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F1 | Andretti respinta: la mancanza di GM ha pesato troppo

La FOM ha respinto la richiesta di entrare in F1 dal 2025 fatta da Andretti. L'indipendenza tra i team che vuole Liberty Media e la mancanza di GM (almeno al momento) hanno pesato. Se ne riparlerà nel 2028.

Michael Andretti sulla griglia di partenza

La Formula 1 è destinata a restare per molti anni un campionato mondiale con dieci squadre. La conferma arriva dalla bocciatura della domanda d’ingresso in Formula 1 presentata dal team Andretti, un precedente destinato a fare giurisprudenza. I dubbi sulla struttura tecnica della squadra statunitense sono giustificati, nel paddock da tempo c’è il sospetto che Andretti abbia sottovalutato la sfida tecnica che si sarebbe trovato ad affrontare. Su questo fronte la decisione presa da Liberty Media si basa su convinzioni reali e che non sorprendono più di tanto. Altra cosa, però, sono le motivazioni scritte nel comunicato stampa, che riporta valutazioni e criteri d’ammissione che oggi renderebbero impossibile a chiunque poter entrare in Formula 1, richieste che non sono soddisfatte neanche da diverse squadre che in Formula 1 ci sono già.

Lo scorso 2 ottobre la FIA ha concluso il proprio processo di valutazione in merito alle quattro candidature giunte alla Federazione Internazionale da parte di altrettante squadre interessate ad entrare in Formula 1, promuovendo solo il progetto presentato dal team Andretti Formula Racing. Il passo successivo della FIA è stato il passaggio della palla al titolare dei diritti commerciali, visto che per l’ammissione al campionato mondiale di Formula 1 il team candidato deve risultare idoneo ad entrambe le entità.

Dopo una prima fase di studio e di richiesta di informazioni, i rappresentanti del team Andretti sono stati invitati da Liberty Media ad un incontro pianificato lo scorso 12 dicembre a Londra, ma la squadra non ha accettato l’offerta. La fase di valutazione è proseguita fino alla decisione finale, ovvero la bocciatura ufficializzata oggi con una nota ufficiale. Liberty Media ha premesso che durante il processo non ha avuto alcuna consultazione con gli attuali team presenti in Formula 1, limitandosi a valutare l’impatto che avrebbe comportato l’ingresso nel campionato di un’undicesima squadra.

“Il nostro processo di valutazione ha stabilito che la presenza di un'undicesima squadra non fornirebbe, di per sé, valore al Campionato”. La nota ufficiale parte con la decisione finale entrando poi nei dettagli. “Il modo più significativo con cui un nuovo concorrente apporterebbe valore è quello di confermarsi competitivo, in particolare lottando per il podio e la vittoria nei Gran Premi”. Questo sarà un punto che scatenerà discussioni (di fatto già iniziate) poiché si potrebbe obiettare che tra i dieci team presenti oggi in Formula 1 solo la prima metà della griglia può soddisfare questa richiesta.

Andretti Cadillac logo

Photo by: Andretti Autosport

Andretti Cadillac logo

Ad Andretti è stato contestato di voler debuttare in Formula 1 con una power unit ‘cliente’, poiché il coinvolgimento di General Motors non sarebbe stato operativo nelle prime stagioni. “Una fornitura della PU Generale Motors allegata alla domanda fin dall'inizio del programma ne avrebbe rafforzato la credibilità”. Un altro punto sottolineato riguarda la necessità di realizzare due monoposto (una per il 2025 e la seconda per la stagione successiva) basandosi su due specifiche differenti di regolamento. “Questo impegno comporta che un concorrente alle prime armi debba progettare e costruire due monoposto completamente diverse nei suoi primi due anni di esistenza – sottolinea Liberty Media - Il fatto che il richiedente proponga di farlo ci dà motivo di dubitare della sua comprensione della portata della sfida”.

È stato evidenziato che il team Andretti non ha mai affrontato in precedenza una prova tecnica di questa portata, e la proposta di disputare le prime stagioni con una fornitura di motori ‘clienti’ ha fatto ritenere che non potrà essere competitivo. Anche questo punto solleverà delle discussioni, visto che altre squadre (ad esempio McLaren e Aston Martin) sono andate più volte sul podio lo scorso anno pur utilizzando una power unit clienti, in questo caso Mercedes. E ovviamente non sono mancate le battute, ovvero che forse Liberty non ritenga possibile farlo con i motori Renault…

È stato riconosciuto il peso del nome ‘Andretti’, valutazione subito seguita però da una stroncatura: “La nostra ricerca indica che la F1 aumenterebbe il valore del marchio Andretti piuttosto che il contrario”. Ci sono infine considerazioni legate alla gestione in pista di un nuovo team: “L'aggiunta di un’undicesima squadra comporterebbe anche un onere operativo per gli organizzatori delle gare, sottoporrebbe alcuni di loro a costi significativi e ridurrebbe gli spazi tecnici, operativi e commerciali degli altri concorrenti”.

L’unico spiraglio di apertura è emerso nell’ultimo dei 20 punti: “Valuteremmo diversamente la richiesta di ingresso di una squadra nel Campionato 2028 con un propulsore GM, sia come team ufficiale GM che come squadra cliente GM, in grado di progettare in modo indipendente tutti le componenti consentite dal regolamento. In questo caso ci sarebbero ulteriori fattori da considerare in relazione al valore che il team apporterebbe al Campionato, in particolare rispetto all'introduzione di una nuova casa ufficiale nello sport come fornitore di PU”.

Una casa ufficiale a tutto tondo sarebbe altra cosa, e questo conferma una tendenza già nota. Liberty Media vede la Formula 1 del futuro come un campionato tra Costruttori totalmente indipendenti. Uno degli argomenti in agenda che saranno discussi nel prossimo ‘Concorde Agreement’ riguarda proprio il divieto da parte di una proprietà di possedere più di un team e l’abolizione totale della condivisione di componenti tecniche tra le squadre: tutti i team dovranno essere realtà indipendenti. Andretti ha pagato probabilmente anche questo disegno, per ora fermo nei cassetti di Liberty ma che potrebbe diventare esecutivo in tempi non troppo lontani.

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