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Clamoroso: Ferrari senza KERS per colpa della FIA?

Emerge uno sconcertante retroscena dal Gp d'Australia: i motori 059/3 bloccati per alcuni giri in modalità launch

La Ferrari ha taciuto. Ha preferito il silenzio dopo la figura barbina rimediata dalla F14 T al Gp d’Australia solo quinta al traguardo con Fernando Alonso (quarta dopo l’esclusione di Daniel Ricciardo), ma c’è un clamoroso retroscena che ha condizionato pesantemente il risultato della gara d’apertura del mondiale 2014. Se non fosse già bastato il flowgate a condizionare l’atteso Gp della nuova era turbo, ecco esplodere subito un altro caso che porta alla luce OmniCorse.it: qual è il motivo per cui le due Ferrari subito dopo la partenza a Melbourne non hanno potuto disporre della potenza elettrica nei primi giri di gara? NIENTE KERS PER COLPA DELLA FIA? In diretta televisiva ci era stato detto subito che c’era stato un problema sulle F14 T, ma nessuno ha mai ammesso che il guaio non dipendesse da un problema elettronico delle Rosse, ma pare da un “baco” della FIA. Come si saprà, il regolamento vieta che si utilizzi l’MGU-K prima dei 100 km/h: tocca agli uomini della Federazione Internazionale togliere il flag che disattiva la condizione launch e permette alle monoposto di sfruttare la piena potenza della power unit. I MOTORI FERRARI SONO RIMASTI IN PROCEDURA LAUCH A Melbourne, invece, tutte le monoposto motorizzate dal V6 Turbo 059/3 Ferrari sarebbero rimaste nella modalità di partenza: oltre a Fernando Alonso e Kimi Raikkonen avrebbero vissuto lo stesso guaio anche i piloti della Sauber (Adrian Sutil e Esteban Gutierrez) e i due conduttori della Marussia (Jules Bianchi e Max Chilton). Questi ultimi due piloti avevano accusato anche altri problemi che li avevano costretti a scattare dalla pit lane. PENALIZZATE FERRARI, SAUBER E MARUSSIA Quasi un terzo della griglia di partenza, quindi, non sarebbe stata in grado di esprimere il suo potenziale nelle prime tornate: sia chiaro non c'è stato alcun dolo, ma si tratta di un fatto gravissimo di cui non si è saputo assolutamente niente! Passi che la Ferrari abbia deciso di non inscenare un piagnisteo dopo una corsa che non ha regalato i risultati che i tifosi del Cavallino si aspettavano, ma stupisce il silenzio della Federazione Internazionale che quanto meno doveva presentare delle scuse alle squadre motorizzate 059/3. Sbagliare è umano, fare finta di niente no. Perché così si alimentano le voci di chi sostiene che il mondiale possa essere gestito a tavolino. Inaccettabile! Vi immaginate se lo stesso problema che ha rallentato le F14 T fosse accaduto alla Red Bull Racing? Sarebbe partita una campagna mediatica durissima contro i sistemi di controllo della Federazione Internazionale. NEI PRIMI GIRI MANCAVANO 120 KW L’attivazione dei sistemi ibridi sarebbe avvenuta con colpevole ritardo, ma i motori elettrici non hanno ricominciato a funzionare subito perché l’impianto era andato in “protezione” e per riattivarlo erano necessarie certe procedure da parte del pilota. Possiamo dire che la Ferrari di Fernando Alonso ha cominciato a marciare a dovere solo dopo il primo pit stop: lo spagnolo, quindi, ha dovuto rinunciare a circa 120 Kw per 33” al giro. Un’enormità in un momento cruciale della corsa come il via, quando si cercano di recuperare delle posizioni con uno scatto bruciante. A RAIKKONEN NON FUNZIONAVA ANCHE IL DRS Kimi Raikkonen ha avuto anche l’aggravante che sulla sua F14 T non era utilizzabile nemmeno il DRS per cui il finlandese ha pagato un dazio doppio in una gara nella quale avrebbe avuto più di una occasione di usare l’ala mobile per portare a termine un sorpasso. In questo caso la FIA ha fatto sapere che introdurrà una modifica nel sistema di controllo elettronico dell’ala mobile a Sepang perché il problema non possa ripetersi. TROPPI PROBLEMI AL DEBUTTO PER LA FIA Ne prendiamo atto, ma sono state troppe le cose in capo alla FIA che non hanno funzionato a dovere nel Gp d’Australia: oltre ai problemi ai flussometri nel controllo del consumo istantaneo di carburante (che a 10.500 giri non deve mai eccedere i 100 kg/h) sono venuti ora alla luce i bug elettronici che hanno inibito il KERS e l’ala mobile. ALONSO POTEVA PUNTARE AL PODIO? Fernando Alonso a Melbourne non aveva il passo per sfidare le Mercedes W05, ma probabilmente avrebbe potuto lottare per un posto sul podio che era poi l’obiettivo della squadra del Cavallino rampante. La F14 T non è certo la monoposto più competitiva del Circus e la power – unit 059/3 non è sicuramente il propulsore più potente, ma alla luce di quanto stiamo portando alla ribalta su OmniCorse.it ha patito un oggettivo danno, esattamente come i suoi team clienti. BUG ELETTRONICO È stata una procedura elettronica che non ha funzionato? La FIA dovrà dare delle spiegazioni: ci sono delle responsabilità? Perché la Ferrari ha taciuto? Non bastava il flowgate o la mancanza di spettacolo per i pochi sorpassi e il rombo dei motori poco accattivante. Ora emerge un’opacità che rischia di minare la credibilità della Formula 1 proprio nell’anno in cui si vuole puntare sull’innovazione da trasferire dalle corse al prodotto di serie. C’E’ BISOGNO DI CREDIBILITA’ Non si riesce a tenere attaccati al televisore gli appassionati che fanno fatica a capire una Formula 1 troppo difficile da apprendere, figuriamoci cosa potrebbe succedere se dovesse emergere che il Circus potrebbe trasformarsi in una sorta di wrestling tecnologico. Le Case lascerebbero subito la contesa e i tifosi si allontanerebbero in modo irrecuperabile. E su questi aspetti c’è ben poco da scherzare…

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