F1 | Battaglia interna ai team: chi sta avendo la meglio?
Mentre le squadre di Formula 1 si stanno godendo la pausa estiva, diamo un'occhiata a come si sono comportate finora le 10 coppie di piloti.
Esteban Ocon e Pierre Gasly, Alpine A524
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Tifosi e giornalisti amano valutare i piloti, scoprire chi è in testa, chi non ha soddisfatto le aspettative e confrontare le performance dei piloti con la stessa vettura. Con i motori spenti per via della pausa estiva, questo è il momento perfetto per esaminare quanto successo in questa prima metà del 2024.
Naturalmente ci sono molti modi per confrontare i piloti, ma uno dei più importanti è la velocità pura. Senza di essa, nessun pilota avrà successo e le qualifiche sono, in teoria, l'indicatore semplificato del ritmo.
Qui di seguito è possibile vedere come si posizionano i compagni di squadra dopo 14 gare, in base alle loro prestazioni in qualifica nei Gran Premi (non nelle Sprint). Sono state escluse le sessioni in cui un pilota di una squadra non ha potuto registrare un tempo per motivi non dipendenti dalla sua volontà, il che spiega perché non tutti arrivano a quota a 14.
Qualifiche testa a testa
Leclerc 8-5 Sainz
Ocon 8-4 Gasly
Alonso 9-5 Stroll
Tsunoda 9-4 Ricciardo
Russell 10-4 Hamilton
Hulkenberg 10-2 Magnussen
Norris 11-3 Piastri
Bottas 13-1 Zhou
Albon 13-0 Sargeant
Verstappen 14-0 Perez
Sebbene sia un buon indicatore per valutare chi sta avendo la meglio nelle lotte all'interno della squadra, questa metrica è piuttosto grossolana. È chiaro che se un pilota è costantemente a pochi millesimi di secondo dal compagno di squadra, sta comunque facendo un buon lavoro ed è molto vicino a estrarre il massimo dalla propria vettura, mentre un altro potrebbe essere regolarmente a mezzo secondo di distanza ma con un punteggio simile nel testa a testa.
Per avere una visione più chiara della velocità effettiva dei piloti, abbiamo analizzato i Supertempi. I Supertempi si basano sul giro singolo più veloce di ciascun pilota in ogni weekend di gara, espresso come percentuale del giro singolo più veloce in assoluto (100,000%) e calcolato come media della stagione.
Le qualifiche sono un utile metro di giudizio, ma i Supertempi possono tracciare un quadro più chiaro dei confronti tra compagni di squadra.
Foto di: Red Bull Content Pool
Questo generalmente fa riferimento alle qualifiche e ha anche il vantaggio di eliminare in gran parte (anche se non del tutto) il caso in cui un pilota sia stato influenzato da un problema o dalla sfortuna in una determinata sessione, perché tiene conto dell'intero weekend. Non è perfetto - non ci dà indicazioni sulla costanza di un pilota nell'arco di uno stint di gara, per esempio - ma per quanto riguarda la velocità grezza, può essere interessante.
Il gap dei Supertempi tra compagni di squadra nella prima metà del 2024
Gasly-Ocon 0.015s
Russell-Hamilton 0.101s
Leclerc-Sainz 0.134s
Norris-Piastri 0.185s
Tsunoda-Ricciardo 0.196s
Alonso-Stroll 0.211s
Hulkenberg-Magnussen 0.426s
Bottas-Zhou 0.643s
Albon-Sargeant 0.675s
Verstappen-Perez 0.953s
La prima cosa da notare è quanto sia ridotto il gap tra i piloti Alpine Pierre Gasly ed Esteban Ocon. L'equivalente di uno scarto di 0,015 secondi su un giro di 1 minuto e 40 è un divario simile a quello tra Lewis Hamilton e Fernando Alonso alla McLaren nel 2007 (0,019 secondi a favore di Hamilton) e tra i debuttanti della Toro Rosso del 2015 Max Verstappen e Carlos Sainz (0,067 secondi).
I due francesi sono vicini in quasi tutti i parametri di valutazione: la collaborazione non è stata certo armoniosa, ma sottolinea il fatto che le prestazioni dei piloti non sono il problema principale di Alpine nel 2024...
Anche il divario tra George Russell e Hamilton alla Mercedes è ridotto. Hamilton è in svantaggio 4-10, il che ha fatto pensare che il sette volte campione abbia perso interesse in vista del suo passaggio alla Ferrari. Ma lo 0,101% di distacco da un pilota di 13 anni più giovane non fa pensare che sia caduto in disgrazia.
Anche il ritmo di gara di Hamilton è solido, soprattutto nelle ultime gare, e attualmente precede Russell nel campionato piloti - e sarebbe in vantaggio anche se a quest'ultimo venisse restituita la vittoria del GP del Belgio.
Alcuni dicono che le prestazioni di Hamilton siano calate quest'anno, ma il confronto tra i due piloti Mercedes è incredibilmente serrato.
Foto di: Sam Bagnall / Motorsport Images
I risultati della coppia di piloti Ferrari può essere vista in due modi: o si tratta di un ottimo sforzo da parte di Sainz per essere così vicino a Charles Leclerc – che da sempre eccelle in qualifica – o è impressionante che Leclerc sia ancora davanti, dato che finora ha probabilmente avuto una stagione più tumultuosa!
Oscar Piastri ha ridotto leggermente il suo distacco nei confronti di Lando Norris: da 0,227% nel 2023 a 0,185% , ma c'è la sensazione che entrambi possano fare ancora meglio se riusciranno ad evitare i piccoli errori mentre competono per le primissime posizioni della classifica. Il modo in cui questo divario cambierà nel corso della stagione - e degli anni a venire - sarà interessante.
Il vantaggio di Yuki Tsunoda su Daniel Ricciardo conferma che il nome del giapponese sarebbe dovuto essere preso in considerazione per la sostituzione (alla fine non avvenuta) di Sergio Perez, anche se bisogna sottolineare che il distacco si è ridotto negli ultimi GP.
Il recente crollo di Alonso è dimostrato da un modesto 0,211% di vantaggio su Lance Stroll. Il divario tra la coppia Aston Martin nel 2023 è stato dello 0,753%, uno dei più grandi del settore, quindi ci aspettiamo che il margine aumenti nelle ultime 10 gare.
Le ultime quattro coppie presentano distacchi significativi e non è certo una coincidenza che tutte e quattro contengano un pilota che sarà fuori dalla F1 alla fine del 2024 o la cui posizione è a rischio.
Nico Hulkenberg è stato protagonista del 2024 e ha in tasca un contratto Sauber/Audi. Il suo distacco di 0,426% su Kevin Magnussen è ancora più elevato del suo vantaggio di 0,330% nel 2023. Conta inoltre 22 punti in classifica rispetto ai 5 del danese.
Il deficit di Zhou Guanyu nei confronti di Valtteri Bottas alla Sauber è più che doppio rispetto all'anno scorso: 0,643% contro 0,299%. Bottas si è sempre dimostrato più che sufficiente nel giro secco: nelle cinque stagioni trascorse alla Mercedes ha accumulato un ritardo di appena 0,116% rispetto a Hamilton, ma l'entità del divario finora registrato nel 2024 pone il primo pilota cinese di F1 in una posizione di debolezza.
I Supertempi evidenziano anche chi è più sotto pressione in griglia.
Foto di: Mark Sutton
In casa Williams, Logan Sargeant ha ridotto il distacco da Alex Albon, ma il suo ritardo è ancora considerevole, pari allo 0,675%, in quella che sembra destinata a essere la sua ultima stagione in F1.
Il che ci porta al deficit più grande...
Si è detto e scritto molto sulle difficoltà di Perez alla Red Bull, ma vale la pena contestualizzare l'attuale 0,953% di distacco da Verstappen.
In primo luogo, si tratta del divario più grande tra i due da quando sono diventati compagni di squadra, nel 2021 (il più ridotto è stato lo 0,545% nel 2022). Ciò suggerisce che, qualunque sia la radice dei problemi di Perez, questi non stiano migliorando.
Il valore più vicino a Verstappen avuto da un compagno di squadra in Red Bull in un'intera stagione è dello 0,138% e dello 0,186%, ottenuti da Ricciardo rispettivamente nel 2018 e 2017. Perez è attualmente ancora più indietro di Albon nel 2020 (0,784%).
Durante il suo difficile secondo periodo alla Ferrari, Kimi Raikkonen è stato in media dello 0,284% dietro a Sebastian Vettel nelle loro quattro stagioni insieme, mentre il divario tra Hamilton e Jenson Button alla McLaren è stato dello 0,306% nel 2010-2012. Questo serve a ricordarci che i Supertempi non sono tutto, dato che Button ha ottenuto più punti di Hamilton in quelle stagioni – ma questo non è un elemento da considerare quando si parla di Verstappen-Perez. Il messicano è attualmente settimo in campionato, a 146 punti dal compagno di squadra.
Se guardiamo a schieramenti più ovvi come numero uno/numero due nella storia recente, vediamo uno scarto dello 0,390% tra Michael Schumacher e Rubens Barrichello alla Ferrari nel periodo 2000-2005 e un margine dello 0,277% tra Vettel e Mark Webber alla Red Bull nel periodo 2009-2013.
Va evidenziato che le varie modifiche al formato delle qualifiche nel periodo 2003-2009, tra cui il fatto che le vetture correvano con il carico di carburante con cui dovevano iniziare la gara, alterano i dati. È interessante notare che Barrichello tendeva ad essere più vicino a Schumacher quando la Ferrari era dominante.
Un gap come quello tra Verstappen e Perez non si vedeva in un top team dai tempi in cui Schumacher e Irvine erano compagni di squadra in Ferrari.
Foto di: LAT Photographic
Per trovare un divario tra due piloti di testa simile a quello tra Verstappen e Perez, bisogna guardare alla coppia Schumacher-Eddie Irvine alla Ferrari. Nelle loro tre stagioni insieme, la media è stata dello 0,908%, anche se va notato che Irvine si è avvicinato ogni anno dopo aver iniziato con un enorme ritardo dell'1,286% nella difficile F310 del 1996.
Riccardo Patrese ha accumulato un ritardo di 0,999% rispetto a Nigel Mansell nel 1992 ma, dato il vantaggio della Williams con la FW14B, l'italiano è arrivato comunque secondo nel campionato piloti. Questo divario può anche essere in gran parte attribuito al fatto che un pilota si è trovato bene con la vettura con sospensioni attive e dotata di dispositivi elettronici e l'altro no, dato che il margine era di appena 0,111% con la più convenzionale FW14 del 1991.
La disparità Verstappen-Perez è davvero insolita nell'era moderna, il che contribuisce a spiegare la diffusa sorpresa per il fatto che il messicano abbia finora mantenuto la sua guida.
In sintesi, la coppia Gasly-Ocon è la più equa, i distacchi di Mercedes, Ferrari, McLaren e RB sono tutti sensibilmente vicini, Alonso ha un rendimento peggiore di quello previsto (dato il suo precedente distacco da Stroll), ma è ancora in testa e i restanti quattro team hanno tutti gravi deficit che mettono a rischio i punti costruttori e le carriere dei loro piloti in F1.
Riuscirà Perez a risollevare le sorti della Red Bull dopo la pausa estiva?
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
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