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Binotto ammette che la Ferrari può pescare sul mercato

Il team principal ha spiegato che in questo momento difficile punta sulla stabilità: ha rinunciato al ruolo di direttore tecnico ripartendo il ruolo su quattro tecnici che stima e di cui ha fiducia (Cardile, Resta, Mekies e Gualtieri), ma non esclude che il Reparto Corse possa essere rinforzato nelle aree più deboli con nuovi professionisti.

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Mattia Binotto ha spiegato i motivi che hanno determinato la ristrutturazione dei ruoli tecnici avvenuta di recente a Maranello. Secondo il team principal del Cavallino la necessità di riorganizzare i ruoli è un’esigenza nata con la sua promozione al timone della Scuderia, ma che ha richiesto tempo per diventare operativa.

“Un anno fa ho acquisito il ruolo di team principal – ha confermato Binotto - ed in quel momento ero anche direttore tecnico. È stato un cambiamento improvviso, e non si può ristrutturare un dipartimento in un giorno. Nel 2019 ho coì mantenuto il contatto con i tecnici e sono stato coinvolto nelle decisioni, diciamo non proprio in tutte perché avevo comunque altri compiti a cui dovermi dedicare”.

“Un anno dopo – ha proseguito Binotto - questo mio cambio di ruolo si è potuto completare, ed oggi ho delegato le responsabilità tecniche a delle persone indubbiamente capaci. Abbiamo individuato dei responsabili delle varie aree che oggi hanno delega, responsabilità e tutto il supporto per poter operare al meglio. Il cambio organizzativo è stato quindi il compimento di un’evoluzione del mio passaggio da direttore tecnico a team principal. Spero che questa nuova organizzazione possa garantire una spinta in più nell’individuare i problemi”.

Il dato più evidente nella ristrutturazione dei ruoli avvenuta a Maranello è la fiducia confermata ai tecnici presenti nell’organico, una decisione che però non esclude la possibilità di innesti nel medio e lungo periodo.
“Penso che la stabilità e la fiducia negli uomini sia un elemento fondamentale per costruire qualcosa di importante in ottica futura – ha chiarito Binotto - e lo si è visto nel passato. Lo abbiamo vissuto anche in Ferrari alla fine degli anni 90, ma basta guardare cosa hanno fatto le altre squadre: un team di qualità lo si costruisce nel tempo”.

“Ma l’aver dato fiducia non significa che non aggiungeremo alla nostra struttura altri professionisti qualora lo riterremo opportuno – ha confermato il team principal del Cavallino - se ci sarà bisogno di rafforzare delle aree in cui oggi ci sentiamo deboli agiremo di conseguenza. Aver confermato chi oggi opera nel team non vuol dire che l’organizzazione rimarrà così com’è in eterno. Questo è un punto di partenza nel quale è stata garantita fiducia a tecnici che hanno saputo fare delle buone vetture nelle scorse stagioni, credo che conoscenze e capacità ci siano”.

Un ultimo aspetto riguarda la conferma dell’assenza di un direttore tecnico tradizionale, una figura di riferimento per tutto ciò che riguarda le attività tecniche della Scuderia. Una scelta che Binotto non vede come un’anomalia:
“Non esiste una squadra con un responsabile che guida l’intera area tecnica. In Mercedes c’è un chi dirige il reparto motori che è separato da quello del telaio. Bisogna capire cosa si intende per direttore tecnico: se ci riferiamo al telaio, noi abbiamo due persone che sono Enrico Cardile e Simone Resta, che si occupano di sviluppo delle prestazioni e dello chassis engineering, vale a dire realizzare la vettura una volta definite le linee guida”.

“Un ultimo aspetto da sottolineare – ha concluso Binotto - è che la Ferrari sta continuando a investire, come ad esempio nel nuovo simulatore, l’azienda sta mettendo a disposizione della Gestione Sportiva risorse, tempo e la possibilità di fare bene”.

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000, Daniil Kvyat, AlphaTauri AT01
Confronto ala anteriore della Ferrari SF1000, GP d'Austria vs GP di Gran Bretagna
Il volante della, Ferrari SF90, di  Sebastian Vettel
La Ferrari SF1000 Sebastian Vettel è spinta dai meccanici nella corsia dei box
Sebastian Vettel, Ferrari
Mattia Binotto, Team Principal Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari
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