F1 | Alpine A522: passo più corto per essere flessibile
La monoposto di Enstone è l’ultima a mostrarsi (Red Bull a parte): Pat Fry ha concepito una vettura semplice che farà della modularità delle soluzioni la sua forza. Il nuovo motore Renault con il turbo separato dal compressore ha permesso un packaging più spinto.
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
Pat Fry è un tecnico navigato, abituato a essere molto pragmatico. L’ingegnere britannico (ex McLaren, Ferrari e Manor) non è abituato a fare dei salti nel vuoto, cercando sempre soluzioni interessanti, ma non estreme.
L’Alpine A522, che è stata mostrata lunedì pomeriggio, è la rappresentazione pratica di questo concetto. La monoposto concepita a Enstone è forse, fra tutte quelle presentate finora, la più compatta come interasse, anche se sarebbe improprio definirla a passo corto.
Alpine A522: ha il passo più corto
Alpine A522
Photo by: Alpine
Non raggiunge certo i 3.600 mm massimi di passo concessi dalle regole per due validi ragioni: primo – ha cercato di contenere il peso (sono poche le F1 2022 che arrivano al minimo di 795 kg); e secondo – ha puntato su un progetto molto flessibile che possa adeguarsi a ogni possibilità di sviluppo tanto in versione corta, quanto lunga.
A livello cromatico l’arrivo della BWT come title sponsor non ha distrutto la bella livrea blu alla quale eravamo abituati per l’Alpine: l’aggiunta di rosa e bianco certo non guastano, anche se il GP d'apertura in Bahrain e la gara di Jeddah verranno disputate con la livrea rosa in onore dello sponsor BWT che è stata mostrata a Parigi.
Alpine A522 nella livrea rosa con la quale correrà i primi due GP 2022
Photo by: Alpine
Alpine A522: compressore separato dal turbo
Alpine A522
Photo by: Alpine
La vettura realizzata ad Enstone beneficia del nuovo motore Renault che ha splittato il compressore dal turbo, scegliendo una configurazione della sovralimentazione simile a Mercedes e Honda.
Il compressore è montato lato scocca, mentre il turbo è rimasto vicino al cambio: questo cambiamento ha permesso una maggiore integrazione fra telaio e power unit, con un packaging rivoluzionato che ha contenuto le dimensioni del cofano motore rispetto a quello dello scorso anno, molto poco efficiente dal punto di vista aerodinamico. L’airbox del motore, invece, è di concezione Mercedes con tre lobi, anche se il disegno esterno è quasi quadrato con i bordi arrotondati.
Alpine A522: muso a formichiere
Alpine A522
Photo by: Alpine
La A522 è una monoposto molto sensata, magari senza voli pindarici, ma molto concreta. Il muso è a formichiere: si incurva verso il basso e sporge leggermente dal secondo flap, mentre il profilo principale mostra un leggero cucchiaio nella parte centrale: come sulla Ferrari e sulla Mercedes la corda dei quattro elementi si riduce man mano che si sale sulla rampa dei flap. Nel bordo più vicino alla paratia laterale di forma a trapezio, si osserva il canale che è utile a convogliare l’aria all’esterno della ruota anteriore. All’esterno della bandella c’è l’ormai consueta bavetta con la forma a esse.
Alpine A522: push anteriore
Alpine A522
Photo by: Alpine
Le sospensioni anteriore hanno mantenuto lo schema push rod: l’aspetto più rilevante è che il triangolo superiore è piuttosto inclinato indietro, avvalorando la tesi del passo un po’ più corto, mentre il braccio dello sterzo è poco più avanzato e posto leggermente più in basso per generare il soffiaggio che cercano tutti. I due triangoli sono più distanziati rispetto ad altre monoposto.
Alpine A522: nelle pance un mix d’idee
Alpine A522
Photo by: Alpine
La bocca delle pance è posizionata in alto, visto che la fiancata arriva alla linea di cintura dell’abitacolo: è di disegno simile a quella della Ferrari ma il colore rosa la fa somigliare a delle labbra con il rossetto. Sopra le pance ci sono le branchie per estrarre l’aria calda dai radiatori, ma la rampa cha va a scendere verso il fondo è lunga e più vistosa di quanto non si sia già visto sull’AlphaTauri AT03.
Sotto la fiancata non c’è un vero doppio fondo, ma l’aria che viene convogliata sotto alla presa dei radiatori e sopra al canale Venturi, viene indirizzata in basso per essere spinta all’esterno della ruota posteriore.
Alpine A522: due file di branchie
Alpine A522
Photo by: Alpine
Dietro all’attacco dell’Halo al telaio c’è la prosecuzione della carrozzeria a larghezza dell’abitacolo che si protende fino alla sospensione posteriore: nel bordo curvilineo si contano altre otto branche utili a smaltire il calore delle masse radianti che ancora si trovano sopra al motore Renault. Se la radice del cofano motore è di dimensioni piuttosto generose, non si può dire altrettanto della parte superiore dell’engine cover che in coda ha solo un accenno di deriva verticale.
Alpine A522: dietro è pull
Alpine A522
Photo by: Alpine
La sospensione posteriore è completamente ridisegnata, sebbene sia stato mantenuto lo schema pull rod: il triangolo inferiore è molto aperto verso il motore, mentre quello superiore è più stretto. Il tirante s’infulcra alla scatola della trasmissione come se i cinematismi posteriori fossero stati collocati oltre il cambio.
L’Alpine si è convertita al mono pilone come supporto dell’ala posteriore: il collo di cigno consente di integrare nel disegno anche il comando del DRS. L’ala posteriore mostra un profilo principale piatto, sormontato da un flap mobile dotato di nolder.
La A522 riuscirà a regalare un’altra vittoria al team di Enstone dopo quella fortunosa conquistata da Esteban Ocon nel GP d’Ungheria? I test pre season di Barcellona dovranno chiarire quali saranno le ambizioni del marchio transalpino, che si chiama fuori dalla lotta per il mondiale, ma ambisce a migliorare il quinto posto nella classifica Costruttori…
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.