F1 | Binotto: "Sanzioni sul budget cap? Limitare lo sviluppo"
La FIA lunedì dovrà esprimersi sul budget cap 2021, concedendo ai team virtuosi i certificati di conformità, mentre gli altri saranno sottoposti a sanzioni. Per il team principal è difficile che "si possa mettere in discussione il titolo mondiale dopo le battaglie in pista e le celebrazioni, ma ci dovrà essere una penalità che riesca a sanzionare la capacità di sviluppo per evitare che il vantaggio acquisito resti anche nei prossimi anni".
Foto di: Erik Junius
Il GP del Giappone va in archivio come era stato pensato: vittoria di Max Verstappen e festa iridata organizzata in pompa magna dalla Honda sulla pista di casa, Suzuka. Il copione è stato rispettato così come la celebrazione.
Adesso che si è reso omaggio al pilota più forte della stagione, può arrivare l’ora della verità: la FIA domani dovrà ufficializzare, finalmente, quali sono le squadre che hanno meritato il certificato di conformità al budget cap per la stagione 2021 e quali, eventualmente, non hanno rispettato i vincoli di spesa.
La Federazione Internazionale sta rinviando le risposte da un giorno all’altro, dopo che il caso era esploso a Singapore grazie alle anticipazioni di alcuni mezzi di stampa che indicavano Red Bull e Aston Martin al di fuori degli schemi del regolamento finanziario.
I vertici Red Bull (Newey, Marko e Horner) festeggiano il secondo mondiale di Max Verstappen con Perez
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
Christian Horner è tranquillo: il team principal della Red Bull è sicuro che non ci saranno sanzioni per la squadra di Milton Keynes perché non ci sono stati sforamenti nelle spese.
Mattia Binotto, rimasto a Maranello per seguire i tecnici che stanno lavorando alla Ferrari del prossimo anno, esclude di aver saltato la trasferta giapponese per prendere contatto con i legali di Maranello, magari dopo aver sentito Toto Wolff, capo Mercedes, visto che anche il manager austriaco non si è visto a Suzuka.
Nell’incontro con i media il team principal del Cavallino ha evidenziato alcuni capisaldi sulla questione, delineando quello che potrebbe essere uno scenario in vista di domani…
“Siamo ancora in un mondo ipotetico perché siamo in attesa del giudizio di domani. Però, qualunque sia la squadra e la situazione da analizzare, credo che andare all’anno successivo per riprendere il risultato di un mondiale dopo che ci sono state battaglie in pista e poi dei cerimoniali e dei festeggiamenti la vedo difficile. Anzi, non penso che sia una cosa onestamente percorribile”.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB18, lotta con Charles Leclerc, Ferrari F1-75, alla prima partenza
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
Se non si toccherà il titolo 2021 quali possono essere gli strumenti giusti?
“Penso che se un team, qualunque sia, abbia avuto un vantaggio per aver speso più soldi di altri, può disporre di un vantaggio di prestazione che permane anche nelle stagioni successive, ed è evidente che non svanisce in una sola gara”.
“Questo porta a dire che la migliore penalità oltre a quella economica, che dovrà esserci, porterà anche a un rallentamento dello sviluppo della vettura perché altrimenti il vantaggio rimarrà anche negli anni successivi e continueremo a gareggiare senza essere a parità dimezzi. Secondo me ci dovrà essere una penalità che riesca a sanzionare la capacità di sviluppo”.
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