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F1 | Alpine: niente PU Renault dal 2026, si apre la via Mercedes

Ora è ufficiale: la Renault non darà più ad Alpine i motori di F1 dal 2026. La sede di Viry Chatillon proseguirà lo sviluppo del propulsore per il WEC e diventerà la base per la nascita di una Supercar, oltre a essere il centro ricerche sulla batterie e i motori elettrici. Il team di Enstone prepara l'abbinamento con Mercedes prima della vendita?

Esteban Ocon, Alpine A524

Esteban Ocon, Alpine A524

Foto di: Lionel Ng / Motorsport Images

Alpine ha ufficializzato che il programma power unit di Formula 1 non proseguirà oltre il 2025. La notizia, nell’aria da tempo, è stata comunicata oggi dopo il voto consultivo che ha convalidato il piano con le linee guida del piano Alpine Racing F1.

Prende forma lo scenario che vede la squadra di Enstone diventare un team cliente della Mercedes, abbandonando definitivamente le power unit realizzate a Viry-Chatillon. Il futuro della storica sede francese, dove sono nati motori che hanno conquistato nell’arco di tre decadi 12 titoli mondiali, è al momento un punto interrogativo, di certo c’è solo che l’attività relativa alle power unit di Formula 1 cesserà al termine del prossimo anno. In una dichiarazione è stato rivelato che l’azienda sarà stata trasformata in un centro di ingegneria per contribuire alla tecnologia delle future auto Renault e Alpine.

Flavio Briatore, Executive Advisor Alpine F1

Flavio Briatore, Executive Advisor Alpine F1

Foto di: Andrew Ferraro / Motorsport Images

L’atipicità di un accordo Alpine-Mercedes spicca, vedere collaborare due aziende che nel mondo automotive hanno visto lentamente sfumare una collaborazione nata nel 2010 per volere degli allora amministratori delegati Carlos Ghosn e Dieter Zetsche non è comune.

Che senso ha allora un accordo tra due aziende che sul mercato non hanno nulla da condividere? C’è chi sostiene che nel percorso iniziato da Luca De Meo per il rilancio della squadra (chiamando a bordo Flavio Briatore) la partnership con Mercedes sia la via più breve per tornare a frequentare le prime posizioni. Ma c’è anche un altro scenario.

Se a Parigi è stata decisa l’uscita definitiva della Formula 1 (che include anche la cessione della squadra) l’accordo con Mercedes è un passo cruciale per rendere vendibile la struttura di Enstone. Mettere sul mercato un team con un accordo per una fornitura di power unit è una cosa, tutt’altra è provare a cedere una squadra di Formula 1 con annessa la sede di Viry-Chatillon.

È decisamente meno probabile che un fondo (oggi di gran moda tra chi è interessato ad acquisire la proprietà di squadre di Formula 1) voglia accollarsi i rischi ed i costi di realizzazione e gestione di una power unit, molto più allettante è l’acquisto di una squadra più snella con una partnership consolidata con un motorista già presente in Formula 1.

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