Alonso al test di Abu Dhabi: cambiate le regole per Fernando
Martedì dopo il GP di Abu Dhabi era previsto un test di un giorno con due monoposto di F1. La sessione era riservata ai giovani piloti, ma la Renault tanto ha fatto che alla fine è stata autorizzata la presenza anche dello spagnolo due volte campione del mondo, scatenando la reazione di McLaren e Racing Point. Vedremo in azione anche Buemi (Red Bull) e Kubica (Alfa Romeo). Per Aitken (Williams) è prevista una deroga se avrà disputato due GP.

Dunque la Renault l’ha spuntata: tanto ha fatto la Casa francese che il test di Abu Dhabi che era destinato ai giovani piloti ora è diventato un giorno di collaudi “aperto” nel quale i team potranno far girare due monoposto. E così Fernando Alonso, al suo rientro in F1 dopo due stagioni fuori dal Circus, avrà l’opportunità di infilarsi nell’abitacolo della R.S.20.
Lo spagnolo ha già guidato la macchina 2020 del team di Enstone in occasione del secondo filming day che si è svolto a Barcellona subito dopo il primo podio di Daniel Ricciardo al GP dell’Eifel: l’iberico ha poi proseguito la sua preparazione guidando la Renault 2018 dopo i giovani emergenti della Casa transalpina.
Vedremo Fernando Alonso in azione il martedì dopo il GP di Abu Dhabi, ma la concessione della FIA fatta allo spagnolo ha scatenato la reazione delle altre squadre, ritenendo che l’esperto asturiano avrà un evidente vantaggio nella preparazione del prossimo campionato.
McLaren e Racing Point avevano fatto sapere che non avrebbero partecipato a questa sessione con i giovani piloti perché non avevano rookie da selezionare, preferendo risparmiare. La Pirelli, non avendo la presenza di tutte le squadre, ha deciso di non portare le gomme Prototipo che sono state omologate per il 2021, ma metterà a disposizione delle squadre le specifiche di questa stagione, mentre i team avrebbero potuto lavorare alla messa a punto delle monoposto con gli pneumatici del prossimo anno.
Il regolamento sportivo di F1 2020 è riscritto per chiarire il format del test di Abu Dhabi:
"Un test di un giorno, al solo scopo di fornire ai giovani piloti l'opportunità di collaudare un'attuale vettura di Formula 1, sarà concesso sul circuito in cui si è svolto l'ultimo evento del campionato. La sessione deve iniziare entro 48 ore dalla fine della manifestazione. Fino a due auto possono essere utilizzate contemporaneamente per questo test".
Il regolamento precisa inoltre che i piloti idonei alla prova “devono essere in possesso di una Licenza Internazionale A e, se non diversamente approvato dalla FIA, non devono aver corso più di due GP validi per il mondiale durante la loro carriera".
Dopo che Alonso ha firmato per la Renault, la Casa francese ha iniziato a fare pressioni sulla FIA perché lo spagnolo fosse autorizzato a effettuare il test di Abu Dhabi sulla base del fatto che era fuori dalla F1 da almeno due anni.
In una riunione dei direttori sportivi che si è tenuta oggi in Bahrain, Michael Masi, direttore di gara FIA, ha ufficializzato che ora il test è diventato aperto, grazie a una decisione presa dal presidente della FIA, Jean Todt.
Se la Renault schiererà Fernando Alonso, la Red Bull utilizzerà Sebastien Buemi su una delle sue RB16, mentre sull’Alfa Romeo sarà di scena Robert Kubica. Sarà fatta una deroga per Jack Aitken: il pilota della Williams potrà partecipare al test, anche se dovesse disputare gli ultimi due GP al posto di George Russell chiamato alla Mercedes per sostituire Lewis Hamilton.
Alla fine le squadre più penalizzate saranno Ferrari, McLaren e Racing Point che non possono fare debuttare rispettivamente Carlos Sainz, Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel sulle F1 che saranno chiamati a guidare l’anno prossimo…

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Serie | Formula 1 |
Autore | Franco Nugnes |
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