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McLaren: Alonso quinto con la nuova aerodinamica

Scopriamo nell'animazione di Giorgio Piola le principali modifiche apportate alla MP4-30 da Prodromou

Fernando Alonso, McLaren Honda

Fernando Alonso, McLaren Honda

McLaren

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Fernando Alonso, McLaren MP4-30
Fernando Alonso, McLaren MP4-30 d'avanti a  Jenson Button, McLaren MP4-30
Fernando Alonso, McLaren Honda and Pastor Maldonado, Lotus F1 Team
Fernando Alonso, McLaren Honda taglia il traguardo
Fernando Alonso, McLaren Honda
Fernando Alonso, McLaren Honda
Fernando Alonso, McLaren MP4-30
Fernando Alonso, McLaren MP4-30 blocca le ruote in frenata
Fernando Alonso, McLaren Honda

Yasuhisa Arai, capo di Honda Motorsport, ha ritrovato il sorriso: il giapponese ha ammesso che per la prima volta la power unit RA605 H non ha dato problemi di affidabilità contribuendo al quinto posto di Fernando Alonso alla conclusione del Gp di Ungheria.

E' vero che la pista magiara impegna il motore a pieno regime solo per il 55% del giro, per cui il 6 cilindri turbo nipponico questa volta non ha sofferto i guai tecnici che lo hanno rallentato nella prima parte della stagione, ma nel decimo appuntamento stagionale anche la McLaren ha proseguito la messa a punto del pacchetto aerodinamico che aveva fatto il suo debutto nei test del Red Bull Ring che avevano fatto seguito al Gp d'Austria e che si è visto al Gp di Gran Bretagna.

La MP4-30 ha letteralmente cambiato faccia come si può notare nell'animazione curata da Giorgio Piola. L'aspetto più appariscente è certamente il muso corto che ha permesso di aumentare la portata di flusso verso il diffusore posteriore incrementando il carico aerodinamico.

Rivista l'ala anteriore: gli upper flap, in stile Mercedes, erano privi dei doppi profili incurvati nella parte interna, mentre le paratie laterali sono state chiuse, senza lasciare a vista i flap. Ai lati del T-tray, invece, sono comparsi due flap verticali che erano stati copiati anche dalla Ferrari.

Ha incuriosito anche la doppia modifica nell'area del deviatore di flusso posto ai lati delle pance: è apparso un piccolo deflettore piazzato fra la badge board e il candelabro, mentre nella parte più esterna del fondo si è notato un flap aggiuntivo con tanto di soffiaggio.

In Ungheria si sono visti degli sfoghi maggiorati dell'aria calda ai lati dell'abitacolo con una griglia composta da dieci aperture, mentre è stata cambiata in coda la forma delle pance per evitare il surriscaldamento della power unit.

Nel retrotreno, invece, è stato modificato il fondo nell'area davanti alle ruote posteriori: con i quattro slot e la diversa paratia verticale. Il pacchetto di novità introdotte da Peter Prodromou si è espresso al meglio in Pannonia: che sia l'inizio dalla risalita per una squadra presigiosa come quella di Woking?

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