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Manor dai commissari per non essere scesa in pista

Il team anglo-russo ha dovuto fornire spiegazioni ufficiali per non aver svolto regolarmente le Qualifiche

Dopo non essere scesa in pista con nessuna delle due vetture nei tre turni di prove libere, la Manor si è esentata dal prendere parte anche alle Qualifiche del primo Gran Premio della stagione 2015, andate in scena nella mattina italiana sul circuito australiano di Melbourne, a causa della mancanza dei software e dei pezzi di ricambio necessari per far fronte al fine settimana di gara. 

Proprio a causa di questa assenza, i vertici del team sono stati convocati dai commissari di gara i quali hanno chiesto alla scuderia - tramite un documento ufficiale - di rendere noti i motivi che l'hanno indotta a saltare le libere e le Qualifiche, nonostante le vetture e i piloti fossero presenti all'interno del box del circuito cittadino.

"I commissari chiedono al team Manor di fornire una dichiarazione scritta che spieghi il motivo per cui il team non ha partecipato alle Qualifiche del Gran premio d'Australia 2015, dopo aver ricevuto una lettera dalla FIA il 20 febbraio", si legge nel comunicato ufficiale della Federazione Internazionale. 

John Booth, boss della Manor, ha ammesso che sarebbe stata dura veder scendere in pista le due vetture, ma qualche speranza ancora aleggiava prima delle Qualifiche: "Sapevamo di avere solo poche possibilita di prendere parte alle Qualifiche e di scendere in pista a Melbourne. Le vetture odierne sono molto complesse e in tre settimane abbiamo svolto un gran lavoro per adattare la vettura alle specifiche 2015 e renderla legale. Il tempo per sistemare tutti i sistemi elettronici è stato davvero risicato, ma anche per sistemare tutte le infrastrutture. Abbiamo capito di non potercela fare solo poche ore fa".

"Da quando abbiamo annunciato di essere nel Mondiale di Formula 1 abbiamo voluto provare a tutti i costi di essere presenti qui, ma per cercare di competere, non per altri motivi", ha proseguito Booth. "Posso capire le persone che criticano il nostro operato, ma se non ci avessimo creduto per davvero non avremmo portato qui trenta tonnellate di materiale, quaranta persone e sistemato tutti i contratti con i fornitori. Sono certo che le vetture potranno scendere in pista a partire dal Gran Premio della Malesia. I progressi che abbiamo fatto questa settimana sono stati enormi, ma non sono bastati per scendere in pista qui". 

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