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Formula 1 GP di Singapore

F1 | Alonso 8°, Aston: "Nessuna simulazione ci dava così avanti"

Anche a Singapore, Fernando ha centrato una bella zona punti, che conferma il suo stato di forma sui tracciati cittadini, dove quest'anno spesso ha brillato facendo la differenza. L'ottavo posto dello spagnolo è andato anche oltre le aspettative Aston Martin, che non si pensava di arrivare così avanti. Intanto si attendono le prossime novità.

Fernando Alonso, Aston Martin AMR24

Spesso sui tracciati cittadini e, più in particolare, a Singapore, tende a emerge il valore dei piloti e la loro capacità di fare la differenza. La mancanza di feeling tra i muretti del tracciato di Marina Bay può fare la differenza, come si è visto nel confronto interno tra i due piloti McLaren e Red Bull.

Tuttavia, andando a scorrere la classifica, ci sono anche piloti che sono stati in grado di fare la differenza, tra cui Fernando Alonso, capace di portare l’Aston Martin all’ottavo posto, abbastanza per porsi in testa tra le squadre di centro gruppo. Un risultato che nemmeno il team britannico si attendeva dalle proprie simulazioni, anche se lo spagnolo chiaramente vuole lottare per ben altre posizioni, tanto che nelle ultime libere è stato molto attivo sulla raccolta dati per gli ingegneri, provando diverse soluzioni e setup.

In attesa che arrivino quelle novità che Alonso spera possano davvero aiutare Aston Martin a compiere un passo in avanti sul piano della performance e della guidabilità, soprattutto considerando che non tutte le novità nel corso di questa stagione stanno dando i risultati sperati, lo spagnolo negli ultimi Gran Premi sta facendo la differenza, consolidando ulteriormente la posizione nel costruttori della squadra.

Fernando Alonso, Aston Martin AMR24, Charles Leclerc, Ferrari SF-24, Franco Colapinto, Williams FW46

Fernando Alonso, Aston Martin AMR24, Charles Leclerc, Ferrari SF-24, Franco Colapinto, Williams FW46

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Per quanto il quinto posto nel mondiale non sia mai realmente messo in discussione, in buona parte ciò è dovuto proprio ai punti accumulati dal due volte ridato, di cui dodici punti sono arrivati negli ultimi due appuntamenti cittadini, tra le stradine di Baku e sotto i riflettori di Singapore. Sebbene in Azerbaijan il contatto sul finale tra Carlos Sainz e Sergio Perez abbia permesso di guadagnare due posizioni in modo gratuito, Alonso è stato il faro di questa Aston Martin sui circuiti cittadini, dove tra l’altro ha capitalizzato un buon numero di punti nel 2024, grazie anche al quinto posto di Jeddah e il sesto a Montréal.

A Singapore Aston Martin si è presentata con una nuova ala anteriore rivista negli flap superiori e nel muso (a destra nel confronto sottostante), ponendosi l’obiettivo di garantire maggior carico all’anteriore e, di conseguenza, un miglior bilanciamento con l'ala posteriore. Il target era quindi quello di ribilanciare i due assi, aprendo le porte a un maggior numero di setup, senza dover scendere troppo a compromessi.

Per quanto ciò abbia aiutato, la mancanza di carico da un punto di vista generale si è comunque resa evidente e Lance Stroll ha faticato per tutto il weekend a trovare un buon feeling con la AMR24, sprofondando già in Q1. Anche a Baku il canadese non era riuscito a trovare la fiducia necessaria nella sua vettura, pagando anche una scelta di assetto aerodinamico più carica del compagno di squadra che, in realtà, non aveva dato gli effetti sperati.

A Singapore Alonso è sembrato in forma sin dal venerdì: curiosamente, così come a Baku, le velocità di punta, specie a DRS aperto, hanno aiutato anche a Singapore, seppur non in modo così netto come una settimana fa. Un aspetto che altri team, come ad esempio Racing Bulls, hanno comunque pagato sul giro secco, mentre Aston Martin è riuscita a essere più costante sul piano delle performance.

In gara, lo spagnolo è rimasto a lungo dietro Hulkenberg, che era riuscito a precederlo in qualifica, con un gruppetto che alle sue spalle vedeva anche Charles Leclerc, partito dalla quinta fila dopo i problemi in Q3. Date le difficoltà nel sopravanzare il pilota della Haas, capace di gestire abilmente il “trenino” di vetture, la scelta in casa Aston Martin è stata quella di giocare di strategia, attaccando con un undercut che si è concretizzato qualche giro più tardi, quando il tedesco è poi rientrato per la sua sosta rientrando circa sette secondi dietro ad Alonso, ma con un delta di quattro giri di gomma.

Chiaramente, per l’asturiano è stato difficile gestire il recupero di Charles Leclerc, il quale aveva in mano un passo per giocarsi potenzialmente anche il podio. Fino al traguardo si è poi trattato di amministrare il ritorno di Hulkenberg, il quale negli ultimi giri è tornato negli scarichi del pilota dell’Aston Martin, ma senza riuscire a raggiungere la zona DRS.

Un ottavo posto finale che, secondo il Team Principal Mike Krack, va oltre ogni più rosea aspettativa, dato che prima del weekend nessuna simulazione li dava così avanti in classifica: "Naturalmente abbiamo i nostri numeri e le nostre proiezioni. Ma dobbiamo essere onesti: nessuna delle nostre simulazioni ci diceva che saremmo arrivati ​​così avanti", ha detto Krack, rimarcando come questo risultato sia frutto sia di un'ottima qualifica, fondamentale a Singapore, che di un'ottima gestione in gara.

Se sui circuiti cittadini Alonso è riuscito a fare la differenza e assicurare altri punti ad Aston Martin, ora si tornerà su tracciati più tradizionali, a partire da Austin, dove Alonso crede che la AMR24 possa mostrare qualche segnale di difficoltà in più. La speranza è che le nuove parti possano aiutare a fare un passo in avanti: “Sì, probabilmente faticheremo di più sui tracciati normali. Credo che gli ultimi circuiti cittadini, come qui e a Baku, abbiano avuto un'opportunità. Ma credo che ora dobbiamo alzare il livello. Nelle prossime gare arriveranno delle nuove parti, speriamo che ci aiutino a tornare a prestazioni migliori”.

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