F1 | Barcellona: con le 18 pollici più facile una sola sosta
Le simulazioni di Megaride indicano che alla Curva 3 di Montmelò che si percorre in accelerazione, con picchi di velocità che superano i 250 km/h, la gomma Pirelli anteriore sinistra che è in appoggio è sottoposta a un incremento termico del 40%, ma le 18 pollici avranno un minor degrado rispetto alle 13 pollici, per cui è preventivabile una strategia unica nei pit stop.
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
La Formula 1 torna in Europa per disputare uno dei Gran Premi che si può definire ormai un classico della stagione e sicuramente tra i più duri, almeno per le gomme. Il circuito del Montmelò che ospita il GP di Spagna questo fine settimana è un tracciato che richiede un medio alto carico aerodinamico per le diverse varietà di curve che lo caratterizzano.
A completare il quadro di fatica per gli pneumatici, soprattutto in termini di stress termico, si aggiunge la natura abbastanza abrasiva dell’asfalto, posato poco meno di quattro anni fa. Non a caso la Pirelli ha selezionato le tre mescole più dure, C1, C2 e C3 per questa gara.
Pneumatici Pirelli nel paddock
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Il layout del circuito catalano è rimasto pressoché inalterato negli anni se non per alcune modifiche specie nell’ultimo settore, che è diventato nel tempo sempre più lento. Nel primo, invece, i piloti affrontano il lungo rettilineo di partenza e una veloce sequenza di curve di media o alta velocità. Si comprende bene dunque la grossa varietà che questo tracciato - non a caso sede dei test pre-season- offre, rendendolo un ottimo banco di prova per vetture, tecnici e piloti.
Le analisi predittive degli ingegneri di MegaRide si sono concentrate sullo stress a cui sono sottoposti gli pneumatici. Come evidente dal grafico proposto in basso, nel quale è stata rappresentata la friction power totale, è la gomma anteriore sinistra quella maggiormente sollecitata, specie nella lunga curva 3 posta alla fine del primo settore.
Altro punto decisamente critico per le gomme è curva 9, mentre il terzo settore presenta una sequenza di curve a bassa velocità, per affrontare il quale è importante avere una monoposto precisa nell’avantreno e ottima in trazione: il grafico suggerisce con dei colori più chiari le aree nelle quali, specie le posteriori, generano calore in virtù delle frequenti accelerazioni e frenate nel misto tecnico.
Simulazione Megaride della gomma anteriore sinistra a Barcellona
Photo by: MegaRide
I tecnici di MegaRide hanno dato particolare attenzione a Curva 3 che presenta una piega a destra molto lunga percorsa in accelerazione che stressa la gomma sinistra in modo particolare, come evidenziato dal grafico in basso.
Sulla gomma in esame viene registrato un incremento termico medio sul battistrada pari a circa il 40%. Considerando che lo stesso pneumatico subisce delle sollecitazioni termiche notevoli anche in curva 9, la gestione dell’anteriore richiederà sicuramente molta attenzione, complice anche l’aerobalance che in tracciati come quello catalano è generalmente più spostato all’anteriore.
Incremento termico del battistrada alla curva 3 del circuito di Barcellona
Photo by: MegaRide
Va detto che si tratta di difficoltà in genere ben note ai tecnici, che non si aspettano sorprese neanche dalle nuove gomme da 18 pollici, che proprio al Montmelò sono state testate la prima volta, sebbene con temperature ambientali certamente differenti a quelle attese questo fine settimana.
La friction power totale a Barcellona fra la gomma da 18 pollici e quella di 13 pollici
Photo by: MegaRide
Il maggiore calettamento degli pneumatici ha già più volte confermato di avere un working range termico più basso. Come dimostrano le analisi sulla friction power laterale generata, anche a Barcellona si può prevedere un minor degrado rispetto alle 13 pollici, che potrebbe comportare una sosta ai box in meno rispetto alle precedenti gare catalane.
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