F1 | Alonso: "La penalità inflitta a Sainz è troppo severa"
In seguito al contatto con Fernando Alonso durante la seconda ripartenza, Carlos Sainz è stato sanzionato dai commissari con una penalità di cinque secondi che lo ha spedito fuori dai punti. Secondo il pilota dell'Aston Martin, tuttavia, la pena inflitta al connazionale è stata fin troppo severa, senza tenere conto delle circostanze.
Terzo, ultimo e di nuovo terzo. Nella confusione generale delle ultime tornate, la corsa di Fernando Alonso ha cambiato faccia più volte, come su una montagna russa in cui lo stato d’animo e le sensazioni dietro al volante sono cambiate più volte.
Dopo l’esposizione della seconda bandiera rossa, dovuta alla rottura del cerchio posteriore destro sull’auto di Kevin Magnussen a causa di un contatto con il muro, la FIA aveva infatti deciso di sospendere la corsa ed effettuare una ripartenza da fermo sulla griglia. A farne le spese avrebbe potuto essere proprio lo spagnolo dell’Aston Martin, il quale allo start era stato centrato da Carlos Sainz, giunto lungo in curva 1.
Il due volte campione del mondo si era infatti spostato verso all'esterno della pista dopo un primo tentativo di attacco a Lewis Hamilton, ma nel momento in cui ha tentato di tornare in traiettoria, la gomma anteriore sinistra del Ferrarista ha colpito la sua AMR23, mandandola in testacoda contro il muro.
Fortunatamente per Alonso, la vettura non aveva riportato danni e la decisione della FIA di far tornare la classifica a un momento antecedente all’incidente aveva fatto sì che l’asturiano potesse scalare nuovamente la classifica fino al terzo posto. Un episodio per cui la FIA ha comunque deciso di assegnare una penalità di 5 secondi al pilota del Cavallino, il quale è così uscito dalla zona punti a causa del ricompattamento del gruppo dopo l’ennesima interruzione.
Secondo Alonso, la sanzione inflitta al connazionale non sarebbe adeguata al crimine commesso, ritenendola fin troppo severa date le circostante. "Probabilmente la penalità è troppo severa”.
"Al primo giro [di una ripartenza], è sempre molto difficile giudicare il livello di aderenza, e penso che non si vada a colpire intenzionalmente un'altra vettura, capite? Sappiamo che rischiamo anche la nostra macchina e la nostra posizione finale, quindi a volte si finisce in posti in cui non si vorrebbe essere in quel momento”.
Carlos Sainz, Ferrari
Photo by: Ferrari
"Fa parte delle corse. Non ho visto bene il replay, ma per me è troppo severa", ha spiegato l’alfiere dell’Aston Martin. Per quanto non si siano riferiti espressamente alla penalità rimediata da Sainz, anche altri piloti hanno criticato le modalità della ripartenza, tra cui Norris, per cui una decisione del genere a pochi giri dalla fine ha il solo obiettivo di creare uno show artificiale mettendo però a rischio il risultato finale.
Sainz non ha esitato ad esprimere le sue perplessità sulla penalità, sia quando si trovava ancora in auto che nelle interviste, definendola “la penalità più ingiusta che abbia mai visto in vita mia”. Il Team Principal della Ferrari, Fred Vasseur, si è detto frustrato per il fatto che al suo pilota non sia stata concessa un’occasione per fornire la sua versione dei fatti prima di essere punito, aspetto rimarcato tra l’altro dallo stesso madrileno.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, in testa alla ripartenza
Photo by: Jake Grant / Motorsport Images
Alonso ha raccontato la sua versione della collisione, dicendo: "Ovviamente non sapevo chi mi avesse toccato in quel momento. Ho solo sentito che al primo giro della prima partenza [quella del contatto Stroll-Leclerc] qualcuno mi ha toccato alla curva 3".
“Poi, nell'ultima ripartenza [dopo la seconda bandiera rossa], Carlos mi ha apparentemente toccato alla curva 1. Voglio dire, probabilmente solo a Jeddah [il precedente round in Arabia Saudita] ho avuto una partenza normale”.
"Anche in Bahrain, alla curva 4, Lance [Stroll, compagno di squadra alla Aston Martin] mi ha toccato, quindi sono molto attraente là fuori! Ma la nostra macchina è abbastanza forte. Quindi, non importa se continuano a toccarci".
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