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F1 | Alpine: anticipato il lavoro al simulatore sull'auto 2024

Rispetto ad altre squadre che nell'anno passato si trovavano a centro classifica, nel corso di questa stagione Alpine non ha compiuto i passi in avanti sperati, tanto da portare a una rivoluzione interna della propria struttura dirigenziale e dell'organico. Le speranze sono rivolte al 2024: Esteban Ocon ha spiegato che è attivo sullo sviluppo della monoposto del prossimo anno al simulatore già da settembre, con circa due mesi in anticipo rispetto a quanto avviene usualmente.

Pierre Gasly, Alpine A523

Gli ultimi mesi hanno rappresentato un periodo di profondi cambiamenti in casa Alpine. Il primo passo è stato quello di riorganizzare la parte dirigenziale, a partire dal ricollocamento di Laurent Rossi ai progetti speciali, mentre al vertice della casa francese in qualità di CEO è salito Philippe Krief, ex Ferrari ed Alfa Romeo.

A luglio è poi arrivata la conferma anche della promozione di Bruno Famin, responsabile del reparto Power Unit di Formula 1, nel ruolo di figura di riferimento per tutte le attività nel motorsport. L’ingegnere si è subito calato nel suo ruolo, assumendo anche ad interim la conduzione del team nel momento dell’addio di Otmar Szafnauer e del direttore sportivo Alan Permane, che ha così salutato la scuderia dopo oltre vent’anni assieme.

Se l’arrivo di Eric Meignan come nuovo direttore tecnico nell’area della Power Unit a Viry Chatillon è pensato più in chiave 2026, quando debutterà il nuovo regolamento, prima ci sono dei passi in avanti da compiere durante l’attuale ciclo. Spesso la squadra transalpina ha dimostrato di poter compiere dei progressi, ma mai quanto e come gli avversari, il che rappresenta uno dei motivi che hanno portato all’addio di Szafnauer, il quale invece chiedeva tempo, pazienza e nuove strutture per raggiungere risultati di prestigio.

Pierre Gasly, Alpine A523, Esteban Ocon, Alpine A523

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Pierre Gasly, Alpine A523, Esteban Ocon, Alpine A523

È chiaro che la dirigenza abbia fretta di fare passi in avanti, soprattutto pensando alla crescita mostrata da Aston Martin e McLaren, per cui gli exploit ottenuti in stagione, con i due podi ottenuti dalla A523 tra Monaco e Zandvoort, a cui si aggiunge quello nella sprint di Spa, non sono più ritenuti sufficienti. Proprio in questa ottica, Alpine ha deciso di spingere sull’acceleratore sullo sviluppo della monoposto 2024, concentrando parte delle risorse e dell’attenzione sulla nuova vettura. Ad esempio, i piloti hanno avuto l’opportunità di provare il modello della nuova auto già nelle prime settimane di settembre in modo da poter dare dei feedback iniziali agli ingegneri prima della produzione di certi elementi. Generalmente, infatti, i piloti ufficiali iniziano a testare la macchina dell’anno successivo verso fine novembre, a seconda degli impegni del calendario.

“Ovviamente il team è consapevole di cosa deve fare per migliorare la situazione. Ho guidato a lungo il modello della vettura 2024 al simulatore, abbastanza presto a dire il vero rispetto al solito, il che è positivo perché possiamo individuare i problemi e dare dei feedback in anticipo”, ha spiegato Esteban Ocon, illustrando quali siano state le mosse dietro le quinte del team francese per prepararsi al 2024.

“Di solito iniziamo a girare con il modello dell’anno successivo tra la fine di novembre e dicembre, invece quest’anno siamo riusciti a farlo già a inizio settembre. Ma fino a quando non proviamo la vettura in pista, è difficile sapere come sarà con esattezza. In questo modo possiamo comprare le due vetture, è stato interessante, ma ci saranno mesi di sviluppo, ancora tanto lavoro nella galleria del vento, quindi continuerà ad evolvere prima dello shakedown e della prima gara”, ha aggiunto il pilota transalpino.

“Vogliamo continuare a migliorare anche sulle piccole cose. C’è la sensazione che avremmo potuto fare l’anno scorso che non abbiamo fatto. È positivo averlo fatto quest’anno, ci permette di fare più feedback in anticipo agli ingegneri, così non si vanno a produrre già le parti, ma c’è il tempo per rivedere alcuni aspetti. Ad essere onesto, non ho mai guidato una vettura dell’anno successivo così presto, mai”.

Alpine sta lavorando duramente anche sul fronte strutture, tanto che ha investito in un nuovo simulatore che, tuttavia, dovrebbe essere attivo solamente nel 2025, insieme a nuovo personale assunto per rafforzare quel particolare settore. L’attuale simulatore ha infatti ormai circa vent’anni alle spalle, ma è l’unico strumento a disposizione dei piloti per testare la vettura con anticipo rispetto a quando farà fisicamente il proprio debutto in pista: “Questo è l’unico strumento che abbiamo, quindi dobbiamo fidarci quanto più possibile, dato che non possiamo fare test [in pista] e dell’unica modo rappresentativo che abbiamo per provare la vettura fino alle prove ufficiali”.

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