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Binotto: "Ferrari, prestazioni inadeguate: ci meritiamo 4!"

Il team principal della Ferrari ha fatto il punto della situazione nella videoconferenza che ha preso il posto della tradizionale cena di Natale a Maranello. Mattia ha sonoramente bocciato la stagione 2020, ma ha sottolineato come la Scuderia abbia lavorato per adeguare la struttura alle sfide del futuro. L'ingegnere reggiano ha accolto Carlos Sainz accanto a Charles Leclerc, promettendo una prossima stagione migliore, almeno da terza forza.

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Glenn Dunbar / Motorsport Images

“Un altro 2020 non ce lo possiamo permettere”. La frase pronunciata ieri da Mattia Binotto nella videoconferenza (che in tempo di Covid ha sostituito la tradizionale cena di natale a Maranello) riassume la stagione appena conclusa e sottolinea gli obiettivi per il 2021.

Il team principal della Ferrari, affiancato da Charles Leclerc e Carlos Sainz, ha fatto il punto su una stagione fallimentare (“Voto 4, le prestazioni sono state inadeguate, ed io ho tardato troppo a dare una sterzata alla organizzazione della squadra”) sottolineando anche alcuni aspetti positivi emersi in un momento di difficoltà.

Binotto ha rimarcato il ruolo del 2020 in chiave futura, iniziando dalla scelta di Carlos Sainz fino al varo di importanti investimenti che dovrebbero consentire alla Scuderia di tornare dove merita di essere.

Tornare a essere la terza forza

Ci saranno rinforzi ma non rivoluzioni, perché Binotto ha fiducia nello staff tecnico che opera oggi a Maranello: “Se escludiamo il 2020, negli ultimi 5 anni questa squadra ha concluso la stagione sempre in seconda posizione, ad eccezione di un anno in cui ci siamo confermati terzi. Siamo stati gli unici che abbiamo messo sotto pressione la Mercedes in più occasioni, e se questi uomini ci sono riusciti in passato ho totale fiducia che possano riuscire a fare altrettanto bene nel futuro”.

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L’obiettivo per la stagione 2021 è già fissato ed è molto chiaro: “Tornare ad essere almeno la terza forza del Mondiale”.

C'è chi può sviluppare le macchine e chi no

Binotto ha poi lanciato qualche frecciata all’indirizzo di un regolamento tecnico che permetterà ad alcune squadre di poter sviluppare la loro monoposto in maniera ben più corposa di quella consentita alla Ferrari:
“Dobbiamo essere realisti: il divario che ci separa dai migliori è troppo ampio per poter credere di riuscire a colmarlo in poco tempo. Avremo una power unit nuova, potremo lavorare sull’aerodinamica (con però le riduzioni del 60% del tempo in galleria del vento e CFD) ma alcune squadre come AlphaTauri e Racing Point potranno continuare a sviluppare la monoposto senza i nostri vincoli, così come la McLaren che passerà ai motori Mercedes”.

Parole d’elogio al fronte FIA e Liberty Media sono arrivate in merito al lavoro fatto per permettere di essere in pista nel 2020.

 

Vettel professionista fino alla fine

Il capitolo piloti non lascia spazio ad interpretazioni. Le parole di commiato per Sebastian Vettel sono state importanti (“E’ stato un vero professionista fino alla fine, semmai è stata colpa nostra non avergli fornito una vettura competitiva”), ma Binotto ha confermato che era giunto il momento di separarsi, ribadendo che “nessuno possa dubitare della bontà della scelta di Carlos”.

In merito a Leclerc è stata sottolineata la crescita del monegasco sotto molti aspetti, dalla capacità di leadership ai progressi significativi nella gestione degli pneumatici. “A volte è Charles è stato irruento – ha sottolineato Binotto - ha commesso un paio di errori, ed è una cosa sulla quale deve lavorare”.

Fiducia sulla nuova power unit

A Maranello c’è fiducia anche nella nuova power unit, che dovrebbe consentire di recuperare terreno sul fronte in cui nel 2020 la Ferrari ha sofferto maggiormente. Un ottimismo che va oltre anche la prossima stagione, come conferma la posizione favorevole della Scuderia in merito alla possibilità che i motori vengano congelati nel 2022.
"Non siamo contrari – ha ribadito Binotto - perché la nostra aspirazione è quella di diventare il punto di riferimento per la concorrenza”.

Taglio dei costi e gestione delle risorse

Ed in merito al 2022 il team principal del Cavallino ha confermato l’importanza che avrà la gestione delle risorse a partire dal mese di gennaio, quando le squadre avranno via libera per poter iniziare a lavorare sulla monoposto del futuro.

Mattia: "Il mio tempo non è infinito"

Sarà l’esame finale di Binotto, il quale ha ribadito di esserne pienamente cosciente: “Il mio tempo a Maranello non è infinito, dipenderà tutto dai risultati”. Il tutto davanti ad un piccolo panettone appoggiato sulla scrivania, una presenza ovviamente in linea con il periodo natalizio, ma che è sembrata anche un po'… curiosa.

Nel mondo del calcio l’Inter (di cui Binotto è grande tifoso) ha da molti anni ha la tradizione di organizzare una cena di Natale nella quale l'allenatore viene fotografato mentre mangia il più classico dei dolci milanesi. Da lì è nata l’espressione “non arriva a mangiare il panettone”, per sottolineare la precarietà degli allenatori a rischio esonero. Ma Binotto il panettone 2020 lo può mangiare in grande tranquillità.

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