F1 | Aston Martin: aggiornamenti a Baku, Imola e Montréal
La squadra inglese ha definito un percorso chiaro con cui porterà gli aggiornamenti per la AMR23 nel corso della prima parte di stagione, i quali verranno divisi tra Baku, Imola, Montreal e Silverstone. L'obiettivo principale è soprattutto quello di ridurre il drag per essere più competitivi sui rettilinei ma senza sacrificare le buone doti di carico complessivo.
Dopo un inizio di stagione che l’ha vista tra le assolute protagoniste, Aston Martin ha intenzione di continuare a stupire e sorprendere, proseguendo la striscia positiva di questo avvio di campionato. Tre gare, tre podi, un bottino che realisticamente non si aspettava neanche il team alla vigilia del mondiale, pur sapendo di avere tra le mani una buona vettura con tanto carico aerodinamico.
Fernando Alonso è stato in grado di esaltare le qualità della ARM23, mentre Lance Stroll ha fatto più fatica, complice anche l’infortunio al polso pre-campionato e il poco tempo passato in macchina, ma anch’esso è riuscito a ottenere ottimi risultati garantendo al team un buon bottino di punti.
Per i primi appuntamenti, la squadra di Silverstone non ha portato sostanziosi pacchetti di aggiornamenti, cercando di conservare parte del budget per gli sviluppi durante il corso della stagione, già programmati con un percorso ben definito. Nei primi tre Gran Premi il gruppo tecnico si è concentrato sull’approfondire lo studio dei punti deboli e di quelli di forza della monoposto: la vettura ha dimostrato di avere buone qualità meccaniche e nei tratti in cui serve tanto carico, pagando però dazio sui rettilinei.
Per questo in Arabia Saudita l’Aston Martin si è presentata con un pacchetto “a basso costo” per ridurre il drag dell’auto, tagliando ad esempio il flap del DRS, espediente che permette di mantenere inalterato la struttura principale dell’ala posteriore modificando solo un pezzo facilmente sostituibile.
Durante le qualifiche del Gran Premio del Bahrain, Alonso aveva registrato una velocità massima di circa 6 km/h inferiore a quella della Red Bull, mentre in Arabia Saudita, complici le differenti scelte in termini di carico per quanto riguarda le ali, quel gap era addirittura aumentato: 10 km/h sul rettilineo principale, 13 sull’allungo opposto.
Alla vigilia della pausa post-Australia, il team aveva già rivelato di essere al lavoro su nuovi pezzi che avrebbero permesso di migliorare le performance sugli allunghi, ma questi sarebbero arrivati con calma solamente dopo la sosta.
Alettone posteriore Aston Martin AMR23
Photo by: Giorgio Piola
“Ci siamo detti: vediamo le prime tre gare e poi pensiamo al futuro, per capire se è il caso di cambiare ciò che è già nel nostro piano al momento. Quindi abbiamo dato priorità a ciò che ritenevamo fosse la cosa giusta da fare. Sapevamo [in Arabia Saudita] che l'ala che abbiamo progettato e realizzato non sarebbe stata così veloce in rettilineo come volevamo. Ma dobbiamo bilanciare su 23 gare la quantità di ali che stiamo cercando di realizzare”, aveva spiegato il direttore delle prestazioni di Aston Martin, Tom McCullough.
La squadra di Silverstone ha già definito il piano aggiornamenti per i prossimi appuntamenti, con il team che porterà novità già dal Gran Premio dell’Azerbaijan, a cui seguiranno altri sostanziosi pacchetti a Imola, Montreal e Silverstone.
Dettaglio tecnico della Aston Martin AMR23
Photo by: Giorgio Piola
"Continuiamo a imparare a conoscere l'AMR23, anche se non abbiamo ancora portato nulla che si possa definire un vero e proprio upgrade. Abbiamo cercato di individuare i punti di forza e di debolezza, dove dobbiamo migliorare e dove dobbiamo concentrarci”, ha spiegato il Team Principal.
"I miglioramenti più importanti arriveranno nel corso dell'anno. Avremo alcune nuove parti a Baku, Imola, Montréal e alcune a Silverstone, ma porteremo ogni piccolo incremento non appena sarà pronto, piuttosto che aspettare di raggruppare tutto in grandi pacchetti. È un approccio che ha funzionato bene per noi l'anno scorso con l'AMR22", ha aggiunto Mike Krack.
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