F1 | Aston Martin, c'è budget: svilupperà fino alla fine del 2023
Tom McCullogh, performance director di Aston Martin, ha affermato che il team avrà budget per sviluppare le AMR23 sino alla fine della stagione.
Agosto e settembre sono spesso due mesi chiave per i team, i quali decidono se continuare lo sviluppo della monoposto che sta correndo nel Mondiale di Formula 1, quando eventualmente fermarlo e come gestire le proprie risorse in vista della stagione successiva, considerando la presenza incisiva del budget cap che limita gli investimenti.
Aston Martin è in lotta per chiudere la stagione nelle prime tre posizioni nel Mondiale Costruttori. Un passo avanti enorme rispetto alla passata stagione, ma anche un declivio evidente rispetto ai fasti inattesi delle prime 8 gare disputate quest'anno, in cui Fernando Alonso è stato in grado di portare a casa 6 podi.
Il team di Silverstone, però, non demorde. Anzi, il suo piano prevede sviluppi costanti per le AMR23 che andrà avanti quasi sino al termine della stagione. Alcune parti saranno dedicate ad alcune piste in particolare - come il pacchetto per le piste veloci che vedremo anche a Monza - altre invece sono state realizzate proprio per migliorare in generale la vettura, non trattandosi di componenti specifiche per determinati tracciati.
Tom McCollugh, performance director di Aston Martin Racing, ha dichiarato che diversi rivali hanno già abbandonato lo sviluppo della monoposto 2023 per dedicarsi alla preparazione della macchina dell'anno prossimo. Il team di Silverstone, invece, è ancora coinvolto nel migliorare la AMR23.
"Abbiamo programmato aggiornamenti importanti nel corso dell'anno e abbiamo ancora il budget per sviluppare la macchina 2023. Questo è il nostro obiettivo. Dunque stiamo facendo alcuni passi avanti e li faremo fino alla fine della stagione. Cercheremo di sviluppare la macchina più che potremo".
Carlos Sainz, Ferrari SF-23, Fernando Alonso, Aston Martin AMR23, Lando Norris, McLaren MCL60
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
"A un certo punto dovremo concentrarci completamente sulla macchina 2024, ma siamo in una fase dove siamo in grado di lavorare su entrambe le monoposto. E possiamo ancora imparare delle cose che potranno andare sulla macchina dell'anno prossimo, siano queste legate al CFD, alla galleria del vento o dal punto di vista aerodinamico. .Dunque stiamo semplicemente spingendo fino alla fine".
Dal Gran Premio di Gran Bretagna in poi, Aston Martin ha perso il proprio status di seconda forza della stagione conquisitato con merito nelle prime gare dell'anno. Mercedes, Ferrari e McLaren l'hanno sopravanzata nelle prestazioni, mentre nel Mondiale Costruttori è scesa dal secondo al terzo posto e a 5 punti di distanza c'è una minacciosa Ferrari che punta al podio stagionale.
McCullogh, però, ritiene che la situazione abbia avuto anche un beneficio: quello di costringere il team a capire meglio i punti deboli della monoposto, in modo tale da concentrarsi sui giusti miglioramenti da fare per il futuro.
"Penso che ogni volta che si porta una nuova componente di una monoposto, non sempre si adattano bene con la monoposto di base. Spesso si scambiano alcune caratteristiche per ottenere un aumento complessivo del risultato che si vuole raggiungere":
"Quando si portano in pista nuove parti della vettura, si tratta di capire cosa facciano realmente in pista rispetto a quello che abbiamo visto attraverso gli strumenti di sviluppo che abbiamo nella nostra sede, quindi parlo di CFD, galleria del vento. Anche le caratteristiche di alcuni circuiti favoriscono certe cose".
"A Montreal abbiamo ovviamente apportato il pacchetto più significativo di aggiornamenti per la monoposto, che si è dimostrato ragionevolmente valido facendoci lottare per la seconda posizione. Ma le caratteristiche di quella pista sono piuttosto uniche rispetto ad altre in cui siamo stati di recente. Quindi, capire cosa ha fatto la macchina e cosa volevamo fare in futuro fa parte del solito lavoro".
"Penso che abbiamo capito cosa abbiamo fatto alla monoposto. Gli sviluppi che arriveranno nella seconda metà della stagione stanno già affrontando alcune aree in cui non siamo così forti e credo che da Zandvoort in poi avremo sviluppi continui come abbiamo fatto per tutta la prima parte di stagione".
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