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F1 | Alpine sull'approccio soft alle penalità: "Deve essere retroattivo"

Dopo i primi due Gran Premi della stagione, Pierre Gasly rimane a quota dieci punti sulla patente, a due da un possibile stop di una gara. Prima dell'inizio della stagione la FIA ha rivisto l'assegnazione dei punti di penalità, che non verranno comminati per infrazioni minori. Alpine vuole un'applicazione retroattiva di questa regola, ma gli altri team si oppongono.

Pierre Gasly, Alpine

Nel corso dell’ultimo anno, Pierre Gasly è stato al centro dell’attenzione in numerose occasioni, non solo per il suo passaggio dall’AlphaTauri all’Alpine, ma anche per essere giunto a dieci punti di penalità sulla patente.

Secondo il regolamento, infatti, ogni pilota ha a disposizione dodici punti sulla patente, che vengono scalati a seconda dell’infrazione commessa in pista. Dopo dodici mesi, quell’infrazione “scade” e al portacolori del team vengono riassegnati i punti che erano stati persi a causa di quella penalità. Tuttavia, nel caso si arrivasse a perdere tutti e dodici i punti messi a disposizione dal regolamento, la sanzione sarebbe di quelle importanti, ovvero costringere il pilota a saltare la gara successiva in calendario.

Poiché alcuni dei punti persi da Gasly provenivano da infrazioni minori, quali ad esempio il superamento dei track limit, la sua situazione ha suscitato un’accesa discussione durante lo scorso inverno in merito alla necessità di rivedere il sistema della patente.

Inizialmente, infatti, il sistema della patente a punti era stato pensato per evitare che i piloti si rendessero protagonisti di episodi controversi, quali incidenti, mantenendo guidi una guida più pulita e meno aggressiva. Con il passare del tempo, questi punti sono stati ampliati anche a infrazioni minori, ma che, accumulandosi, hanno portato a situazioni scomode quelle di Gasly.

Come rivelato da Motorsport.com, all’inizio della stagione 2023 la FIA aveva deciso di apportare delle modifiche alle modalità in cui i punti di penalità era assegnati. D'ora in poi, invece di includere infrazioni come il superamento dei limiti della pista, i punti saranno assegnati solo per casi specifici di guida pericolosa, come era originariamente intesa la regola.

Si tratta di una notizia importante, in quanto riduce in maniera consistente il rischio che errori innocenti li portino a situazioni complesse da gestire, dove magari un pilota non può esprimersi al massimo per paura di accumulare un punto di penalità oltre a una sanzione cronometrica.

Pierre Gasly, Alpine A523

Pierre Gasly, Alpine A523

Photo by: Alpine

Qualcosa di cui lo stesso Gasly aveva parlato l’anno passato, sottolineando il paradosso della vicenda, dato che solamente cinque dei dieci punti accumulati derivavano da infrazioni come incidenti, mentre altri erano legati a situazioni quali l’aver superato il limite della distanza di dieci vetture sotto Safety Car o aver superato più volte i track limit in Austria. Tuttavia, il transalpino non sembra aver accolto in modo particolarmente positivo la decisione della FIA: “Non risponderò nemmeno a questa domanda. La risposta è quella che volete. Ma non voglio fare commenti”.

Dietro alla riluttanza del francese di esprimersi apertamente sulla vicenda ci sarebbe il fatto che Gasly e il suo team ritengono che il cambiamento di approccio alle infrazioni avrebbe dovuto essere applicato retroattivamente a coloro che avevano già accumulato diversi punti patente. Proposta che, tuttavia, non ha trovato l’approvazione di tutte le squadre.

“Ci sono due elementi nella regola. Uno: in futuro, per cosa si dovrebbero ricevere punti di penalità? E penso che sia giusto che si prendano punti di penalità non per cose come i limiti della pista, ma per la guida pericolosa, che è sempre stato l'intento”, ha spiegato Otmar Szafnauer a Motorsport.com.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, Charles Leclerc, Ferrari SF-23, Pierre Gasly, Alpine A523

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, Charles Leclerc, Ferrari SF-23, Pierre Gasly, Alpine A523

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

"Non so come mai cose come i limiti della pista o la distanza eccessiva dalla Safety Car siano state inserite, perché non si tratta di guida pericolosa. Comunque, questa è una cosa e sono d'accordo con la [nuova] interpretazione della FIA”. 

"Ora, dovrebbe essere retroattiva? Io rispondo sempre di sì, soprattutto perché penso che sia giusto.  Dovremmo alzarci in piedi, alzare le amni e dire che abbiamo commesso un errore: allora correggiamo l'errore guardando indietro e non solo in avanti”, ha aggiunto il Team Principal dell’Alpine, riferendosi chiaramente alla situazione di uno dei suoi due piloti.

Questa questione, infatti, è emersa anche durante l’ultima riunione della F1 Commission, in cui Szafnauer aveva portato avanti la proposta di cancellare retroattivamente quei punti di penalità accumulati per infrazioni minori, non solo con l’inizio della nuova stagione. Un’idea che, però, non ha trovato il sostegno necessario da parte degli altri team, motivo per il quale non è passata.

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Parlando della sua proposta, Szafnauer ha dichiarato: "Ero in minoranza. Probabilmente tre o quattro squadre su 10 l'hanno appoggiata. Alcuni di quelli che non l'hanno fatto hanno ammesso che il motivo per cui non l'hanno sostenuta è stato per ragioni opportunistiche, sperando che ci succedesse qualcosa".

Il responsabile della squadra francese ha ammesso che ci sono poche speranze di riuscire a convincere le squadre rivali a cambiare idea sulla questione in tempi brevi. Gasly recupererà due punti solamente a fine maggio, rimanendo a rischio esclusione per i prossimi quattro Gran Premi.

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