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F1 | Abu Dhabi vice: Perez s'arrende a Leclerc mago delle gomme

I due titoli mondiali erano già assegnati alla Red Bull, ma la gara di chiusura di Abu Dhabi ha saputo offrire temi interessanti. Leclerc, con una Ferrari tornata a nuova vita nella gestione delle gomme, ha saputo concludere il GP di Yas Marina con una sola sosta, dopo aver costretto il rivale Perez ad una sosta in più. Il secondo posto nella classifica piloti si è arricchito di una battaglia che si è consumata fino all'ultimo giro, con Charles capace di controllare il messicano con una freddezza da campione.

Charles Leclerc, Ferrari F1-75, secondo posto, esegue dei donut sulla griglia a fine gara

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Non è stata una volata mondiale, ma è stata molto simile per intensità e pathos. Il confronto finale tra Charles Leclerc e Sergio Perez, ovvero i due candidati rimasti in corsa per la piazza d’onore finale nella classifica piloti, ha offerto un duello che alla fine ha superato anche le stesse aspettative della vigilia.

È sembrato un copione hollywoodiano, con due piloti e due squadre che hanno puntato su due strategie differenti. Alla fine il tutto è converso in vista della bandiera a scacchi, sul filo del singolo secondo, il margine che ha fatto la differenza.

Charles Leclerc, festeggia il secondo posto nel GP di Abu Dhabi

Charles Leclerc, festeggia il secondo posto nel GP di Abu Dhabi

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

L’ha spuntata Charles Leclerc, al termine di una corsa straordinaria che lo ha visto centellinare la pura performance con la gestione degli pneumatici. Perez è entrato in pit-lane al giro quindici per passare dalle gomme medie montate al via alle hard, operazione che Leclerc ha completato sei tornate dopo.

Dopo la sosta Leclerc è tornato in pista ad otto secondi da Perez, e da quel momento ha iniziato un forcing che lo ha portato a due secondi dalla Red Bull al giro 32, grazie ad un ottimo ritmo che la F1-75 ha subito avuto con le gomme hard.

A quel punto è stato chiaro che per Perez l’unica possibilità di concludere la corsa davanti alla Ferrari era differenziare la strategia, e il box ha richiamato Checo al giro 33. Tornato in pista Perez si è ritrovato a venti secondi dal suo avversario, ed è iniziata la rincorsa, scandita da un buon ritmo iniziale.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18,  precede Charles Leclerc, Ferrari F1-75, nelle prime fasi del GP di Abu Dhabi

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18, precede Charles Leclerc, Ferrari F1-75, nelle prime fasi del GP di Abu Dhabi

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

L’assalto non è andato a buon fine per un solo giro, ma in un confronto così serrato nessuna sbavatura era concessa, e Perez non è stato impeccabile nel soprasso di Hamilton (ha impiegato due giri in un momento in cui la sua performance era decisamente migliore della Mercedes) ed è anche stato sfortunato nel doppiaggio finale del tandem Gasly-Albon.

“Ho perso probabilmente un secondo o giù di lì in quel frangente – ha commentato Perez – ho pensato che Gasly mi stesse lasciando lo spazio per entrare e ho ritardato la frenata per sfilare, ma fortunatamente mi sono tenuto un po' di margine perché quando ha chiuso siamo andati vicinissimi al contatto”.

Perez è stato chiamato a spingere al massimo delle sue possibilità, Leclerc a gestire un set di hard per trentasette giri, accarezzando le gomme e con un countdown che gli comunicava il distacco da Checo.

Sergio Perez sul podio: è lo sconfitto nella battaglia per il secondo posto nel mondiale piloti

Sergio Perez sul podio: è lo sconfitto nella battaglia per il secondo posto nel mondiale piloti

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Tutto ha coinciso alla perfezione per Leclerc, arrivato sul traguardo con qualche prezioso decimo di margine che lo ha salvato dalla zona DRS. “Oggi credo che Ferrari e Charles abbiano disputato una gara fantastica – ha poi commentato Perez - hanno avuto un'ottima gestione delle gomme ed sono stati più forti di noi soprattutto in quel primo stint (con le hard) quando ho avuto un calo importante complicando la nostra strategia”.

La piazza d’onore conquistata da Leclerc è coincisa con la possibilità di poter disputare una gara in cui la gestione delle gomme (uno dei problemi pagati dalla F1-75 a partire dall’estate) è diventata un’arma in più, e tra l’altro su una pista non tenera con gli pneumatici. Ma il risultato è figlio anche di 58 giri in cui Leclerc ha messo in campo tutto il suo repertorio.
“La mia è stata una corsa al 110% dal primo all’ultimo giro – ha commentato – la gara perfetta, non credo sarebbe stato possibile tirare fuori nulla di più. Sapevo che l’unica chance di battere la Red Bull era differenziare la strategia, giocando con la gestione delle gomme, cosa che oggi abbiamo fatto davvero bene”.

L’espressione con cui Leclerc ha lasciato il paddock di Yas Marina è stata ben diversa rispetto a quanto visto sette giorni fa a Interlagos. Voleva chiudere il 2022 con il sorriso e c’è riuscito grazie ad una gara eccezionale che ha collocato Charles dove merita di essere.

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