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F1 | Alpine: il nuovo simulatore guiderà lo sviluppo dell'auto 2026

La stagione 2024 è alle porte, ma dietro le quinte Alpine sta già lavorando duramente in vista della grande rivoluzione del 2026, quando entrerà in vigore un nuovo regolamento tecnico. La squadra francese sta aggiornando le strutture nelle due fabbriche di Enstone e Viry: nel corso di questo campionato dovrebbe entrare in funzione il nuovo simulatore in un edificio dedicato, sostituendo quello attuale che ha ormai vent'anni. Dopo la fase di calibrazione, sarà un'arma in più per la progettazione della monoposto 2026.

Il simulatore della Alpine

Il 2023 è stato un anno di cambiamenti in casa Alpine, con l'addio di diverse figure importanti e il rimpasto a livello dirigenziale. Tuttavia, dietro le quinte si sta lavorando attivamente per il futuro, con l'assunzione di nuovi ingegneri e l'acquisto di attrezzature all'avanguardia che dovrebbero chiudere il gap tecnologico che al momento la squadra registra su diversi fronti.

Per quanto la scuderia francese abbia fatto della preparazione del weekend uno dei suoi punti di forza, in realtà quest'anno si sono ulteriormente evidenziati dei limiti piuttosto importanti, legati sia ai vincoli imposti dall'attuale progetto che da alcune strumentazioni non all'altezza. Ad esempio, nel corso della stagione 2023 gli aggiornamenti sono stati fermati in anticipo in quanto gli ingegneri avevano compreso che, con alcuni limiti del progetto A523, non sarebbe stato possibile sfruttare al meglio le novità, per cui si è deciso di posticiparle al 2024. Uno degli interventi sarà a livello telaistico, con forme più snelle che dovrebbe garantire maggior libertà di progettazione.

Dato l'approcciarsi del nuovo regolamento tecnico che entrerà in vigore dal 2026, la monoposto di questa stagione sarà anche la base della vettura del prossimo anno, in modo da investire in maniera differente il budget. Per quanto la nuova stagione sia alle porte, in realtà già tutte le scuderie stanno pensando attivamente al 2026, tra cui anche Alpine, che sta investendo per acquistare nuove strutture e assumere nuovo personale. 

Il simulatore della Alpine

Photo by: Alpine

Il simulatore della Alpine

Tra le novità ci sarà anche un simulatore all'avanguardia, il cui acquisto era stato approvato sotto la direzione di Otmar Szafnauer e che dovrebbe essere operativo entro il 2025 dopo i relativi collaudi, come da prassi. Per cercare di rafforzare il reparto, Alpine ha assunto anche nuovo personale addetto alla simulazione, andando così a rafforzare l’attuale gruppo. Grazie alla capacità di spesa aggiuntiva derivata dal Capex, che ha garantito maggior libertà di azione per i vari team, anche altri strumenti della fabbrica sono stati aggiornati.

Matt Harman ritiene che i cambiamenti daranno i loro frutti in vista proprio della progettazione della monoposto 2026: "La nostra attenzione è rivolta al futuro, ai regolamenti del 2026 e alle vetture che dovremo realizzare da qui ad allora. Abbiamo anche un grande programma in entrambi i siti [Enstone e Viry] per migliorare le capacità e le funzioni. Abbiamo tutti i fondi necessari per realizzarli, metteremo in funzione tutte le apparecchiature, ci saranno sistemi vivi e funzionanti per alimentare i regolamenti del 2026. Ma saranno anche utilizzati nelle auto ben prima di allora.

"Ci siamo concentrati sui nostri strumenti di simulazione, dobbiamo essere più precisi, più bravi a ottenere risposte valide a domande difficili in modo più rapido. L'ho sperimentato nei team in cui ho lavorato in passato. E questo è uno dei nostri miglioramenti in termini di capacità. Quindi stiamo facendo tutte queste cose. Dal mio punto di vista, il piano degli ultimi tre anni è rimasto invariato, ma lo stiamo solo accelerando. Siamo ben finanziati. Abbiamo abbastanza persone, si tratta solo di andare avanti", ha spiegato il direttore tecnico dell'Alpine.

Pierre Gasly, Alpine A523

Foto di: Erik Junius

Pierre Gasly, Alpine A523

Per Alpine si tratterà di un passo in avanti importante su più livelli. In primis perché si tratterà di una piattaforma completamente nuova, al contrario di quella attuale, che ha ormai 20 anni alle spalle, in quanto era stata acquistata dalla McLaren circa un decennio fa in un momento in cui il team non aveva grandi fondi a disposizione. Inoltre, il nuovo simulatore nascerà in una struttura dedicata ben più ampia.

Una mossa significativa in un contesto storico in cui le simulazioni stanno diventando sempre più importanti nella preparazione del weekend: basti pensare che negli ultimi anni hanno deciso di investire su questo fronte Alfa Romeo, Ferrari, McLaren e Aston Martin, che hanno puntato su nuovi strumenti a prova di futuro.

"Sarà messo in funzione in vista del 2026. È fantastico, siamo davvero entusiasti, si troverà in un edificio assolutamente imponente, che favorirà anche altri interessanti sviluppi. Sono molto entusiasta. Quello che abbiamo attualmente è uno strumento molto, molto buono. Ma la sua risoluzione e la sua larghezza di banda non sono ancora sufficienti. Credo che questo darà ai piloti un ulteriore livello di fiducia nella correlazione del simulatore, che per il 2026 sarà molto importante".

La costruzione del nuovo simulatore rientra in un programma più ampio che andrà a riorganizzare ed ammodernare anche altri strumenti. Un aspetto chiave per poter contare su informazioni sempre migliori che non portino gli ingegneri fuori strada durante lo sviluppo.

Non è un caso che sul finale di stagione, quando ormai si era compreso che la situazione di classifica sarebbe rimasta sostanzialmente immutata, il team abbia sfruttato l'occasione per effettuare dei test specifici rivolti in chiave 2024. Un approccio usato parzialmente anche da Aston Martin, che ad Austin aveva portato un fondo rivisto con alcuni spunti tratti da altre scuderie, il quale non ha però funzionato come sperato. Ciononostante, i dati raccolti hanno aiutato a comprenderne meglio il funzionamento per il lavoro invernale, quando si sarebbe andati a definire il primo pacchetto della monoposto. 

Harman ha ammesso che a volte il team ha preso la direzione sbagliata quando ha reagito a dati non abbastanza precisi. "È stato un po' un punto debole. Quando i tuoi strumenti non sono abbastanza precisi, credo che tu possa arrivare a un punto in cui puoi iniziare a credere ad alcune delle cose che vedi negli strumenti che hai intorno a te".

"E se non si è molto bravi a fare il looping, come lo chiamo io, se non si è così bravi a controllare e ricontrollare e a mettersi in discussione, credo che si possa arrivare alla conclusione sbagliata e prendere una direzione che può rimanere in sospeso per sei mesi. Penso che stiamo migliorando in questo senso. Inoltre, come ho detto prima, le strutture stanno migliorando", ha aggiunto il direttore tecnico della scuderia francese. 

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