F1 | Alfa Romeo: ecco i radiatori verticali montati a sandwich
La squadra di Hinwil ha beneficato della riduzione delle masse radianti che ha concesso la power unit Ferrari dopo l'esperienza maturata l'anno scorso: l'impianto di raffreddamento è stato completamente ridisegnato consentendo un risparmio di peso e una più efficiente collocazione degli elementi impaccati a sandwich. L'immagine di Giorgio Piola ci rivela quanto sia diventato complicato il packaging fra motore Ferrari e telaio.
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
L’Alfa Romeo ha completamente rivisto l’impianto di raffreddamento della C43: l’anno scorso la squadra di Hinwil aveva i radiatori orizzontali per soddisfare le esigenze delle pance a doppio fondo che il direttore tecnico, Jan Monchaux, ha deciso di abbandonare quest’anno adottando la soluzione delle fiancate spioventi che ha permesso di collocare le masse radianti inclinate in avanti, secondo uno schema più tradizionale ed efficiente
L’immagine di Giorgio Piola scattata nei box di Sakhir evidenzia che il team Svizzero ha deciso di impaccare un sandwich di radiatori uno sull’altro, lasciando solo un elemento in coda che è visibile sopra all’impianto di sovralimentazione del motore Ferrari 066/7 Ferrari e che è raffreddato dalla seconda presa, quella più in alto dell’airbox sdoppiato, e che porta l’aria fresca grazie al lungo periscopio in carbonio che si cela sotto all’engine cover.
La foto è significativa perché fa capire quanto sia complesso il packaging della power unit con il telaio della C43: non c’è un punto del retrotreno che non sia “riempito” da accessori, tubi e canalizzazioni.
Gli scarichi sono aderenti alle protezioni anti-calore che vestono il motore del Cavallino, mentre il cambio dallo scorso anno è di costruzione Sauber avendo scelto lo schema push rod al retrotreno, l’esatto opposto della Ferrari che è rimasta fedele al pull rod.
Alessandro Alunni Bravi, Alfa Romeo F1 Team Managing Director and Team Representative
Photo by: Alfa Romeo
Alessandro Alunni Bravi confida che la squadra possa migliorare quest’anno il sesto posto nel mondiale Costruttori conseguito l’anno scorso: la vettura affidata a Valtteri Botta e Guanyu Zhou sembra nata bene, per cui certi ottimismi sono giustificati dopo i risultati dei test dalla scorsa settimana.
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