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Rosberg ha numeri da campione, ma non basta

E' l'unico nella storia ad aver ottenuto 15 podi e 6 pole di fila in una stagione senza vincere il Mondiale

Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W06

Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W06

Mercedes AMG

Il vincitore della gara Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 festeggia con il team
Il vincitore della gara Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 festeggia con Toto Wolff, Mercedes AMG F1 Shar
Il vincitore della gara Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 festeggai con il secondo classificato Lewis Ha
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W06
The post race FIA Press Conference, Race winner Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 Team, second place Lew
Sebastian Vettel, Ferrari SF15-T
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W06
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W06
Il vincitore Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 festeggia nel parco chiuso
Jenson Button, McLaren con Will Buxton, NBC Sports Network TV Presenter sulla griglia
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W06
Il vincitore Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 festeggia nel parco chiuso

Nico Rosberg è sempre più vittima di un bel paradosso: ha numeri da campione del mondo, ma non riesce a mettere nella sua bacheca il titolo iridato. Basta pensare che, con la sesta vittoria stagionale ottenuta ieri ad Abu Dhabi, la terza consecutiva, è arrivato ad un totale di 14 in carriera, eguagliano nomi del calibro di Graham Hill, Jack Brabham ed Emerson Fittipaldi.

Ma sono altre le statistiche che devono un po' far innervosire il tedesco: nella storia del Circus, infatti, nessuno è riuscito a salire per ben 15 volte sul podio e a firmare sei pole position consecutive senza indossare la corona di campione del mondo al termine della stagione. A questo si può aggiungere che è il primo ad imporsi a Yas Marina senza essere campione (in realtà, nel 2010 Sebastian Vettel si portò a casa il Mondiale proprio vincendo su questa pista).

Va detto però che queste statistiche sono soprattutto frutto del dominio imposto dalla Mercedes: la W06 Hybrid è la prima monoposto della storia ad aver conquistato ben 12 doppiette in una sola stagione, quattro delle quali nelle ultime quattro corse del 2015 (in queste ha comandato tutte le tornate tranne 7, in cui era stato davanti Daniel Ricciardo negli Stati Uniti).

La squadra di Brackley poi ha dato vita a confronti davvero interessanti, perché è riuscita per due anni di fila a monopolizzare le prime due posizioni del Mondiale: un'impresa che non riusciva a nessuno addirittura dal biennio 1996-1997. In quel caso fu la Williams, favorita però dalla squalifica di Michael Schumacher nel 1997. L'ultima "doppietta" vera e propria, dunque, è quella della coppia Senna-Prost a cavallo tra il 1988 ed il 1989.

Passando all'altro lato del box, bisogna dire che Lewis Hamilton si è portato a casa un primato importante oltre al terzo titolo iridato: sono 17 i suoi podi stagionali, tanti quanti quelli di Michael Schumacher nel 2002 e quelli di Sebastian Vettel nel 2011, che erano il record assoluto del Circus.

La stagione 2015 comunque è stata ricca di soddisfazioni anche per la Ferrari, che ha ritrovato una vittoria che mancava ormai dal 2013 (in tutto sono state tre), ma soprattutto ha conquistato ben 16 piazzamenti a podio: per trovare una stagione migliore bisogna infatti tornare ai 19 del 2008. Inoltre i punti sono stati quasi il doppio rispetto allo scorso anno. 428 contro 216, contando però che nel 2014 la gara di Abu Dhabi assegnava un punteggio doppio.

Merita una citazione poi il terzo posto ottenuto ieri da Kimi Raikkonen, perché gli è valso l'80esimo podio in carriera, salendo al quinto posto assoluto per questa statistica, alla pari con Ayrton Senna. Ma va anche aggiunto che "Iceman" è il solo ad essere salito 30 volte sul gradino più basso nell'intera storia della Formula 1.

Parlando di ex ferraristi, non si può non aprire una parentesi su Fernando Alonso, che sicuramente è stato una delle delusioni della stagione, anche se a causa di una McLaren-Honda non all'altezza: per la prima volta in carriera lo spagnolo è stato battuto dal compagno di squadra (lui ed Hamilton fecero gli stessi punti nel 2007), ma ha anche completato due stagioni consecutive senza riuscire a conquistare neppure una vittoria. Infine, tolto l'anno dell'esordio, nel quale però correva con la Minardi, non gli era mai capitato di chiudere un campionato senza salire sul podio.

E qui quindi non si può non accennare al disastro vissuto nel box della squadra di Woking, che è tornata a non vincere per tre stagioni consecutive, come le era già capitato tra il 1994 ed il 1996. Il problema è che negli ultimi tre è salita appena due volte sul podio, con il secondo ed il terzo posto di Kevin Magnussen e Jenson Button nel Gp d'Australia del 2014. Il nono posto nel Mondiale Costruttori è poi il peggior risultato dal 1980 ad oggi, ovviamente se non si tiene conto della squalifica del 2007 dovuta allo "Spygate".

Negativa anche la stagione della Red Bull, che per la prima volta dal 2008 non è riuscita ad ottenere neanche un successo. Il quarto posto nel Costruttori è infatti il suo peggior piazzamento nello stesso lasso di tempo. Di contro, può gioire la Force India, perché il quinto è invece il miglior risultato della sua intera storia.

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