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Alpine A521: la grandeur c'è solo nelle forme!

Davide Brivio ha tenuto a battesimo la A521 la monoposto derivata dalla Renault R.S.20 dello scorso anno. Sembra una macchina vecchia che non ha colto le opportunità di sviluppo viste su altre F1 presentate. Le forme giunoniche lasciano intendere come mai i numeri di simulazione e di galleria non sembrano entusiasmanti.

Alpine A521

Alpine A521

Alpine

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La cosa più bella dell’Alpine A521 è sicuramente la livrea. Il marchio di Dieppe fa la sua apparizione in Formula 1 in sostituzione della Renault che resta nel ruolo di motorista. La fusione fra il tricolore transalpino e l’Union Jack britannica è riuscita in una colorazione molto ad effetto che renderà le monoposto di Fernando Alonso e Esteban Ocon molto riconoscibili nello schieramento di partenza.

La A521 è la monoposto 2021 fra quelle presentate fino a oggi che più ha mantenuto la fisionomia dello scorso anno, non dando l’idea di un grande cambiamento nella trasformazione dalla giallona R.S.20 che l’anno scorso aveva conquistato il quinto posto nel mondiale Costruttori con tre podi.

Alpine A521

Alpine A521

Photo by: Alpine

Le voci del paddock dicono che le simulazioni e i dati di galleria non sarebbero entusiasmanti e a vedere la vettura curata da Pat Fry verrebbe da corroborare le anticipazioni. Insomma le quotazioni del team non sono in crescita.

L’anteriore ha mantenuto la configurazione che conoscevamo: l’ala è rimasta fedele al disegno di fine 2020, così come il muso stretto caratterizzato dal naso ogivale e dai piloncini di sostegno piccoli e molto ravvicinati.

Alpine A521, dettaglio dell'ala anteriore

Alpine A521, dettaglio dell'ala anteriore

Photo by: Alpine

È interessante la forma del cape che somma due piani che si intersecano per cominciare a orientare i flussi ai lati della scocca dimostrando in quest’area una certa originalità.

Alpine A521, dettaglio del cape sotto al muso

Alpine A521, dettaglio del cape sotto al muso

Photo by: Alpine

La sospensione anteriore presentava già una buona esecuzione l’anno scorso e non è stata cambiata nello schema push rod: il puntone è stato leggermente inclinato in modo diverso con un pivot di nuovo disegno, mentre il bracket che solleva il triangolo superiore è più inclinato verso l’esterno per evitare che la spalla della nuova gomma Pirelli possa interferire negativamente. Ricordiamo che la scatola dello sterzo ancorata alla parte alta del telaio non si allinea a nessuno dei bracci oscillanti.

Alpine A521, dettaglio della sospensione anteriore e della presa dei freni

Alpine A521, dettaglio della sospensione anteriore e della presa dei freni

Photo by: Alpine

La presa d’aria dei freni anteriore ha una forma simile a quella della R.S.20, anche se è cambiata la portata d’aria delle diverse canalizzazioni.

Sulla parte superiore della scocca sono rimasti i due deviatori di flusso e le due venature sporgenti ai bordi del telaio per rispettare le misure minime del telaio che è omologato e non ha usufruito dei due gettoni di sviluppo.

Alpine A521: ecco le barge board e i deviatori di flusso laterali

Alpine A521: ecco le barge board e i deviatori di flusso laterali

Photo by: Alpine

Le barge board mantengono il doppio boomerang, ma a colpire sul pavimento caratterizzato da lunghi coltelli sono tre generatori di vortice disposti perpendicolarmente al senso di marcia. Il deviatore di flusso laterale presenta una vistosa “veneziana” composta da cinque elementi che si allacciano al candelabro verticale. Questo elemento non arriva a toccare il fondo, né si aggrappa alla pancia con un ponte lasciando due passaggi liberi sopra e sotto.

Il fondo già sotto al deviatore di flusso mostra nel bordo d’uscita il primo dei due flap che creano dei soffiaggi. C’è anche la tradizionale bavetta all’interno della ruota posteriore, mentre non c’è ancora niente in prossimità del marciapiede che è stato tagliato in diagonale di circa 10 cm.

Alpine A521: la pancia non cerca l'effetto Coanda ed è piuttosto voluminosa

Alpine A521: la pancia non cerca l'effetto Coanda ed è piuttosto voluminosa

Photo by: Alpine

Il disegno della pancia è meno spinto di quello della scorsa stagione: è scomparsa la tendenza della fiancata a scendere. Dirk De Beer, capo aerodinamico, non ha cercato l’effetto Coanda come hanno fatto Mercedes, Red Bull e Alpha Tauri, ma ha impostato fiancate tondeggianti che sono tornate alle forme 2019, forse per rispendere alle esigenze di raffreddamento della power unit Renault RE20 B.

Alpine A521 dettaglio dell'abitacolo e dello sfogo d'aria calda dietro all'attacco dell'Halo

Alpine A521 dettaglio dell'abitacolo e dello sfogo d'aria calda dietro all'attacco dell'Halo

Photo by: Alpine

E’ rimasto, infatti, lo sfogo dell’aria calda alla radice dell’attacco dell’Halo al telaio che altri hanno provveduto ad abolire proprio per favorire l’orientamento dei flussi verso il pavimento del fondo dalla parte superiore della pancia che, quindi, resta piuttosto voluminosa nella zona della Coca Cola.

Alpine A521: ecco il voluminoso cofano motore e l'airbox piuttosto grande

Alpine A521: ecco il voluminoso cofano motore e l'airbox piuttosto grande

Photo by: Alpine

Resta particolarmente voluminoso anche l’airbox che associa una presa ogivale con ben cinque separatori di flusso sopra ad un’altra apertura molto vistosa dietro alla testa del pilota. Il cofano motore sembra un vero e proprio “torrione” che tende a coprire una parte di alettone posteriore: si tratta di una scelta in controtendenza con l’orientamento di tutti gli altri e lascia abbastanza perplessi. Rimane la pinna dorsale piuttosto grande dove l’engine cover finalmente diventa molto più filante.

Alpine A521 dettagli della sospensione posteriore pull rod

Alpine A521 dettagli della sospensione posteriore pull rod

Photo by: Alpine

Nel retrotreno permane la sospensione pull rod con il triangolo inferiore molto aperto verso l’anteriore, mentre quello superiore è molto più chiuso. L’ala posteriore è supportata da due piloni piuttosto sottili e divaricati con una certa forma a V. In mezzo c’è lo scarico centrale che mostra una strana curvatura verso il basso prima dell’ultimo tratto dritto.

Alpine A521: ecco una vista dall'alto

Alpine A521: ecco una vista dall'alto

Photo by: Alpine

L’ala posteriore è nota con le paratie laterali priva di frange nella parte bassa: è stata scelta una soluzione molto aperta per lasciare che il flusso dal diffusore possa espandersi più facilmente.

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