F1 | Alpine sorride: doppia top 10 sorprendendo nei tratti veloci
Dopo aver ben figurato a Suzuka e a Lusail, Alpine vuole confermarsi anche negli Stati Uniti. Su una pista che racchiudere tante sfide differenti tra loro, la A523 si è dimostrata estremamente veloce nei tratti più rapidi, ma paga le difficoltà in trazione e il dover usare un'ala posteriore più scarica per compensare le velocità di punta sui rettilinei. I due piloti sorridono a metà: da una parte si tratta di una buona performance complessiva, dall'altra però pensavano di avere il potenziale per entrare tra i primi cinque, distanti solo pochi millesmi.
Bene a Suzuka, sorprendenti a Lusail e rapide ad Austin. Le due Alpine anche in terra americana hanno ben figurato in qualifica, conquistando una doppia Q3 che lascia buone speranze in vista della corsa. Tuttavia, da una parte emerge la felicità per aver portato entrambe le vetture nei primi dieci, dall’altra un pizzico di amarezza perché, quantomeno secondo i piloti, vi era il margine per ottenere qualcosa in più scalando la classifica verso l’alto.
Osservando i tempi finali, infatti, Pierre Gasly ha concluso in settima posizione a soli otto millesimi da Max Verstappen, a cu è stato però cancellato il miglior crono per track limit, con un distacco che si amplia a un centesimo nei confronti di George Russell. Allargando lo sguardo, tuttavia, anche Carlos Sainz al quarto posto non era così distante, dato il gap di poco meno di un decimo e mezzo, a dimostrazione di come i piloti della scuderia francese non avessero tutti i torti nel sognare una top five sul giro secco.
La prima sessione di libere è stata fondamentale per confermare il lavoro al simulatore di Enstone, anche se chiaramente non sono mancati piccoli interventi per affinare il set-up della vettura. Ad esempio, in FP1 Pierre Gasly ha faticato soprattutto in fase di trazione più che nelle curve veloci, aspetti che si sono poi parzialmente ripetuti anche nella sessione di qualifica pomeridiana.
Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Pierre Gasly, Alpine A523
“È stata un’ottima sessione per noi, perché non è stata una stagione semplicissima. Sono davvero contento delle nostre performance, abbiamo mantenuto un approccio aggressivo in Q1, siamo riusciti a fare un buon tempo sul primo set salvando un treno per la Q3”, ha spiegato proprio il pilota francese, evidenziando come Alpine abbia seguito un approccio differente rispetto ad alcuni avversari. Infatti, nella prima manche entrambi i portacolori della scuderia transalpina hanno effettuato tre tentativi, di cui uno con la gomma soft usata nella FP1. Un modo per prendere confidenza con il tracciato prima del passaggio al set nuovo per gli ultimi minuti.
La scelta di usare un set di soft nuovo in Q3 li ha però portati a una situazione per cui, nel caso riuscissero ad entrare in SQ3 nelle qualifiche della sprint, non avranno alcun treno nuovo da sfruttare così come Perez e Russell, il che li spingerà a dover sfruttare solo coperture usate. Al netto di questo aspetto, Gasly è certo di avere dalla sua una vettura ha garantito buone sensazioni: “La vettura aveva un buon bilanciamento, ho fatto un giro pulito, ma i margini sono molto compatti. Ma penso che sia già fantastico essere in lotta con Max [Verstappen] e George [Russell]. Ci sono delle cose che abbiamo provato in questo fine settimana e che hanno funzionato, sicuramente è stata una giornata positiva per il team”.
Osservando il confronto telemetrico con George Russell, emerge subito come l’Alpine si posizioni nel mezzo per quanto riguarda le velocità di punta: non è al livello dei migliori, ma riesce comunque ad assicurarsi un vantaggio sulle Mercedes. La squadra francese ha infatti la tendenza di optare per ali posteriore più scariche per compensare il deficit in termini di potenza della Power Unit, ma su un rettilineo così lungo emergono comunque i limiti dell’unità francese. Sull’allungo più importante, infatti, Gasly ha perso circa due decimi dalla Ferrari di Charles Leclerc, mentre il guadagno sulla W14 si è limitato a pochi centesimi, soprattutto nella parte conclusiva del rettilineo.
Infatti, nella prima parte dell’allungo, Mercedes è riuscita a rimanere più vicina sfoggiando una miglior fase di trazione rispetto alle due Alpine, che hanno poi infatti patito nella parte più lenta del tracciato, non solo nei confronti dei piloti che si sono poi issati ai vertici delle qualifiche, ma anche dello stesso Russell. Un tema che si era già osservato nell’unica sessione di libere, in cui Gasly si era lamentato delle difficoltà in trazione. Gli aspetti più interessanti da segnalare sono però le prestazioni nei tratti veloci, dove la A523 ha ben figurato anche nei confronti della Rossa di Maranello che ha conquistato la pole position.
Photo by: Gianluca D'Alessandro
Confronto Qualifiche USA - Russell Gasly
Anche Esteban Ocon ha sottolineato sia la sua felicità per una buona performance che la frustrazione per aver mancato un risultato migliore che, dal suo punto di vista, era effettivamente alla portata: “Penso che non sono felicissimo, perché in Q2 eravamo in top cinque. Mi sentivo benissimo, ma purtroppo in Q3 abbiamo perso qualcosa sul passo, mi è mancato qualcosa con le gomma all’anteriore nell’ultimo run. Avevo un solo set di gomme nuove, il che non è l’ideale”.
“Siamo in una condizione simile a quella del Qatar, con una buona posizione di partenza per domenica e possiamo esserne felici, anche perché è la cosa più importante. In Qatar abbiamo ottenuto buoni punti ed è quello che voglio domenica. Nella sprint dobbiamo fare come in Q2, se riusciamo ad arrivare tra i primi cinque potremo ottenere più punti. Dobbiamo riuscirci”, ha poi aggiunto Ocon.
A differenza di altre squadre di centro gruppo e delle McLaren, Alpine non ha ancora provato la media in vista delle prime due manche nella Sprint Shootout, per cui sarà quasi come andare alla cieca.
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