F1 2019: Come si affronta il GP di Singapore
Scopriamo insieme come si affronta il tracciato di Marina Bay Street Circuit, sede del GP di Singapore, prossima tappa del Campionato del Mondo 2019 di Formula 1
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Il Gran Premio di Singapore è la quindicesima prova del calendario 2019 del campionato del mondo di Formula 1.
La cornice è quella suggestiva di Marina Bay, quartiere storico di Singapore che nel corso degli anni si è evoluto diventando un importante distretto glamour.
Il GP di Singapore è stata la prima gara in notturna della storia della Formula 1, caratteristica nata – oltre che per suscitare più interesse per la corsa – anche per rendere agevole la messa in onda della gara per gli spettatori europei.
Le condizioni climatiche, qui, sono le più dure del calendario: tassi di umidità elevati e temperature altissime fanno perdere ai piloti diversi kg di liquidi nel corso della gara, rendendo la concentrazione e la guida al limite ancor più usurante.
Ma adesso, conosciamo meglio il tracciato di Singapore grazie ai dati fornitici come sempre da Magneti Marelli.
Lungo 5.063 metri, il Marina Bay Street Circuit è un classico tracciato cittadino dove si alternano lunghi rettilinei e staccate violente. La velocità media è la tra le più basse del calendario, seconda solo a Montecarlo. Per questo, in diverse occasioni si è arrivato al limite delle due ore di gara.
Abbiamo quattro tratti di alta velocità su questa pista, ma sono i valori della frenata ad impressionare: quasi venti secondi al giro si passano spingendo su pedale del freno.
La pista richiede un alto carico aerodinamico, non tanto per la presenza di curvoni veloci come in Spagna, ad esempio, quanto per la necessità di sfruttare al massimo l'aerodinamica per agevolare la trazione in uscita ed in percorrenza di curva.
Tracciato poco severo per il motore, usato a farfalla spalancata per il 50% del tempo sul giro, mentre la criticità si alza per il cambio, chiamato al lavoro per ben 3233 volte in gara. Siamo al limite anche per il consumo di carburante: per completare il GP sono necessari 109 kg dei 110 imbarcabili.
Per quanto riguarda le gomme, Pirelli porta a Singapore le mescole più morbide in gamma: C3 Hard a spalla bianca, C4 Medium a spalla gialla e C5 Soft a spalla rossa.
Il GP di Singapore, poi, ha praticamente la certezza matematica di vedere l'uscita della Safety-Car, qui sempre apparsa da quando la gara è stata inserita in calendario nel 2008.
Da tenere sotto controllo anche la lunghezza dei pit-stop per eventuali undercut, dal momento che qui la velocità in pit-lane è di 60 km/h
Nelle sue 11 edizioni, il GP di Singapore ha offerto spesso e volentieri spettacoli memorabili: dal famoso crash-gate della prima edizione, passando per la schiacciante vittoria di Alonso sulla Ferrari nel 2010, fino al clamoroso incidente che ha messo fuori gioco entrambe le Rosse al via nel 2017.
Dando uno sguardo all'albo d'oro, tra i piloti in attività abbiamo 4 successi a testa per Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, Stessi numeri e stessi protagonisti per il numero di Pole conquistate a Marina Bay, mentre è Vettel il recordman di podi, a quota 7, seguito da Hamilton con 6 e Ricciardo con 4.
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