F1 | Alpine ancora non omologata: ripeterà il crash laterale?
Il team di Enstone ha superato il temuto crash frontale, ma non ancora quello anti-intrusione laterale: la A524 curata da Hartman ha modificato il packaging fra telaio e power unit Renault, rivedendo la posizione dei vari accessori nelle fiancate che saranno di nuovo disegno. Nella squadra capeggiata da Famin c'è agitazione perché la presentazione della vettura è prevista per il 7 febbraio e il tempo stringe...
Le squadre di Formula 1 stanno cominciando a preparare le presentazioni delle monoposto 2024: la prima a vedersi sarà la Haas che venerdì farà cadere i veli della VF-24 mostrando la nuova livrea sul rendering della vettura che, fisicamente, si scoprirà più avanti.
Ma c’è un team in particolare che è in affanno perché non avrebbe ancora ottenuto l’omologazione del telaio da parte della FIA, sebbene abbia già superato il temuto crash test frontale che aveva costretto la Red Bull a ripetere la prova distruttiva a inizio mese, dopo aver fallito il tentativo di dicembre, nel quale aveva danneggiato il primo telaio della RB20 alla ricerca della massima leggerezza.
Photo by: Uncredited
Alpine A523: dettaglio tecnico del cono anti-intrusione inferiore che sporge dal fondo
C’è grande agitazione all’Alpine perché la A524 deve ripetere il test laterale, quello che deve garantire l’anti-intrusione con una prova statica che applica un carico di 300 kN ai lati della scocca. Alla ricerca della massima leggerezza del telaio, la prova non è andata a buon fine e nel prossimo tentativo basterà una pelle in più per raggiungere l'obiettivo.
Non è un buon inizio di stagione per lo staff tecnico capitanato da Matt Hartman, il motorista inglese che è arrivato due anni fa a Enstone dalla Mercedes, dove si era occupato dell’integrazione fra il telaio e la power unit e, quindi, della progettazione del cambio.
Photo by: Giorgio Piola
Il cono anti-intrusione superiore che era stato spostato sulla Mercedes AMG F1 W10 nel 2019 per motivi normativi
Non deve sorprendere, quindi, se l’Alpine abbia dedicato una grande attenzione nello studio di un migliore packaging fra la scocca e il motore Renault. Sulla A524, quindi, sarebbe stata rivista la disposizione degli accessori, radiatori compresi, per arrivare a forme più estreme dal punto di vista aerodinamico e garantire al 6 cilindri francese la necessaria portata d’aria utile al raffreddamento senza dover penalizzare l’efficienza con esagerati sfoghi dell’aria calda anche sui circuiti veloci, come abbiamo osservato l’anno scorso.
L’Alpine, dopo il deludente sesto posto nel mondiale Costruttori nel 2023, deve trovare la giusta collocazione nel Circus essendo l’espressione di un grande Costruttore. A Silverstone era stata decisa la decapitazione del vertice del team con l’uscita del team principal, Otmar Szafnauer, del CTO, Pat Fry, e del capo degli ingegneri, Alan Permane (in trattative con la Racing Bulls per un posto a Milton Keynes).
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Bruno Famin,team principal di Alpine F1 Team
La gestione della squadra era stata affidata a Bruno Famin, vice presidente Alpine e poi responsabile Motorsport prima di diventare anche team principal. Il francese, ex Peugeot, si trova di fronte ad una grana (certamente risolvibile) che però rallenta i piani di sviluppo di una macchina che dovrebbe essere in avanzata fase di realizzazione.
Non sarà contento il presidente e CEO del Gruppo Renault, Luca De Meo, che, ormai da tempo, aspetta la fioritura di un marchio che finora ha raccolto solo una fortunosa vittoria in Ungheria nel 2021.
Pierre Gasly e Esteban Ocon, i due piloti transalpini, dovranno iniziare un’altra stagione interlocutoria, oppure a Enstone hanno estremizzato dei concetti e, una volta risolto il problema del crash laterale, potranno schierare una monoposto più competitiva? Lo scopriremo presto…
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