AlphaTauri: ecco il vero muso stretto della AT02
Sulla AT02 che sta girando all'Enzo e Dino Ferrari con Gasly e Tsunoda c'è l'atteso muso stretto che era stato tenuto nascosto in occasione della presentazione della macchina. Non si tratta di una realizzazione estrema, ma permette di ridurre la resistenza all'avanzamento. Diversa è anche l'ala anteriore con un nuovo profilo principale.
AlphaTauri AT02, dettaglio del muso
Davide Cavazza
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
L’avevamo anticipato che sarebbe bastato aspettare il filming day dell’AlphaTauri all’Enzo e Dino Ferrari per vedere il muso stretto che equipaggerà la AT02 nella stagione 2021.
E così è stato, puntualmente: Pierre Gasly e Yuki Tsunoda sono chiamati a percorrere i 100 km di shake down con la nuova macchina di Faenza già nella configurazione con la quale la vedremo girare nei test collettivi che si terranno in Bahrain dal 12 al 14 marzo.
Jody Eggington, direttore tecnico AlphaTauri, in occasione della presentazione era stato molto chiaro: “Abbiamo scelto di utilizzare i nostri due token per introdurre un nuovo muso e per ridisegnare la parte esterna della sospensione anteriore. E così abbiamo potuto aggiornare anche alcuni componenti dello sterzo che sono forniti da Red Bull Technology, portandoli alle specifiche del 2020, come è concesso dal Regolamento Tecnico”.
E la AT02 a Imola ha mostrato la sua vera veste, gettando la maschera: il musetto, che per essere omologato è stato sottoposto ai crash test, è di nuovo disegno e va nella direzione di chi ha deciso di ridurre la sezione frontale, anche se con una realizzazione che non è certo estrema come ci avevano indicato l’anno scorso Mercedes, Renault e Racing Point.
Sull’AlphaTauri c’è stato un intervento che riduce la resistenza all’avanzamento con un nasino ogivale che si inserisce su un muso più scavato nei due bordi esterni. I due piloni che reggono l’ala anteriore sono ad archetto e restano molto distanziati fra di loro. Sono decisamente più corti rispetto al 2020 perché non si protendono indietro per inglobare il cape come sulla AT01.
Il mantello va a cercare il flusso nella parte superiore del muso e poi si protende verso i barge board. Nuova è anche l’ala anteriore con un ricciolo ai lati dell’area neutra centrale e il profilo principale che ha il bordo d’entrata rialzato in prossimità della paratia laterale. I flap, invece, mantengono il concetto dell’out wash sebbene non spinto come quello mostrato dall’Alfa Romeo C41.
Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02
Photo by: Davide Cavazza
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