F1 | Andretti fiducioso del supporto della FIA dopo un incontro a Miami
Michael Andretti è ottimista sul sostegno della FIA riguardo al possibile impegno del suo team in Formula 1, dopo aver avuto un incontro con il presidente Mohammed Ben Sulayem ieri a Miami.
Foto di: IndyCar
Andretti ha rivelato nel mese di febbraio che stava lavorando alla creazione di una nuova squadra di Formula 1 per aggregarsi alla griglia nel prossimo futuro, dopo che lo scorso anno è fallita una trattativa per l'acquisizione dell'Alfa Romeo.
La Andretti Autosport al momento è coinvolta in IndyCar, Indy Lights, Formula E e Supercars. Uno degli intenti della squadra di Formula 1 sarebbe quello di far approdare nel Circus Colton Herta, attuale pilota della formazione IndyCar.
Il processo per unirsi alla griglia richiede che la FIA apra un invito formale per delle nuove iscrizioni, che per il momento però non è mai stato emesso.
Nella giornata di venerdì, però, si è tenuto a Miami un incontro tra Michael Andretti ed il presidente della Federazione Mohammed Ben Sulayem, che l'ex pilota statunitense ha definito "positivo".
"Penso che sia d'accordo, ma c'è tutto un processo da seguite e tante altre cose", ha spiegato Andretti nel paddock di Miami venerdì.
"Ha detto che è d'accordo con il processo. C'è ancora molta strada da fare. Ma è bello, a Mohammed è piaciuto quello che abbiamo presentato. Non voglio dire troppo, loro non vogliono parlarne. Ma cose positive".
Anche se Andretti pensa che non avrà una risposta ancora per un po', ha rivelato che sono già in corso i progetti per realizzare una sede per la squadra di F1 ad Indianapolis, la cui costruzione dovrebbe iniziare in agosto.
"Stiamo spendendo soldi per far girare la palla, perché crediamo che entreremo", ha detto Andretti. "Stiamo correndo un rischio, ma pensiamo che ne valga la pena. Quindi stiamo assumendo persone e cose del genere".
Andretti sta progettando di avere una sede per il team di F1 sia ad Indianapolis che in Gran Bretagna, ma pensa che questa potrebbe essere una sede già esistente.
Tuttavia, all'interno del paddock, l'interesse di Andretti per la F1 ha ricevuto delle reazioni piuttosto tiepide. Senza dimenticare che una nuova squadra deve pagare una tassa di 200 milioni di dollari secondo i termini del Patto della Concordia, volta a proteggere le squadre già esistenti ed i loro premi in denaro.
Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, aveva detto nel mese di marzo: "Qualsiasi nuova squadra deve dimostrare cosa può fare per le altre squadre, per la F1 e per la FIA per far crescere il campionato". Gunther Steiner della Haas invece a Miami ha detto: "10 squadre sono una buona soluzione".
Sull'argomento, Andretti invece ha detto: "10 squadre non è il numero giusto. Se ci pensate, c'è un nuovo Patto della Concordia in arrivo nel 2025. Ora la Red Bull possiede due squadre, se dovesse decidere di ritirarsi, resterebbero solo 16 macchine".
"E non si può correre con 16 macchine, ne servono almeno 18. Avere più team potrebbe dare più potere a tutti quanti".
Riguardo al poco interesse riscontrato verso il suo progetto, Andretti ha concluso: "Penso che milioni di persone stiano abbracciando il progetto. E' solo che non sono quelle giuste al momento".
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments