Alfa Romeo: Raikkonen stufo di chiudere la griglia
Il finlandese a zero punti nel mondiale piloti soffre il dover correre con un'Alfa Romeo C39 che occupa l'ultima fila dello schieramento. Il motore Ferrari "sgonfio" di potenza e una C39 che non sembra una monoposto competitiva stanno togliendo le motivazioni di un Kimi sempre più deluso e svogliato che a fine anno potrebbe decidere per il ritiro.

Kimi Raikkonen a zero punti nel mondiale piloti dopo cinque GP disputati. Kimi Raikkonen ultimo in griglia di partenza del GP 70° anniversario. Il nervosismo del finlandese è crescente: parla in continuazione alla radio per lamentarsi di una macchina, l’Alfa Romeo, che non va.
A inizio stagione le colpe sono state scaricate tutte sul motore Ferrari “sgonfio”. Il 6 cilindri 065/2 non è più quello dello scorso anno che sbalordiva il Circus per prestazioni che avevano scatenato violente polemiche sullo sfruttamento della benzina che aggirava la lettura del flussometro.
Il propulsore è certamente il meno potente dei quattro in F1, ma non è lontano da Honda e Renault, mentre la power unit Mercedes che spinge anche la Williams è di un altro pianeta.
E se si sommano i deficit di potenza con quelli della C39 che non è certo una monoposto competitiva, si capisce come mai la squadra di Hinwil sia ottava nel mondiale Costruttori grazie ai due preziosissimi punticini conquistati da Antonio Giovinazzi nel GP d’Austria.
Iceman non è soddisfatto della situazione e non lo nasconde, dando la chiara sensazione che sia saturo di una F1 vissuta dal fondo della griglia: l’aver strappato a Michael Schumacher il record dei giri percorsi in carriera è una magra consolazione (16.845, vale a dire 20 più del tedesco), così come è del tutto strampalata l’idea che possa essere proprio Kimi l’eventuale sostituto alla Ferrari di Sebastian Vettel se le cose dovessero precipitare a Maranello.
Raikkonen è l’uomo di esperienza che dovrebbe far galleggiare l’Alfa Romeo in questa annata difficile, ma il finlandese sembra ogni giorno di più un elemento sempre più avulso dalla squadra, tanto da far pensare molti che stia arrivando l’ora del ritiro, perché correre senza divertirsi a 40 anni proprio non ha senso. E, certamente, gli saranno giunti all'orecchio i contatti della squadra con Nico Hulkenberg, il tedesco che ha fatto un paio di apparizioni al posto di Checo Perez affetto dal COVId-19.
La C39 è una macchina con poche risorse (se ne era spese troppe l’anno prima) e mostra evidenti problemi di natura aerodinamica che si riflettono nel pessimo sfruttamento delle gomme: la monoposto elvetica si difende con il pieno di carburante, permettendo ai due piloti avvii di Gran Premio interessanti, salvo poi sprofondare nelle retrovie non appena il serbatoio si svuota e le gomme vanno in precoce sofferenza.
Kimi in particolare patisce un assetto Rake difficile da mettere a punto e da gestire.
Haas e Williams, finora, hanno fatto peggio, ma la dinamica della stagione evidenzia che “il biscione” è destinato a scivolare in coda al gruppo se non si troveranno delle soluzioni alle carenze della C39. Robert Kubica, terzo pilota del team, è stato chiaro: “La macchina è facile da guidare, ma non va…”.
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