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F1 | Alonso: penalità tolta, contano i vizi più della sostanza

Fernando ha riottenuto il settimo posto conquistato sotto alla bandiera a scacchi del GP degli Stati Uniti, ma la decisione del collegio dei Commissari Sportivi è stata presa per una serie di fatti che non sono collegati allo specchietto che si è staccato in pista, ma alle procedure con cui si sono presentati reclami e appelli. Il presidente FIA si avoca il diritto di far cambiare la procedura della bandiera nera con il disco arancio per definire meglio i contorni del suo uso.

Conferenza stampa Fernando Alonso, Alpine F1 Team

Foto di: LAT Images

Al termine di una lunga serata di discussioni che ha visto impegnato il Collegio dei Commissari Sportivi in servizio nel Gran Premio degli Stati Uniti, insieme con i rappresentati dei team Haas e Alpine, Fernando Alonso si è visto restituire la settima posizione conquistata domenica scorsa ad Austin.

Fin qui nulla di sorprendente, ma a far strabuzzare gli occhi sono la trafila e le motivazioni che hanno portato a questa sentenza. In più occasioni negli ultimi mesi si è sottolineato come la FIA sia sempre più prigioniera di regolamenti cervellotici, cresciuti nel tempo fino a diventare un labirinto nel quale ormai si riescono a districare solo esperti avvocati.

I vizi di forma hanno ormai preso il sopravvento sulla sostanza e questo caso ne è un chiaro esempio. Merita di essere analizzato per capire fino a che punto si è spinta la complessità delle regole sportive.

Incidente di Fernando Alonso, Alpine A522, causato da Lance Stroll, Aston Martin AMR22 ad Austin

Incidente di Fernando Alonso, Alpine A522, causato da Lance Stroll, Aston Martin AMR22 ad Austin

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

Al termine Gran Premio degli Stati Uniti il team Haas ha presentato un reclamo contro la monoposto del team Alpine n.14. A Fernando Alonso, che ha concluso una straordinaria rimonta in settima posizione, è stata contestata la pericolosità della sua vettura che ha percorso una parte di gara con lo specchietto destro penzolante, particolare poi staccatosi dal corpo vettura sul rettilineo tra la curva 11 e 12.

I Commissari Sportivi hanno concordato con la valutazione del team Haas, infliggendo ad Alonso una penalità di trenta secondi da sommare al suo tempo di gara, e il pilota spagnolo è così sfilato al quindicesimo posto.

La classifica ufficiale della gara è stata pubblicata alle 16:09, ed il regolamento sportivo prevede che un eventuale reclamo venga presentato entro trenta minuti. La Haas ha preparato una richiesta scritta a mano nel tempo previsto dall’International Sporting Code (ovvero 30 minuti) ma un funzionario FIA, presente in Direzione Gara, ha informato i rappresentanti della squadra di non avere fretta, perché il tempo a disposizione per presentare il documento era di un’ora. La Haas ha così controllato più nel dettaglio la richiesta di reclamo consegnando il tutto alle 17:03.

Il Collegio dei Commissari Sportivi ha accettato il reclamo della Haas, penalizzando Alonso e comunicando la decisione alle 20:53. L’Alpine ha presentato un reclamo contro la decisione, discusso ieri a Città del Messico dallo stesso Collegio di Commissari in servizio ad Austin. È arrivato subito il primo colpo di scena, perché è emerso che “una squadra non ha diritto di ricorso contro una decisione degli Stewards, ma può appellarsi alla Corte d'Appello Internazionale della FIA”, intenzione che va comunicata entro un’ora dal momento della pubblicazione della decisione contro cui il team intende fare ricorso.

Ma nel caso dell’Alpine la richiesta è stata presentata dopo un’ora e otto minuti. Le ultime righe del comunicato FIA hanno anche sottolineato che ‘qualora un elemento nuovo e significativo venisse scoperto (da Alpine), la squadra ha diritto a presentare istanza ai Commissari Sportivi ai sensi dell'articolo 14 del Codice Sportivo, chiedendo una revisione del caso.

L’Alpine ha preso la palla al balzo, chiedendo subito un riesame ed adducendo come nuove e significative prove il fatto che solo alle 20:53 del giorno della gara (ora in cui la FIA ha ufficializzato la penalità di Alonso) la squadra è venuta a conoscenza che il reclamo della Haas era stato presentato 24 minuti dopo il termine dal regolamento.

Il riesame chiesto dall’Alpine è stato giudicato ammissibile, e nell’udienza che ne è seguita è emerso che la Haas avrebbe potuto presentare il reclamo entro il termine previsto di 30 minuti.

L’Alpine ha affermato che solo nell’udienza di ieri è venuta a conoscenza del fatto che un funzionario della FIA aveva comunicato ad Haas di avere a disposizione un’ora per presentare la sua protesta, quando il regolamento prevede massimo 30 minuti.

L’Alpine ha sottolineato che non vi è alcun "margine di manovra" a disposizione degli uomini FIA per estendere il termine di 30 minuti previsto dal regolamento, a meno che non sia “impossibile” presentare la protesta entro il termine previsto.

E qui va in scena la giurisprudenza più estrema, perché secondo Alpine il termine “impossibile” fissa un livello molto altro (nel bollettino FIA viene citato il dizionario Oxford!) ovvero come qualcosa che impedisce il compito, e che in questo caso specifico non c'era nulla che impedisse ad Haas di presentare la protesta entro il termine di 30 minuti.

L’arringa si è conclusa sottolineando che un funzionario della FIA non può concedere a una squadra il permesso di contravvenire al regolamento.

Fernando Alonso in volo con la sua Alpine dopo il decollo sull'Aston Martin di Stroll

Fernando Alonso in volo con la sua Alpine dopo il decollo sull'Aston Martin di Stroll

La Haas si è difesa sottolineato che avrebbe potuto presentare una protesta scritta a mano entro il termine di 30 minuti, ma gli è stato detto di avere a disposizione più tempo da personale FIA. Motivazione che è stata respinta dal Collegio, che ha così giudicato non ammissibile il reclamo presentato dalla Haas, rendendo di conseguenza nulla la penalità inflitta ad Alonso.

Nel documento diffuso con l’esito della sentenza, i Commissari Sportivi hanno nuovamente sottolineato di essere preoccupati per il fatto che ad Alonso sia stato permesso di rimanere in pista con uno specchietto allentato, particolare che si è successivamente staccato dal corpo vettura, e raccomanda vivamente di mettere in atto procedure per monitorare questa tipologia di situazioni. Gli steward hanno infine comunicato che il presidente della FIA ha avviato una revisione sull'uso della bandiera nera-arancio.

Nulla da togliere alle preoccupazioni relative alla bandiera nero-arancio, ma l’impressione è che ci sia anche altro su cui FIA, Liberty ed anche i rappresentanti delle squadre, sono chiamati a riflettere. La pausa invernale che porterà al mondiale 2023 è un’ottima opportunità.

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