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Intervista

F1 | Alpine valuta il prestito di Piastri a un team rivale

Laurent Rossi, CEO di Alpine, ha aperto alla possibilità di poter prestare Oscar Piastri ad un team rivale il prossimo anno così da far crescere il talento della Academy ed evitare che resti fermo in panchina.

Oscar Piastri, Alpine F1

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Dopo aver dominato la scorsa stagione di Formula 2, laureandosi campione al debutto, Oscar Piastri non è riuscito a trovare spazio in Formula 1 per il 2022.

Il pilota australiano, vera punta di diamante della Academy Alpine, si è dovuto accontentare del ruolo di test driver per la scuderia francese e trascorrerà tutto quest’anno tra simulatore e sessioni in pista.

Pensare che la situazione possa sbloccarsi nel 2023, tuttavia, sembra ancora prematuro. La Alpine, infatti, lo scorso anno ha rinnovato il contratto di Esteban Ocon per 3 stagioni, mentre Fernando Alonso, il cui contratto scadrà alla fine di quest’anno, ha dichiarato subito dopo il GP d’Australia di voler continuare a correre per altri due o tre anni.

Laurent Rossi, CEO di Alpine, non è stato sorpreso dai commenti dell’asturiano, ma ha sottolineato come al momento sia troppo presto per pianificare la decisioni per il 2023.

“È normale che Fernando stia pensando anche a ciò che accadrà alla fine di quest’anno dato che riesce a fornire delle prestazioni di alto livello. Se fossi in lui continuerei a guidare. Tuttavia è ancora presto per parlare della nostra line-up”.

Oscar Piastri, Alpine A521

Oscar Piastri, Alpine A521

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Rossi ha poi confermato di voler portare Piastri in Formula 1: “Faremo crescere Oscar attraverso il nostro programma. Non è una questione di se, ma quando arriverà in Formula 1. L’unica cosa che conta per me è quella di farlo arrivare quando sarà assolutamente pronto”.

Tuttavia lasciare spazio a Piastri se Alonso dovesse continuare a guidare su questi livelli sembra una ipotesi difficilmente realizzabile. Rossi ha ammesso che nel caso di conferma dello spagnolo, l’australiano potrebbe essere girato in prestito ad altri team ma solo con la certezza di un ritorno in Alpine.

“Se è una soluzione che ci consentirà di riaverlo con noi allora potrei pensarci. Capite bene che voglio far crescere Oscar, non voglio lasciarlo seduto in panchina ad aspettare per sempre”.

“Ha bisogno di essere pronto per quando sarà il suo momento, e quel momento arriverà perché ha molto talento ed è degno di uno dei 20 posti disponibili. Credo che abbia il potenziale per essere un futuro campione del mondo. Ne sono certo”.

“Conoscevamo le qualità di Fernando sin dallo scorso anno e sarebbe stato strano se queste fossero sparite durante l’inverno. Dobbiamo essere realistici. Un prestito fa parte degli scenari che dobbiamo esplorare”.

Dato che secondo Rossi Oscar Piastri è un potenziale campione del mondo, lo scenario ideale sarebbe quello di far tornare in Alpine l’australiano quando il team transalpino potrà garantirgli una monoposto in grado di competere per il titolo.

“Questo è un dettaglio di cui abbiamo discusso con lui e con Mark Webber (manager di Piastri ndr.). Mi piacerebbe avere Oscar nel team in futuro quando saremo in grado di lottare per il vertice”.

Una nota dolente per la realizzazione di questo prestito, però, è la mancanza di team clienti motorizzati Alpine. Secondo Rossi, tuttavia, questo non sarà un dettaglio vincolante.

“La nostra prima preoccupazione era realizzare una power unit competitiva, e questo lo abbiamo fatto. Poi potremmo avere team clienti facendo riferimento alle squadre già esistenti o guardare ai nuovi ingressi”.

“Naturalmente la fornitura di un motore ha un ruolo quando vuoi dare in prestito un pilota, ma vorrei sottolineare come sono favorevole ad avere collaborazioni con squadre che non hanno le nostre power unit”.

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