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Elkann: "Soddisfatto di Binotto? No, ma rappresenta la strada giusta"

Il presidente Ferrari in un'intervista esclusiva sulla Gazzetta dello Sport fa uno spaccato della Scuderia: "Quest’anno siamo competitivi come avevo previsto due anni fa. E siamo stati capaci di trasformare questa competitività in quattro vittorie". Sul team principal: "Fiducia e riconoscenza per il lavoro svolto da Mattia e dai nostri ingegneri. Ma non c’è dubbio che il lavoro a Maranello, ai box, al muretto e al volante ha bisogno di maturare. Ci sono troppi errori". E il mondiale? "Entro il 2026".

Mattia Binotto, Ferrari Team Principal, John Elkann, Presidente FIAT Chrysler Automobiles

Foto di: Ferrari

John Elkann sarà oggi a Monza per assistere alle qualifiche del Gran Premio d’Italia. Il Presidente della Ferrari si è fatto precedere da un’intervista pubblicata oggi dalla Gazzetta dello Sport, nella quale ha analizzato il momento della Scuderia facendo il punto su presente e futuro, dando tempo alla squadra per puntare al Mondiale fino al 2026.

“Quest’anno siamo competitivi – ha precisato Elkann - come avevo previsto due anni fa. E siamo stati capaci di trasformare questa competitività in vittorie. Siamo finalmente tornati per 4 volte sul gradino più alto. E dietro ai successi c’è un grande lavoro di squadra. Nello sport professionistico sono i dettagli a fare la differenza... Nel 2020 il 48% dei nostri pit stop era sotto i 3” per una media di 2”75. Nei primi 15 gran premi di quest’anno il 70% è sotto i 3” e la media è 2”6. Si tratta di un dato tangibile che testimonia la crescita del lavoro di squadra”.

Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Nel commentare problemi che ha pagato in estate la Scuderia, Elkann ha separato la parte emotiva da quella professionale: “Quando uno è tifoso, ma ha delle responsabilità, deve saper convertire quel dolore, e a volte quella rabbia, in volontà di fare meglio. Se non c’è la rabbia è un problema, se c’è solo la rabbia è un problema ancora più grande. Soddisfatto del lavoro fatto dal Team Principal Mattia Binotto? Soddisfatto no, perché penso che si possa sempre far meglio. Ma credo che aver dato fiducia a Binotto e alla sua squadra sia stata la scelta giusta e ha pagato. Grazie a loro siamo tornati competitivi e vincenti”.

“Fiducia e riconoscenza per il lavoro svolto da Mattia e dai nostri ingegneri – ha proseguito Elkann - Ma non c’è dubbio che il lavoro a Maranello, ai box, al muretto e al volante ha bisogno di maturare. Dobbiamo continuare a crescere e questo vale per i meccanici, per gli ingegneri, per i piloti, e ovviamente per tutta la dirigenza, incluso il Team Principal. Lo abbiamo visto sull’affidabilità, sulla guida, sulla strategia... Ci sono ancora troppi errori”.

La parte della lunga intervista che colpisce maggiormente è quella relativa al futuro. Elkann si dice sicuro che la Ferrari tornerà a vincere il titolo Mondiale, ma… entro il 2026. “La nostra macchina è nuovamente competitiva – ha chiarito il Presidente - dobbiamo avere l’umiltà e la consapevolezza di sapere dove siamo ora e il coraggio e la determinazione di migliorare. Certo, dopo i primi Gan Premi, sembrava lecito sognare, ma bisogna rimanere umili e far parlare i risultati. Noi abbiamo puntato a essere anzitutto competitivi. Se non sei competitivo non hai margini, mentre sull’affidabilità si può lavorare. Per questo sono fiducioso che di qui al 2026 la Ferrari tornerà a vincere un Mondiale Costruttori e un Mondiale Piloti. Ci riusciremo prima dei 20 anni di digiuno, visto che l’ultimo nostro Mondiale Piloti risale al 2007 e quello Costruttori al 2008. Abbiamo la fortuna di avere al volante due grandi piloti, probabilmente la coppia più forte della Formula 1”.

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