche la sonorità

Jean Todt si è dichiarato disponibile a cambiare le regole della Formula 1 per darle quello spettacolo che non si è visto a Melbourne. C’è chi, come Alberto Antonini su Autoprint sostiene che la FIA sta studiando la riduzione della distanza dei Gp dai tradizionali 305 km a 280 km: l’idea in sé potrebbe avere un senso, ma non si capisce perché bisognerebbe ridurre lo spettacolo? ABOLIRE LA REGOLA DEL CONSUMO ISTANTANEO Sarebbe sufficiente limitare l’uso del flussometro alla verifica del consumo dei 100 kg di carburante da utilizzare durante il Gran Premio. Togliendo al sensore il compito di tenere sott’occhio il consumo istantaneo che tante polemiche ha scatenato a Melbourne, si potrebbero avere gare molto più spettacolari, perché gli elettronici potrebbero pensare delle mappature elettroniche più magre ai bassi regimi per finalizzare un maggiore sfruttamento della benzina agli alti regimi, penalizzando un po’ l’utilizzo in basso del V6 Turbo visto che potrebbe essere compensato dall’azione dei motori ibridi. MENO DISCUSSIONI E RECLAMI A pensarci bene i vantaggi potrebbero essere numerosi: prima di tutto si eviterebbero le polemiche che si sono viste all’Albert Park per il difficile funzionamento del flussometro. Il controllo del consumo istantaneo non è un esercizio facile: limitare l’uso del sistema della Gill Sensors ad una sola funzione può significare la cancellazione di una fonte di discussioni e reclami. TIRANDO PIU’ GIRI MIGLIOREREBBE IL SUONO? Non solo, ma i motoristi potrebbero provare a tirare qualche giro in più della power unit, avvicinandosi maggiormente ai 15 mila giri che il regolamento consentirebbe. Oggi non ha alcun senso cercare la potenza più in alto dei regimi attuali, intorno ai 12 mila giri, perché oltre i 10.500 giri non si possono consumare più di 100 kg/h. Se si togliesse il vincolo del consumo istantaneo, che è una bella tagliola, crescerebbero i giri e, di conseguenza, anche il rumore. I motori, infatti, raggiungerebbero delle frequenze sonore più alte proprio grazie all’aumento del regime di rotazione. In questo modo, quindi, avremmo anche un suono più corposo, per cui si potrebbero soddisfare anche i puristi della Formula 1 che rimpiangono la musicalità dei motori. È troppo semplice per mettere tutti d’accordo?

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