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Anteprima: la Toro Rosso-Ferrari con il passo lungo!

La STR11 avrà anche il cambio del Cavallino per alloggiare la MGU-K. I crash test verranno fatti a Bollate

Max Verstappen, Scuderia Toro Rosso STR10

Foto di: XPB Images

Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso
Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso
Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso STR10
Max Verstappen, Scuderia Toro Rosso STR10
Max Verstappen, Scuderia Toro Rosso STR10
Max Verstappen, Scuderia Toro Rosso STR10
Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso STR10
Max Verstappen, Scuderia Toro Rosso

La Toro Rosso allunga il passo rispetto alla STR10. La nuova monoposto del team di Faenza, che nasce sotto la direzione tecnica di James Key, è in ritardo: la progettazione della STR11, infatti, è stata rivista dopo che il team principal Franz Tost ha siglato l’accordo con la Ferrari per avere la fornitura del motore di Maranello. La macchina romagnola avrà un interasse più lungo perché oltre a dotarsi della power unit 059/4 disporrà anche del cambio che era montato sulla SF15-T. Si tratta di una scatola in carbonio che dispone anche di un distanziale per alloggiare la MGU-K che, sul propulsore 2015 del Cavallino, è montata in coda al 6 cilindri turbo, vale a dire dentro allo spacer in compositi.

IL CAMBIO E’ QUELLO DELLA FERRARI
La STR11, pertanto, dovrebbe avere un passo di circa 3.600 mm nella nuova configurazione. Le principali novità riguarderanno il retrotreno per l’indispensabile adeguamento alla meccanica della Ferrari, così come le pance con un impianto di raffreddamento che sarà più simile a quello della Rossa, per cui potrebbero sparire i radiatori dell’ERS montati in alto dietro al serbatoio per essere alloggiati in posizioni più tradizionali, sfruttando l’allungamento del passo.

ARRIVA IL SIMULATORE DI MILTON KEYNES
Il muso, invece, resterà corto, sulla falsariga di quello della STR10. Le singole parti della vettura vengono ingegnerizzate nella nuova factory di Faenza sotto le direttive del gruppo di progetto che opera a Bicester, vicino alla galleria del vento dove vengono studiate le forme. Nella vecchia sede, invece, viene installato il simulatore che era in uso alla Red Bull Racing e che a Milton Keynes viene sostituito da un nuovo modello. Visto il ritardo la Toro Rosso potrà contare sul supporto delle risorse produttive dei cugini inglesi per realizzare alcune componenti meccaniche.

I CRASH TEST SI FARANNO A BOLLATE IN FEBBRAIO
I crash test non si effettueranno più a Cranfield in Gran Bretagna, ma la collaborazione con la Ferrari consiglia, specie per le prove posteriori, di andare al CSI di Bollate dove va la squadra di Maranello. Stando alle indiscrezioni le prove di omologazione del telaio dovrebbero essere svolte nei primi giorni di febbraio, giusto in tempo per portare la monoposto ai test di Barcellona.

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