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F.1 in TV: più SKY e meno RAI o rivoluzione digitale di Liberty Media?

Scopriamo qual è lo scenario per vedere la F.1 nel 2018: una decisione verrà presa nel mese di gennaio, perché la FOM starebbe attivando una sua piattaforma OTT vincolata per ora solo ad alcuni paesi. Ma la "guerra" SKY-RAI sarà di retroguardia?

Cameraman

Foto di: Sutton Motorsport Images

Chase Carey, Chairman, Formula One
A Mercedes on display
Ivan Capelli, F1 Experiences 2-Seater Driver and F1 Experiences 2-Seater passenger
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Davide Valsecchi, Sky Italia e Federica Masolin, Presentatrice Sky Italia
Red Bull Racing fan and Liberty Media fan and banners
Ross Brawn, Managing Director del Motorsport, FOM,  sul palco nella F1 Fanzone
Third place Sebastian Vettel, Ferrari, borrows a TV camera to film the crowd
TV cameras

Quattro Gran Premi in diretta e il resto in differita? Sarebbe questa l’offerta che la RAI starebbe trattando con la FOM per il rinnovo triennale dei diritti tv, ben sapendo che l’esclusiva delle altre dirette rimarrebbe a SKY? Questo è quanto riporta oggi la Gazzetta dello Sport nel pezzo a firma di Andrea Cremonesi.

In realtà la decisione da parte di Liberty Media non verrà presa prima di gennaio perché non sembra essere una priorità. La FOM non ha fretta di chiudere la trattativa anche perché il Formula 1 Group starebbe attivando una piattaforma OTT che sarebbe in grado di trasmettere i GP in diretta su tutti i device a un prezzo che dovrebbe essere molto competitivo specie nella fase sperimentale di lancio.

Stando alle indiscrezioni inglesi, già nel 2018 solo in alcuni paesi europei (e non solo) le gare di F.1 saranno visibili su computer, smartphone e tablet grazie all’attivazione di una specifica piattaforma digitale.

L’intenzione è di… aprire a un pubblico digitale che non guarda più la televisione per ridare… boost agli ascolti che oggi sono molto penalizzati dalla scelta che era stata fatta da Bernie Ecclestone di puntare in particolare sulla pay-tv.

Con questi scenari che aprono a un futuro digitale (ma quando toccherà all’Italia?), la vecchia tv generalista, rischia di essere superata e, forse anche per questo, la TV di Stato potrebbe giocare una partita davvero minimalista trasmettendo live solo il GP di Monaco, quello d’Italia, più due appuntamenti di fine stagione…

Si tratta di una prospettiva che non piace affatto al promotore della F.1 che vedrebbe ridursi gli spazi (e gli ascolti) sulla televisione in chiaro che, invece, ha ancora un bacino d’utenza molto importante. Liberty Media deve muovere i suoi passi senza commettere errori, perché altrimenti rischia di raccogliere meno introiti televisivi nei prossimi tre anni. E forse per questo il progetto digitale è tenuto nel massimo riserbo.

La RAI, quindi, gioca una partita molto “tattica” visto che chi tratta i diritti sportivi avrebbe messo sul tavolo della FOM anche un’offerta per avere tutti i GP in diretta (non si sa a che prezzo, magari si trattava di una proposta irricevibile, solo per farsi dire di no…).

Un fatto è certo: la Formula 1 per la RAI non è più una priorità com’è stata per decenni e come non è più dall’ultimo rinnovo contrattuale, quando ha accettato di trasmettere solo 9 GP in chiaro e gli altri in differita, lasciando il campo principale a SKY.

E ora pare che i GP siano finiti sul tavolo della trattativa in mezzo a Olimpiadi invernali (che sono di Discovery, editore che è parte di Liberty Global!), quelle estive, i mondiali di calcio e il rinnovo della Tim Cup, vale a dire della Coppa Italia.

La RAI ha poche munizioni da… sparare, perché a dispetto di quanto si va dicendo, nel mondo della politica, già in piena fase pre-elettorale, il recupero di gettito del canone nella bolletta della luce è destinato a calare dal momento che solo una parte finirà nelle casse di Viale Mazzini (ma il resto chi se lo… pappa?).

Non solo, ma c’è chi a livello governativo starebbe pensando a un ulteriore calo del canone tv con chiari fini elettorali, che sarebbe accolto come la manna dai contribuenti, ma che avrebbe un pessimo effetto sulla RAI che si vedrebbe privata di altre risorse da investire sullo sport da vedere in diretta. E siccome si deve predisporre un budget triennale è facile capire perché l’approccio della TV di Stato sia troppo soft.

È evidente che la parte del leone la potrà giocare SKY, pronta a rilevare l’esclusiva di tutti i GP con l’obbligo di trasmettere in chiaro solo alcune gare: in questo caso non ci sarebbe un accordo con la RAI, che potrebbe uscire di scena anche dai secondi diritti.

In questo caso sarebbe TV8, l’emittente in chiaro controllata da SKY a dare i GP in diretta, proprio come accade per la MotoGP.

E l’aumento dei diritti per l’esclusiva totale di SKY sarebbe in parte controbilanciata dall’idea di effettuare la regia remota dei GP, vale a dire lasciando a casa tutto il personale che non deve andare in video.

La questione, come si vede, è molto complicata, ma un fatto emerge chiaro: per vedere la F.1 bisognerà mettere mano al portafoglio…

 

 

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