Binotto: "Il valore della Ferrari non è quello visto ieri"
Il team principal è consapevole del pessimo risultato raccolto dalle due SF1000 nella giornata di prove libere del venerdì e ne analizza la causa: "Non riusciamo a mandare le gomme nella giusta finestra di temperature per farle funzionare. Non è una questione di carico aerodinamico, né legata ai piloti. La Ferrari vista a Spa non rappresenta il nostro vero potenziale".

Mattia Binotto ha confermato i problemi che hanno rallentato oggi Leclerc e Vettel nella prima giornata di attività in pista del Gran Premio del Belgio.
Il team principal del Cavallino ha puntato il dito sulla gestione degli pneumatici, che non ha permesso alle due SF1000 di poter esprimere in pista il loro potenziale. Un problema di cui nel box della Ferrari conoscono gli effetti ma non ancora la causa, che sarà stata cercata nella notte.
“Non sembra una situazione piacevole dall'esterno e non lo è neanche all'interno (della squadra) – ha spiegato Binotto - certamente non siamo stati competitivi. Sia nelle FP1 che nelle FP2, abbiamo faticato a far funzionare le gomme, mancava il grip sia in frenata che in accelerazione, entrambi i piloti hanno lamentato problemi di aderenza e questo non ha permesso di avere la prestazione complessiva dalla monoposto”.
Binotto ha anche chiarito che non è questo il potenziale delle due SF1000, e di attendersi un sabato diverso dopo i disastrosi riscontri di ieri.
“Penso che ovviamente non sia questo il potenziale delle nostre monoposto – ha confermato - non è certo la nostra posizione normale se confrontiamo dove siamo in classifica rispetto alla competitività delle altre vetture".
"Sappiamo che c’è molto da lavorare nel corso della notte, dobbiamo capire quanto è successo analizzando i dati, soprattutto capire il motivo per cui non stiamo portando le gomme nella giusta finestra di temperatura e assicurarci di poter affrontare in modo migliore il resto del fine settimana".
"Abbiamo verificato gli stessi problemi su entrambe le vetture, quindi possiamo escludere problemi legati ai piloti, si tratta di trovare la giusta finestra per far funzionare le gomme”.
Solo quando le gomme torneranno a funzionare sarà possibile lavorare anche sulle scelte aerodinamiche, che secondo Binotto non sono al centro del problema accusato oggi:
“Penso che a seconda del livello di carico aerodinamico che viene scelto puoi andare meglio in un certo settore, ma se non trovi le finestre giuste per far lavorare le gomme non si va bene in nessuno dei tre settori. È questo il punto su cui dobbiamo concentrarci per il resto del fine settimana”.
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