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Analisi

Aston Martin copia Mercedes con i coni più in basso!

Scopriamo come la squadra di Silverstone ha speso i due gettoni di sviluppo: il nuovo telaio permette di abbassare il cono anti-intrusione laterale sotto alla bocca dei radiatori, seguendo il disegno della Mercedes W11 a tutto vantaggio dell'aerodinamica. Nel retrotreno ci saranno anche il cambio e la sospensione posteriore della freccia nera campione del mondo.

Dettaglio della barra di protezione dagli impatti laterali della Mercedes AMG F1 W10

Dettaglio della barra di protezione dagli impatti laterali della Mercedes AMG F1 W10

Giorgio Piola

La Aston Martin verrà scoperta il 3 marzo, un giorno dopo la Mercedes. La data non è casuale: è giusto che l’originale si veda prima della copia.

La monoposto di Sebastian Vettel è destinata a somigliare molto alla W11 che ha vinto il mondiale 2020 con Lewis Hamilton, permettendosi un adeguamento del pacchetto tecnico nonostante i vincoli di regolamento imposti dalla FIA.

Il team principal Otmar Szafnauer a Sky UK ha ammesso che la vettura sebbene sia una derivazione della Racing Point RP20, in realtà sarà molto diversa: “Sebbene la filosofia della macchina resti a basso Rake, avremo molte parti diverse che ci permetteranno un importante sviluppo aerodinamico sfruttando anche un telaio nuovo. Quindi, anche se la macchina sarà simile a quella dello scorso anno, sarà prevalentemente nuova".

Per ridurre i costi nell’era COVID-19 la FIA ha deciso di congelare molte parti delle F1 2020, concedendo alle squadre solo due gettoni di sviluppo per correggere in questa stagione gli errori del progetto di partenza.

L’avevamo già anticipato su Motorsport.com: Aston Martin ha deciso di spendere i gettoni nel telaio, vale a dire nel cambiare la cellula di sopravvivenza del pilota. Secondo i parametri della FIA il telaio (divisibile lunga linea B-B) è riportato in due differenti sezioni, ciascuna delle quali costa due gettoni, per cui solo un elemento può essere cambiato.

E a quanto ci risulta il team di Silverstone ha deciso di modificare la scocca nella parte posteriore.

La Racing Point RP20 disponeva dei coni anti-intrusione laterale sopra l'ingresso delle pance, seguendo fedelmente il disegno della Mercedes W10. E questa scelta obbligata, aveva reso la macchina a essere l’unica della griglia a non aver spostato più in basso le protezioni, copiando l’idea della Ferrari SF70H del 2017, poi copiata da tutti.

La decisione di spostare il cono in posizione più bassa è stata dettata da ragioni aerodinamiche e implica, anche, una diversa collocazione dei pacchi radianti del sistema di raffreddamento.

Racing Point RP20 old sidepods detail
Racing Point RP20 new sidepods detail

In verità il grosso del lavoro è stato fatto già l’anno scorso quando in occasione del GP di Toscana al Mugello era stato introdotto un importante pacchetto che comprendeva nuove pance e nuovi radiatori prima che scattasse il congelamento FIA di quei particolari (sopra, il confronto fra la versione standard a sinistra e quella nuova a destra).

La riduzione delle masse radianti era permessa dal motore Mercedes M11 che era stato concepito per richiedere un minore raffreddamento, ma questa opportunità aveva fruttato in termini di peso, ma non aveva dato tutti i vantaggi in materia aerodinamica dal momento che restavano i vincoli del telaio della Mercedes W10.

Con la nuova scocca l’Aston Martin potrà estremizzare i concetti aerodinamici delle fiancate, potendo sfruttare anche le caratteristiche della power unit in gestazione alla Mercedes AMG HPP di Brixworth.

Racing Point RP19: ecco la pancia con il cono anti-intrusione sopra alla bocca dei radiatori

Racing Point RP19: ecco la pancia con il cono anti-intrusione sopra alla bocca dei radiatori

Photo by: Giorgio Piola

L’evoluzione della monoposto non si limiterà solo alla cellula di sopravvivenza del pilota. La squadra di Silverstone, infatti, potrà adottare anche il cambio e la sospensione posteriore della Mercedes campione del mondo, senza pagare alcun token, visto che la FIA ha concesso a chi ha corso l’anno scorso con soluzioni 2019, di adeguare le vetture al congelamento dei pezzi 2020. Di questa opportunità avrebbe potuto beneficiare anche l’AlphaTauri, ma il team di Faenza ha preferito investire le risorse limitate sulla parte anteriore della AT01, mantenendo il retrotreno utilizzato l’anno scorso.

Sull’Aston Martin vedremo, quindi, la sospensione con il braccio inferiore che sarà infulcrato sulla struttura deformabile posteriore e non più sulla scatola del cambio, seguendo lo schema adottato l’anno scorso da James Allison sulla freccia nera. La scelta non è dettata da esigenze meccaniche, ma solo da motivi aerodinamici: il braccio con la cover in carbonio diventa un profilo che migliora l’andamento dei flussi del diffusore.

Mercedes W11: la sospensione posteriore che sarà copiata dall'Aston Martin

Mercedes W11: la sospensione posteriore che sarà copiata dall'Aston Martin

Photo by: Giorgio Piola

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