F1 | Alfa Romeo: partenza e DRS hanno fatto sfumare la doppia Q3
Dopo una qualifica brillante in cui era stata in grado di portare entrambe le vetture in Q3, per Alfa Romeo la domenica messicana si è chiusa senza soddisfazioni. Da un possibile scenario in cui avrebbe potuto recuperare un buon bottino di punti sulla Williams, la squadra di Hinwil ha concluso con entrambe le monoposto fuori dalla top ten. A pesare sono stati i problemi in partenza, strategie sfortunate e la mancanza di velocità una volta rimasti incastrati nel trenino DRS. Tuttavia, la scuderia crede di avere buone chance per rifarsi a San Paolo.
Ancor prima di arrivare in Messico, Alfa Romeo aveva messo gli occhi sulla diciannovesima tappa del mondiale come una delle più adatte ad estrarre il potenziale della C43, date alcune caratteristiche sulla carta favorevoli alla monoposto. In primis perché la vettura della squadra di Hinwil tende a prediligere curve a bassa e media velocità e, in secondo luogo, perché l’asfalto del tracciato messicano è piuttosto liscio e scorrevole, se non per determinati tratti localizzati, e ciò permette di abbassare la vettura ed estrarre migliori performance dal fondo.
Compiendo un passo indietro, la C43 ha dimostrato di patire i manti stradali sconnessi o quelli in cui il team è costretto ad alzare la vettura, come ad esempio Singapore o Austin, ma questa peculiare caratteristica della pista di Città del Messico ha aiutato a portare entrambe le vetture in Q3, qualcosa che non avveniva dal Gran Premio d’Ungheria. Per questo, alla vigilia della corsa le aspettative erano molto alte, soprattutto pensandola come una grande opportunità di riavvicinarsi alla Williams in classifica costruttori.
Tuttavia, la situazione si è ribaltata drasticamente domenica, quando nessuna delle due vetture è riuscita ad arrivare tra i primi tredici classificati. Tutto è iniziato ad andare nella direzione sbagliata già nel momento della partenza, quando sulla vettura di Valtteri Bottas si è persa la sincronizzazione del cambio: un problema che in certe occasioni si può presentare, ma in questa occasione è capitato proprio nel momento peggiore, facendo perdere al finlandese spunto allo spegnimento dei semafori e in progressione. In scenari come questo, il team effettua una procedura per “imparare” nuovamente le marce, ma un conto è farlo in una sessione di libere, dove la performance non è l’aspetto cruciale, un conto è doversi confrontare con questo problema in gara.
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Zhou Guanyu, Alfa Romeo C43
Ciò ha subito compromesso subito la corsa, dato che è costato anche qualche posizione al finlandese, che è così scivolato al dodicesimo posto. Tuttavia, anche con Guanyu Zhou la prima parte di gara non ha riservato ampie soddisfazioni, dato che nei primi quindici passaggi è stato sopravanzato prima da Pierre Gasly e, in un secondo momento, proprio da Alex Albon. A quel punto entrambi i piloti dell’Alfa Romeo sono rimasti fermi e bloccati nel trenino creato da Nico Hulkenberg, in quel momento ottavo, e dallo stesso pilota della Williams, il quale poteva fare affidamento su una vettura molto veloce sui rettilinei e difficile da superare, soprattutto per una monoposto con problemi di drag come la C43.
L’aspetto interessante è che, a quel punto, la scuderia del Biscione ha provato a differenziare la strategia: da una parte Zhou è stato fermato dopo solo 21 passaggi, mentre Bottas è stato richiamato ai box dieci giri più tardi, pochi istanti prima dell’incidente di Kevin Magnussen. La successiva uscita della bandiera rossa ha pesato in maniera differente sui due portacolori. Da una parte, il pilota cinese è dovuto ripartire con il set di gomme a mescola hard con cui aveva già percorso la prima parte del secondo stint prima dell’interruzione, trovandosi così su delle coperture più difficili da accendere rispetto ai rivali.
Dall’altra, ciò ha impattato anche sulla corsa di Valtteri Bottas, il quale si era fermato ai box proprio nella tornata precedente a quella che aveva visto Magnussen arrivare al contatto con le barriere. La bandiera rossa ha infatti permesso a tutti quei piloti che non erano ancora rientrati di effettuare un pit stop “gratuito”, facendo così passare il finlandese da una posizione valida per la top ten prima della sosta al sedicesimo posto sulla nuova griglia di partenza.
Photo by: Alfa Romeo
Zhou Guanyu, Alfa Romeo C43
Dopo la ripartenza, Bottas è riuscito a risalire fino al tredicesimo posto, mentre Zhou è scivolato all’indietro, finendo nelle ultime posizioni della classifica. A complicare ulteriormente la situazione del team si è aggiunta una visiera tear-off che, essendosi incastrata nel condotto di raffreddamento dei freni posteriori della vettura del finlandese, ha influito negativamente sulla gestione delle temperature, che hanno iniziato a raggiungere una soglia più critica.
Da una parte, il fatto che Hulkenberg in decima posizione fosse in grado di reggere e mantenere il gruppo per un buon numero di giri ha dato una mano a Bottas, che è così riuscito a tenersi in zona per la lotta per la top ten. Tuttavia, dall’altra ha anche influito negativamente, perché ha creato un trenino DRS da cui era alquanto difficile uscire non avendo il necessario delta di velocità per sopravanzare gli avversari. “Dietro le Alpine non avevamo chance di passare con il trenino DRS, era così difficile. Quando la vettura davanti ha il DRS c’è poco da fare e io avevo problemi di surriscaldamento dei freni, che non ci ha reso la vita semplice”, ha spiegato il pilota dell’Alfa Romeo.
Le ultime speranze del team sono poi andate perse nel contatto con Lance Stroll, il quale ha definitivamente compromesso anche quella più flebile chance di andare a punti, per quanto in realtà fosse già ormai compromessa dai vari episodi precedenti.
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
Lance Stroll, Aston Martin AMR23, va in testacoda mentre lotta con Valtteri Bottas, Alfa Romeo C43
“Penso avessimo un passo migliore di quello mostrato, la gara di oggi non ha dimostrato bene quello che potevamo fare potenzialmente, ma la qualifica è andata molto bene rispetto ad altri appuntamenti. Speriamo di mantenere questo trend anche in Brasile e lottare per i punti”, ha poi aggiunto Bottas, sottolineando come la lotta per la top ten sia ora più fondamentale che mai. Infatti, grazie alla buona gara di Daniel Ricciardo, ora l’AlphaTauri è riuscita a sopravanzare l’Alfa Romeo in classifica, con quest’ultima che è scivolata al nono posto davanti alla sola Haas.
"Oggi è stata una giornata difficile, direi. Abbiamo avuto un inizio di weekend ragionevole, in qualifica è andata bene. Anche il ritmo che abbiamo visto venerdì nelle libere con tanto carburante a bordo era decente. Il sabato è stato positivo, con due vetture in Q3. Ma in gara non c'è stato nulla da fare. E ora possiamo vedere che anche AlphaTauri sta andando forte, la loro gara è stata davvero positiva. La Williams ha ottenuto di nuovo due punti. San Paolo è la nostra occasione. Penso che, se non riusciamo a fare progressi a San Paolo, forse è ancora possibile lottare, ma direi che allora sta diventando molto, molto difficile", ha commentato Xavi Pujolar.
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