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F1 | Alpine, novità con doppio obiettivo: risalire e impostare il 2025

La scuderia francese è finita "fuori sincrono" sugli aggiornamenti, avendo allungato i tempi di lavoro rispetto ad altri team rivali. La speranza è che il pacchetto in arrivo, che rappresenterà la base della vettura 2025, permetterà anche di fare un salto in avanti importante e recuperare il tempo perso a metà stagione.

Esteban Ocon, Alpine A524

Dopo che sembrava essersi ripresa e aver mostrato segnali di crescita dopo il primo terzo di stagione, il team Alpine ha faticato a centrare la zona punti, con l’ultima top ten che risale a Zandvoort, con un nono posto firmato da Pierre Gasly. Tuttavia, già dal Gran Premio di Gran Bretagna la squadra francese sembra essere entrata in un periodo difficile, complice anche il fatto che non sono arrivati tanti aggiornamenti.

Infatti, mentre tante scuderie hanno portato pacchetti sostanziosi sia prima della pausa che al rientro dalla sosta estiva, Alpine non è stata altrettanto attiva sul fronte dello sviluppo, soprattutto perché ha concentrato gran parte degli sforzi a inizi campionato. Non avendo nemmeno un telaio di riserva a causa dei ritardi accumulati, il team transalpino aveva concentrato i propri sforzi accelerando i tempi, in modo non solo da avere una scocca di scorta, ma anche una vettura più leggera, andando a recuperare quei chili accumulati in inverno quando si è scelto di cambiare concept.

Non è un mistero, infatti, che nella prima metà di campionato Gasly e Ocon si siano alternati sul telaio più pesante ma, più in generale, dietro le quinte vi è stato un gran lavoro per smussare quei problemi di peso e aerodinamica che, nelle prime gare, avevano portato la A524 mestamente a lottare per le ultime file. Il problema è che, comunque, i primi appuntamenti della stagione sono serviti per analizzare quelle che erano le problematiche, il che ha rallentato tutto il lavoro.

Pierre Gasly, Alpine A524

Pierre Gasly, Alpine A524

Foto di: Alastair Staley / Motorsport Images

Un lavoro che, in effetti, aveva dato i suoi frutti perché, tra Miami e Austria, Alpine era andata a punti in cinque gare su sei, alle volte anche con entrambe le vetture.

"Sappiamo che da qui alla fine dell'anno ci aspettano novità in arrivo. Credo che quello che ci ha sorpreso un po' è che dopo Spa e Zandvoort, sperando di poter sopravvivere, questa serie di gare era più o meno quello che ci aspettavamo, ma credo che in realtà quello che si vede è che siamo un po' fuori sincrono rispetto agli altri”, ha detto il Team Principal Oliver Oakes, che si è insediato proprio nelle ultime settimane al timone.

"Abbiamo tardato a portare quello che abbiamo portato dall'inizio della stagione e poi ci siamo ritrovati un po' fuori sincrono quando gli altri hanno portato qualcosa a metà campionato. Spero che da qui alla fine dell'anno riusciremo almeno a dimostrare che abbiamo ancora performance da sbloccare". Per dare un'idea, Haas ha portato un pacchetto sostanzioso proprio in Gran Bretagna e una nuova ala anteriore dopo la pausa, mentre Williams ha evoluto buon parte della sua vettura negli ultimi GP. Alpine aveva portato delle novità a Spa, ma non sono bastate a fare un salto di qualità.

I piloti sanno bene quali sono le aree su cui intervenire: nel corso della stagione più volte la A524 ha patito problemi di sottosterzo, così come la carenza di trazione, tema che si è visto molto bene sia nella tappa di Baku che a Singapore. A ciò si aggiunge un altro aspetto interessante, ovvero il fatto che l’auto continui a mostrare problemi di bouncing, come visto a Monza, il che pesa fortemente sulla fiducia dei piloti a centro curva, anche poi nel ritorno sull’acceleratore per preparare l’uscita.

Esteban Ocon, Alpine A524

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

“Gasly mi ha detto molte cose su cosa non funziona al momento sulla macchina. E devo dire che entrambi i piloti stanno spingendo al massimo perché in fin dei conti hanno tanta esperienza. Entrambi hanno dimostrato in F1 di sapere come sviluppare una vettura. E credo che, in realtà, dovremo dare loro una macchina migliore”, ha aggiunto il Team Principal.

Per quanto riguarda il potenziale sbloccato dai prossimi aggiornamenti, Oakes ha spiegato che, ad ogni modo, ci vuole cautela, perché durante l’anno più squadre hanno dimostrato di essere andate incontro a difficoltà nel far funzionare i nuovi pacchetti, dovendo anche tornare indietro: "Alcuni hanno fatto grandi passi avanti quest'anno, altri ne hanno fatti alcuni che non hanno funzionato”.

"Penso che dobbiamo solo vedere come si comportano i nuovi aggiornamenti alla fine della giornata. Non credo che sia così semplice come dire 'conosci un numero di quello che speri di portare'. Alla fine della giornata, deve anche tradursi in pista. Penso che la battaglia di centro gruppo sia piuttosto serrata e che ci siano delle oscillazioni”, ha aggiunto Oakes menzionando quanto sia fondamentale che le novità si traducano dalla galleria del vento alla pista.

Come aveva spiegato il direttore tecnico esecutivo David Sanchez prima della sosta estiva, Alpine stava pianificando un aggiornamento sostanzioso per la A524  per le fasi finali della stagione attuale, che andrà però a costituire anche la base della sua vettura 2025.

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