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F1 | McLaren: la FIA ha chiesto di apportare delle modifiche all'ala

Secondo quanto appreso da Motorsport.com, la FIA avrebbe chiesto al team di Woking di modificare la sua ala posteriore a seguito della controversia riguardante il “mini DRS”.

Lando Norris, McLaren MCL38

Lando Norris, McLaren MCL38

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Dopo il GP d’Azerbaijan, i team hanno messo in dubbio la legalità dell’ala posteriore della MCL38, perché l'elemento superiore sembrava ruotare all'indietro, aprendo una piccola fessura. Di conseguenza, la FIA ne ha esaminato attentamente il design.

Nonostante non ci siano dubbi sul fatto che l'ala sia pienamente conforme alle normative vigenti e superi tutti i test statici, è stato chiesto al team papaya di apportare delle modifiche: la McLaren potrà ancora utilizzare l'esatta ala a basso carico utilizzata a Baku sul tipo di tracciati per cui è stata progettata, ma verranno fatti dei cambiamenti per impedire all'elemento superiore di flettere in quel modo.

A tal proposito, il team di Woking ha dichiarato: "Sebbene la nostra ala posteriore di Baku sia conforme al regolamento e superi tutti i test di deflessione della FIA, McLaren si è offerta di apportare alcune piccole modifiche all'ala in seguito alle conversazioni con la FIA. Ci aspettiamo che la FIA abbia colloqui simili con altri team in relazione alla conformità delle loro ali posteriori".

I requisiti del regolamento FIA riguardano esclusivamente il superamento dei test di carico statico, ma ci sono anche altri aspetti del comportamento dell'ala che contano in termini di legalità. Questi aspetti sono stati chiariti in una direttiva tecnica per i team, in cui si afferma che, sebbene sia naturale che le parti flettano quando sono esposte a un maggiore carico aerodinamico, la FIA non considera tali i componenti  deliberatamente progettati per muoversi in un modo specifico.

Nel documento TD34, la FIA afferma di non considerare legali “i progetti le cui caratteristiche strutturali sono alterate da parametri secondari, in modo da produrre (durante la corsa in pista) una caratteristica di deflessione diversa rispetto a quelle presentate quando sono fermi durante i controlli FIA. Esempi di parametri secondari possono essere la temperatura, il carico aerodinamico, ecc.”.

La decisione della FIA di chiedere alla McLaren di modificare l'ala posteriore è arrivata sulla scia di un certo disagio da parte dei rivali in merito al progetto.

Mentre in precedenza la FIA aveva chiarito le preoccupazioni dei team in merito alle ali anteriori flessibili, aveva lasciato la porta aperta alla possibilità di intervenire sulla parte posteriore.

Sono stati così tolti tutti i dubbi alle squadre che – se il progetto McLaren avesse avuto il via libera – avrebbero potuto aprire una corsa agli armamenti per cercare di sfruttare ulteriormente le zone grigie del regolamento.

Un capo squadra ha dichiarato a Motorsport.com: "L'elasticità aerodinamica è un fattore di cui si discute da ormai molti anni, e anche se un'ala supera i test della FIA le norme rimangono molto chiare: il componente non può essere progettato per flettersi".

"Ci affidiamo alla FIA per dire: ‘ok, quali sono i limiti?’ Ovviamente tutto si flette in una certa misura, ma cos’è accettabile e cosa no?". Stiamo ricominciando a vedere gli estremi sfruttati, e credo che spetti alla FIA decidere: va bene così, e in tal caso tutti si accoderanno, oppure, come da regolamento, così come è scritto, è conforme?”

"C'è una grande dispersione di chi sta facendo cosa al momento, ovviamente con un sacco di interesse per l'ala posteriore McLaren dopo Baku ed emerge una differenza di prestazioni – ovviamente. È per questo tutti stanno cercando di capire. Ma si tratta solo di sapere cosa è ragionevole e cosa è una presa in giro".

Oscar Piastri, McLaren MCL38

Oscar Piastri, McLaren MCL38

Foto di: Alastair Staley / Motorsport Images


Nella conferenza stampa dedicata ai team principal, anche Fred Vasseur e James Vowles si sono espressi in merito all’argomento. Entrambi si sono detti preoccupati e, in particolare, Vasseur ha messo il luce la confusione che si è generata tra ciò che è successo con le ali anteriori e quelle posteriori.

"Siamo tutti d'accordo che l'ala anteriore potrebbe essere una zona grigia, perché il primo paragrafo del regolamento tecnico dice che non puoi progettare parte della vettura con l'intenzione della deformazione, ma l’intenzione è difficile da gestire".

"La storia dell'ala posteriore è completamente diversa, perché nell'articolo hai anche una deflessione massima, e questa è bianca o nera. Non è grigia, o grigio scuro, o grigio chiaro. È nera. E per me è chiaro".

Anche il team principal della Williams ha voluto specificare la differenza sostanziale che distingue le polemiche legate alle ali anteriori da quelle riguardanti le ali posteriori:

"In pit lane c’è comprensione per quanto riguarda l'ala anteriore. Sull'ala posteriore, ho visto varie immagini, non posso valutare personalmente cosa faccia o non faccia, tutto ciò che dobbiamo fare è affidarci alla FIA, che esegue i suoi controlli nel modo corretto, ma c'è un'intenzione dietro il modo in cui stiamo lavorando sulle auto aerodinamicamente".

Vasseur ha concordato che dev'essere la FIA ad occuparsi della questione e nessun altro, ma ha comunque evidenziato la frustrazione legata a quanto successo in Italia e Azerbaijan, soprattutto perché per lui le cose sono evidenti.

"Penso che sia più che ‘al limite’. Abbiamo visto tutti i video e le immagini di questa situazione, ed è un po' frustrante quando, se ricordate la situazione a Monza, avevamo cinque macchine in due centesimi di secondo, e si passa dalla P1 o P2 alla P5 o P6 per due centesimi di secondo. A Baku siamo arrivati affiancati in curva 1 per 10 giri di fila, quindi si può immaginare che ci sia un po' di frustrazione".

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