F1 | A Westminster una Cerimonia in ricordo di Stirling Moss
L'8 maggio si terrà nell'Abbazia di Westminster una Cerimonia in ricordo della leggenda della Formula 1, Stirling Moss.
Considerato il più grande pilota a non aver mai vinto il campionato di F1, l'inglese è morto nell'aprile 2020 all'età di 90 anni, ma a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di Coronavirus, la famiglia non potè organizzare una cerimonia commemorativa.
Ora si è aperta questa opportunità e si attendono oltre 2000 persone riunite nell'Abbazia di Westminster per l'occasione.
Il figlio Stirling Elliot Moss ha dichiarato: "Poter fare questo per mio padre, un uomo che ammiravo praticamente in ogni modo e che mi manca ancora molto, è un onore inimmaginabile".
"So di non essere il solo a provare questi sentimenti, quindi è giusto che questa cerimonia celebri la sua vita e permetta a molti che la pensano come me di rendere omaggio e di riunirsi per ricordare l'uomo sorprendente e ispiratore che era".
Alla cerimonia interverranno il tre volte campione del mondo Jackie Stewart e l'ex direttore di Autosport, Simon Taylor.
La famiglia di Moss ha anche organizzato un'esposizione di alcune delle sue auto più famose, tra cui la Mercedes-Benz 300 SLR, vincitrice della Mille Miglia, che correva con il famoso #722.
Stirling Moss in his famous 1955 Mille Miglia winning Mercedes Benz 300 SLR
Photo by: Jeff Bloxham / Motorsport Images
In omaggio a ciò, la famiglia ha messo a disposizione 722 biglietti per la partecipazione alla cerimonia da parte di tutta la comunità del motorsport. Maggiori dettagli sono disponibili qui: https://buytickets.at/aubreypeck/1187061
Presso il vicino Royal Automobile Club saranno esposte altre auto, tra cui una Mercedes W196 di F1.
Moss ha vinto 16 gran premi durante la sua carriera in F1, ma non è mai riuscito a conquistare il titolo. Tra il 1955 e il 1961 si classificò quattro volte al secondo posto e in altre tre occasioni fu terzo in classifica generale.
La sua carriera in F1 fu interrotta da un incidente a Goodwood nel 1962 che lo lasciò in coma per un mese. Anche se riuscì a riprendersi completamente, ritenne che le sue capacità di guida non fossero mai tornate al livello di prima dell'incidente e decise di non tornare in pista.
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