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F1 Abu Dhabi, Libere 2: Bottas fa il vuoto e urta Grosjean

Valtteri si conferma davanti nella seonda sessione di prove libere del GP di Abi Dhabi, precedendo di tre decimi Hamilton. Il finlandese ha rovinato il turno toccandosi con Grosjean durante la simulazione gara. Leclerc terzo, precede Vettel e le due Red Bull.

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W10

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Valtteri Bottas si conferma imprendibile anche nella seconda sessione di prove libere del GP di Abu Dhabi che si è svolta al calar del sole. Il finlandese nella simulazione da qualifica con le gomme soft è arrivato a 1'36"256, un tempo che è risultato un secondo più veloce rispetto allo scorso anno.

Valtteri ha fatto la differenza nel settore centrale che è quello che esalta il motore e il nordico dispone di una power unit tutta nuova e si è visto. Non avendo vincoli di chilometraggio, Bottas può sfruttare al meglio il sei cilindi che quasi sicuramente adotta delle soluzioni utili per il 2020.

Peccato che Valtteri abbia dovuto interrompere la sua simulazione di gara per un contatto della Mercedes con la Haas di Romain Grosjean alla curva 11 che, prima ha aperto la porta, e poi l'ha chiusa come se la W10 non ci fosse. I due piloti sono riusciti a riportare le monoposto ai box, ma si è resa necessaria l'interruzione del turno con la bandiera rossa perché c'erano molti detriti in pista.

I commissari sportivi hanno notato l'incidente che è sembrato un classico contatto di pista, considerato che Bottas ha ritardato la staccata e Romain non ha visto arrivare il nordico. Se la W10 che ha urtato la pancia Haas di muso è parsa riparabile, la VF-19 aveva danni alla fiancata e al fondo per cui non è più tornata a girare.

La Mercedes ha monopolizzato la teorica prima fila con Lewis Hamilton staccato dal compagno di squadra di 310 millesimi di secondo. Il campione del mondo non ha messo insieme un giro perfetto ed è stato insidiato da Charles Leclerc staccato di appena 76 millesimi di secondo. Lewis ha lavorato di più sul passo gara risultando il più costante nella simulazione.

La Ferrari, archiviati gli esperimenti sugli scarichi della wastegate con le... corna, ha cercato le prestazioni sul giro secco, mostrando di reggere il passo delle frecce d'argento tranne che nel tratto finale più guidato.

Ferrari SF90, dettaglio del cerchio posteriore danneggiato da Leclerc

Ferrari SF90, dettaglio del cerchio posteriore danneggiato da Leclerc

Photo by: Giorgio Piola

Leclerc, infatti, ha commesso un errore nello stesso punto di Sebastian Vettel: il monegasco ha strisciato contro il rail all'uscita della curva 19, urtando prima la gomma anteriore destra e poi quella posteriore. Ha lasciato un segno nella barriere, ma è riuscito a tornare ai box senza danni importanti. Sostituiti i cerchi danneggiati ha potuto tornare in pista per proseguire il suo programma di lavoro trovando un buon passo nel long run.

Sebastian Vettel si è messo in scia del compagno di squadra con 1'36"691, rivelando una rossa ancora un po' nervosa, per cui è necessario lavorare ancora sul setup della monoposto. La Ferrari non ha entusiasmato con Sebastian che ha dovuto usare un set di soft in più per fare il tempo, ma è comunque riuscito a fare meglio della Red Bull un po' ridimensionata dopo il successo di Interlagos.

Max Verstappen ci ha lasciato mezzo secondo da Bottas, mentre Alexander Albon apre la finestra a un secondo, riuscendo comunque a rifilare tre decimi a Romain Grosjean che era il primo degli altri, prima del crash con Bottas.

Buono l'ottavo posto di Sergio Perez con l'inattesa Racing Point: il messicano ha controllato le due Toro Rosso di Daniil KVyat e Pierre Gasly, autore di 36 giri, la distanza maggiore della sessione.

Leggermente in ombra le due McLaren con Carlos Sainz e Lando Norris che hannbo viaggiato di conserva al di fuori della top ten.

Lance Stroll è 13esimo davanti a Kevin Magnussen che a inizio turno è dovuto tornare ai box Haas per un problema di serraggio delle cinture di sicurezza.

Male le Renault: Nico Hulkenberg è 15esimo con Daniel Ricciardo in scia: l'australiano anche nel pomeriggio ha accusato un calo di motore dopo l'esplosione di quello in mattinata. Non è un gran momento per il team di Enstone.

Delude anche l'Alfa Romeo con Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi (autore di un fortunoso testacoda alla curva 11, visto che è riuscito a evitare le protezioni) davanti alle Williams. George Russell si è ripreso fisicamente dopo il malore del mattino e ha lasciato Robert Kubica a chiudere la lista dei tempi.

Cla Pilota Giri Tempo Gap Distacco km/h
1 Finland Valtteri Bottas 29 1'36.256     207.721
2 United Kingdom Lewis Hamilton 33 1'36.566 0.310 0.310 207.054
3 Monaco Charles Leclerc 30 1'36.642 0.386 0.076 206.891
4 Germany Sebastian Vettel 28 1'36.691 0.435 0.049 206.786
5 Netherlands Max Verstappen 30 1'36.807 0.551 0.116 206.538
6 Thailand Alexander Albon 30 1'37.288 1.032 0.481 205.517
7 France Romain Grosjean 17 1'37.601 1.345 0.313 204.858
8 Mexico Sergio Perez 32 1'37.637 1.381 0.036 204.783
9 Russian Federation Daniil Kvyat 34 1'37.651 1.395 0.014 204.753
10 France Pierre Gasly 36 1'37.770 1.514 0.119 204.504
11 Spain Carlos Sainz Jr. 32 1'37.834 1.578 0.064 204.370
12 United Kingdom Lando Norris 32 1'37.918 1.662 0.084 204.195
13 Canada Lance Stroll 32 1'37.985 1.729 0.067 204.055
14 Denmark Kevin Magnussen 31 1'38.080 1.824 0.095 203.858
15 Germany Nico Hulkenberg 29 1'38.122 1.866 0.042 203.770
16 Australia Daniel Ricciardo 26 1'38.400 2.144 0.278 203.195
17 Finland Kimi Raikkonen 30 1'38.415 2.159 0.015 203.164
18 Italy Antonio Giovinazzi 32 1'38.464 2.208 0.049 203.063
19 United Kingdom George Russell 32 1'39.512 3.256 1.048 200.924
20 Poland Robert Kubica 32 1'40.455 4.199 0.943 199.038

 

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