F1 | Albon: "In arrivo aggiornamenti per tornare a centro gruppo"

Dopo un buon avvio di campionato, in cui la Williams era stata in grado di sorprendere raccogliendo qualche risultato oltre le aspettative, la tappa di Barcellona ha rappresentato un ritorno alla realtà per la Williams, con i piloti che hanno rimarcato gli attuali limiti della FW45.

L’attuale monoposto, figlia del progetto 2022, non dispone di un elevato carico aerodinamico e, generalmente, riesce a ben figurare sulle piste veloci con lunghi tratti rettilinei, come lo sono state Sakhir, Jeddah (soprattutto in qualifica) e Melbourne. L’appuntamento australiano raffigura il rammarico più grande, dato l’incidente di Alex Albon mentre si trovava saldamente in top ten.

Monaco ha messo in mostra i limiti meccanici della FW45, mentre Barcellona soprattutto quelli aerodinamici. Secondo Alex Albon, il ritorno su una “vera” pista non dai tratti cittadini ha messo in luce il fatto che la Williams sia ancora un gradino sotto ai propri rivali.

Valtteri Bottas, Alfa Romeo C43, Logan Sargeant, Williams FW45

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Il tailandese, che ha chiuso al sedicesimo posto in Spagna, ritiene che la Williams sia stata "smascherata" come la squadra più lenta attualmente in griglia dopo un inizio di stagione migliore del previsto.

"Sono contento di me stesso. Sento che abbiamo fatto un buon lavoro. Questo è il punto in cui ci troviamo. Abbiamo disputato alcune gare in cui i tracciati sono stati un po' più, come dire, caratteristici - tracciati stradali e tracciati unici. Venire qui a Barcellona è una pista vera e propria e ci espone un po'", ha raccontato Albon.

"Non è un segreto, l'abbiamo detto più di chiunque altro, siamo ancora la decima auto più veloce. Questo fine settimana lo ha dimostrato. Abbiamo degli aggiornamenti in arrivo, speriamo il prima possibile. Speriamo che, una volta ottenute queste maggiori prestazioni, potremo lottare di nuovo nella midfield, come all'inizio dell'anno".

Alex Albon, Williams FW45

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Albon ritiene che il fatto di girare su tracciati cittadini abbia messo in luce anche le abilità dei piloti, perché tra muretti e stradine è più semplice inventare qualcosa di differente in termini di guida. Al contrario, Barcellona è uno di quei tracciati dove i team hanno già completato migliaia di giri in passato e, secondo il tailandese, i piloti hanno meno margine per inventare qualcosa a livello di guida.

"Abbiamo girato su tracciati stradali unici, con caratteristiche in cui con la fiducia e la guida si può fare un po' di tutto. Qui [in Spagna], dove ogni squadra ha fatto un milione di giri e ogni pilota ha fatto un milione di giri, è molto difficile rompere la tendenza e superarla”.

"È una pista piuttosto insidiosa e la maggior parte dei team ha progettato le proprie vetture in funzione di questo luogo, in modo che sembri ottimizzato, ed è così. Se si guarda alle qualifiche e a quanto è vicino l'intero gruppo, noi eravamo solo un gradino sotto”.

"Abbiamo bisogno di alcuni aggiornamenti che arriveranno, ma fino ad allora si tratta solo di ottimizzare la macchina che abbiamo", ha aggiunto il tailandese.