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Hamilton durissimo: "La F1 è qui solo per il Dio denaro"

Lewis non ha esitato un attimo, insieme a Raikkonen, a condannare con parole molto dure il fatto che si disputi il GP d'Australia mentre il mondo sta combattendo contro il Covid-19. Lewis è preoccupato perché nel paddock non sono state prese precauzioni con persone isolate in attesa dell'esito del tampone.

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1, in conferenza stampa

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

“Siamo qui per il…Re denaro”. Prima ancora di percorrere il primo metro in pista del Mondiale 2020, Lewis Hamilton si è già preso la scena, con dichiarazioni che non lasciano spazio ad interpretazioni rilasciate nella prima conferenza stampa della stagione.

Il nuovo format prevede un divano in stile talk-show, dove quattro piloti rispondono alle domande di rito. Quando è stato chiesto ad Hamilton il suo parere sulla scelta di essere regolarmene in pista, Lewis ha preso la parola e con tono di voce basso, ma molto deciso, e ha espresso la sua, dicendo parecchio.

“Sono molto, molto sorpreso dal vederci tutti qui – ha commentato il campione del Mondo – è bello poter gareggiare, ma per me è scioccante vederci tutti seduti in questa stanza. C’è un mondo che si sta muovendo in una direzione, mentre qui vedo tanti fans in pista già oggi con tutti i rischi del caso".

 

"Sembra che il resto del mondo stia reagendo, probabilmente un po' in ritardo, stamattina abbiamo sentito Trump chiudere i confini dall'Europa agli Stati Uniti. L'NBA viene sospesa e la Formula 1 continua ad andare avanti…”.

“Ho visto Jackie Stewart questa mattina – ha proseguito Lewis - in forma, sano e in salute, così come altre persone anziane nel paddock. È decisamente preoccupante per me, pensando anche che cinque membri di squadre di Formula 1 siano già stati sottoposti ai test per il coronavirus. Cosa possiamo dire?"

"Money is the king, il Re denaro, non posso aggiungere molto, ma non posso evitare di dire la mia opinione. Posso solo esortare a prendere tutte le precauzioni possibili, cosa che non ho visto fare oggi mentre camminavo per venire in pista. Ho visto tutto procedere come al solito, come se fosse una giornata normale, spero solo che alla fine del weekend non ci siano brutte notizie”.

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Raikkonen: “Non avremmo dovuto essere qui”

Non è un caso che a prendere una posizione più forte in merito alla decisione di correre regolarmente il Gran Premio di Australia siano stati il pilota più titolato e quello di maggiore esperienza. Già, perché anche Kimi Raikkonen ha detto la sua. Per anni a qualsiasi domanda che non fosse strettamente legata all’attività in pista, Iceman ha sempre risposto con il classico “it’s not my business”, non mi riguarda. Ma è più quel Kimi.

“Sappiamo che la decisione di essere qui non è dipesa da noi – ha spiegato – personalmente non credo che sia la cosa giusta essere oggi a Melbourne in questo contesto. Penso che se la scelta fosse dipesa dalla volontà delle squadre probabilmente non saremmo qui".

"Ho sentito che ci sono persone nel paddock che sono state sottoposte al test con il tampone e non sappiamo ancora l’esito, è una questione di sicurezza, per noi e credo anche per il pubblico”.

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1, in conferenza stampa
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1, e Daniel Ricciardo, Renault F1, in conferenza stampa
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1
Il numero di Lewis Hamilton sulla Mercedes F1 W11
Sebastian Vettel, Ferrari and Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1 in conferenza stampa
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