F1 | Aston: "Un errore sperimentare in pista sacrificando i GP"
Seppur gli esperimenti completati tra Stati Uniti e Messico si siano rivelati molto utili alla squadra per comprendere meglio alcuni aspetti della vettura e la direzione da seguire per il futuro, incluse alcune prove particolari con il fondo in vista del 2024, Aston Martin crede che sacrificare i due Gran Premi non si sia rivelata la scelta migliore. Per questo non ci saranno ulteriori esperimenti a Las Vegas e Abu Dhabi, dove il team si concentrerà solo sull'ottenere quanti più punti possibili.
Dopo un inizio di stagione scoppiettante, in cui la AMR23 si era spesso dimostrata la seconda forza della griglia, gli ultimi mesi hanno riservato poche soddisfazioni in casa Aston Martin, dati i numerosi progressi compiuti dai rivali e le difficoltà incontrate dalla scuderia di Silverstone durante lo sviluppo.
Con sei podi nelle prime otto tappe del campionato, l'entusiasmo in casa Aston Martin era palpabile, con il sogno di puntare alla vittoria in qualche appuntamento particolarmente favorevole per la vettura. Tuttavia, dal Gran Premio di Spagna in poi si è notato un calo progressivo sul piano delle prestazioni, con solo qualche exploit a far tornare il sorriso.
Parlando prima del Gran Premio del Belgio, Mike Krack aveva spiegato che il team aveva realizzato di aver seguito una via errata nella fase di sviluppo. Un pensiero poi confermato qualche settimana più tardi, spiegando come alla base di questi problemi vi fossero delle simulazioni che avevano tratto in inganno gli ingegneri.
Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images
Fernando Alonso, Aston Martin AMR23
Nella speranza di rimediare ai suoi errori, l'Aston Martin si era presentata ad Austin con il suo ultimo sostanzioso pacchetto della stagione. Secondo il team, gli aggiornamenti introdotti in America avrebbero dovuto correggere ciò che non aveva funzionato negli ultimi mesi, aiutando anche a risolvere quei problemi di bilanciamento che avevano reso sempre più imprevedibile la vettura. Tuttavia, non tutto è andato secondo i programmi. La tappa statunitense si è anzi rivelata una delle più complicate dell'anno, tanto da decidere di partire dalla pit lane diversificando i pacchetti a disposizione dei due piloti: se sulla vettura di Lance Stroll erano rimaste le novità, su quella di Fernando Alonso era stato montato il vecchio pacchetto. Un approccio drastico, che ha però permesso di effettuare un confronto diretto tra le varie soluzioni.
Se le buone performance in gara avevano in qualche in modo illuso, il GP successivo, quello del Messico, ha riportato tutti con i piedi per terra. Su una pista con poco grip, le due AMR23 sono state protagoniste di un weekend deludente, concluso con entrambe le vetture ritirate. Ciononostante, i vertici del team erano fiduciosi del fatto che, a dispetto dell'andamento del fine settimana sottotono, ci fossero comunque degli aspetti positivi da cui trarre degli insegnamenti.
Gli ingegneri ritenevano infatti di aver accumulato dati importanti dalle due gare, che hanno permesso di avere una miglior comprensione del pacchetto. Tutto ciò ha portato al Gran Premio del Brasile, dove Aston Martin non ha condotto alcun esperimento nelle libere dato il poco tempo a disposizione prima del parco chiuso, ma si è semplicemente presentata con una specifica su cui aveva le idee chiare, costruendo così un weekend che l'ha vista concludere con un podio e un buon quinto posto.
Photo by: Giorgio Piola
Aston Martin, dettaglio del fondo portato nell'ultimo pacchetto di aggiornamenti
Parlando degli esperimenti condotti negli Stati Uniti e Messico, Fernando Alonso ha spiegato che siano stati dolorosi dal punto di vista delle performance, ma necessari per capire quale direzione prendere il futuro: "Abbiamo dovuto sperimentare un po' di cose sulla macchina per capire davvero la direzione che stavamo prendendo, e dobbiamo farlo anche per la macchina del prossimo anno. Quindi, quelle gare sono state dolorose, soprattutto il Messico. Penso che siamo stati molto lenti, ha raccontato lo spagnolo".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il Team Principal dell'Aston Martin, Mike Krack, il quale ha aggiunto che la scelta di sacrificare determinati appuntamenti è stata fondamentale per imparare qualcosa in vista del prossimo anno: "Non si tratta di assecondare il mondo esterno, ma noi stessi. Volevamo imparare il più possibile per il prossimo anno. Ma ovviamente poi abbiamo sacrificato un po' i risultati. Ci sono una serie di parti che combini tra loro. Queste vetture sono molto complicate e bisogna capire bene le diverse aree, come interagiscono tra loro".
C'è ancora la convinzione che alcune parti dell'ultimo pacchetto non abbiano funzionato come previsto, tanto che i tecnici hanno deciso di fare un passo indietro rimontando il vecchio fondo. Tuttavia, ciò si è inserito anche nell'ottica di un programma in cui, secondo Aston Martin, gli ingegneri avrebbero provato degli esperimenti estremi per comprendere come muoversi su certi elementi in vista del prossimo anno, in particolare sul fondo, l'area più sensibile di queste monoposto.
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Lance Stroll, Aston Martin AMR23
In vista degli ultimi due appuntamenti della stagione a Las Vegas e Abu Dhabi, Tom McCullough ha spiegato che, per quanto sia stato fondamentale questo lavoro di correlazione, forse la scelta di farlo in pista sacrificando le gare di Austin e di Città del Messico non è stata la migliore che potesse prendere il team: "Nelle prossime gare ci concentreremo sul tentativo di ottenere il maggior numero di punti possibile, piuttosto che portare avanti troppi progetti di ricerca e sviluppo davanti a tutti in pista.
"Ovviamente a Zandvoort avevamo una buona vettura, anche se era un po' legato alle caratteristiche del tracciato. Recentemente abbiamo fatto debuttare delle parti per compiere degli esperimenti, forse abbiamo fatto troppa ricerca e sviluppo di fronte a tutti voi in pista durante gli ultimi due weekend [Stati Uniti e Messico] il che, con il senno di poi, forse è stato un errore. Ma siamo abbastanza soddisfatti di aver capito bene come sviluppare la vettura, il che è fondamentale per il prossimo anno. Sono dati cruciali che ci aiuteranno", ha aggiunto McCullough .
Per quanto riguarda il pacchetto di Austin, Aston ha spiegato che voleva testare alcuni elementi che torneranno utili per il prossimo anno. Il nuovo fondo, ad esempio, riprende concetti già visti sulle auto di altre squadre: "Volevamo spingere oltre i limiti in alcune aree del fondo, perché queste auto sono molto complicate. Ci siamo dovuti adattare nel comprendere il lavoro in galleria del vento e al CFD, tutti hanno dovuto, si veda per il porposing o come generare carico. Abbiamo svolto alcuni esperimenti estremi per correlare i dati e per capire perché alcune cose funzionano in un certo modo. Ora abbiamo quei dati e questo fa parte del processo di correlazione e di sviluppo per la vettura del prossimo anno".
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