Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Alfa Romeo: delude la C39 troppo scarica aerodinamicamente

Giovinazzi, 18esimo, e Raikkonen, 19esimo, non hanno brillato nel GP d'Austria con la C39. La monoposto di Hinwil era troppo scarica nelle ali e le gomme hanno faticato ad andare in temperatura per cui non sono uscite dalla Q1.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39

Mark Sutton / Motorsport Images

Qual è il vero potenziale dell’Alfa Romeo? Trovare le due C39 in diciottesima e diciannovesima posizione evidenzia come il team di Hinwil affronti la stagione con il respiro corto, perché alle spalle c’è solo il debuttante Nicolas Latifi con la seconda Williams e neanche staccato di molto.

Le due monoposto del “Biscione” se la possono giocare con le Haas e le Williams, guardare più in alto al momento sembra azzardato, sebbena il potenziale dovrebbe essere maggiore di quanto osservato a Spielberg.

La prima considerazione da fare è che l’Alfa Romeo, come l’altra squadra clienti del Cavallino, paga il motore del Cavallino che la Ferrari ha omologato “sgonfio” di potenza dopo le violente polemiche che avevano riguardato le presunte irregolarità 2019.

Si stimano tre decimi di secondo di handicap, ma il resto dipende dalla C39, una monoposto che denuncia una carenza di carico aerodinamico testimoniata dalle velocità massime raggiunte in qualifica: Antonio Giovinazzi è arrivato a 325,2 km/h al T1 seguito da Kimi Raikkonen con 323,4 km/h che è il valore conseguito da Lewis Hamilton con la Mercedes W11!

È evidente che è stata deliberata una configurazione aerodinamica troppo scarica, sebbene ci fosse un’ala posteriore con una maggiore incidenza utile ad affrontare l’aria un po’ rarefatta dei 700 metri del Red Bull Ring.

I piloti, quindi, si sono ritrovati per le mani una macchina difficile da controllare. Ad aggravare le cose in Q1 c’è stato l’errore del muretto che li ha spediti in pista nel traffico per cui non hanno potuto scaldare le gomme nel modo corretto e si sono ritrovati a completare un ultimo giro con una C39 che non rispondeva alle aspettative.

Ovviamente Giovinazzi si è accontentato di essere davanti al compagno di squadra (distacco di 49 millesimi!), confermando una supremazia che si è concretizzata in tutto il weekend austriaco.

La speranza Alfa Romeo è di migliorare le cose in gara: i due piloti partiranno con le gomme Medie (gialle) per poi passare alle Hard (bianche) con un solo pit stop.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39
Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39
Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39
Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39
Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo durante la conferenza stampa
Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39
Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39
Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39
L' Hospitality Alfa Romeo Racing
Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39, precede Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
10

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Mercedes: l'intreccio Hamilton-Wolff conta più dei soldi
Prossimo Articolo Hamilton di nuovo dai commissari: Red Bull chiede revisione

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia