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Ecco come Alpine ha iniziato a risalire la china

Dopo un avvio di stagione a dir poco deludente, Alpine ha sfoderato un'ottima prestazione al GP del Portogallo con Ocon e Alonso. Ecco cosa c'è dietro ai miglioramenti delle A521 e perché potrebbero ripetersi anche al Montmelò, pista che nel 2021 le fece faticare.

Esteban Ocon, Alpine A521

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Un finale di 2019 a dir poco promettente, con alcuni podi ottenuti da Daniel Ricciardo e un inverno a cambiare pelle, come un serpente che rinnova la propria livrea passando da un giallo spregiudicato e un blu elegante, quasi fosse un abito da sera, da cerimonia, da indossare nei momenti più importanti, quelli che più contano.

Il cambio di nome non avrebbe dovuto intaccare la sostanza. Renault prima, Alpine ora per volere di Luca De Meo, amministratore delegato del gruppo Renault e vero appassionato di corse, ma una strada - quella tracciata pochi mesi fa - verso il ritorno nell'Olimpo della F1.

Invece, sin dai test pre-stagionali svolti a Sakhir, in Bahrain, le A521 hanno palesato problemi dal punto di vista aerodinamico. Uno svantaggio creato in parte della nuove disposizioni del regolamento tecnico, che hanno di fatto tagliato il fondo davanti alle ruote posteriori diminuendo il carico aerodinamico al posteriore, ma non solo.

Non c'era correlazione tra galleria e pista

 

Il problema più grande che ha afflitto nelle prime 2 gare della stagione le A521 è stato la mancanza di correlazione tra i dati della galleria del vento di Enstone e quelli raccolti in pista dalla squadra francese diretta da Davide Brivio.

A spiegare i guai delle monoposto di Alonso e Ocon è stato Marcin Budkowski, direttore esecutivo di Alpine: "Abbiamo avuto dei problemi nell’introdurre le nuove regole aerodinamiche alla monoposto, avendo riscontrato una mancanza di correlazione fra i dati di galleria e i test in pista”.

“Di conseguenza abbiamo dovuto fermare lo sviluppo della vettura durante l’inverno per alcune settimane, mentre gli altri stavano lavorando sodo. E il tempo in Formula 1 resta una valuta molto preziosa, perché il tempo perduto in galleria si è trasformato in decimi di secondo che ci mancano”.

Budkowski, dopo Imola, temeva di non riuscire a colmare il gap da McLaren e Ferrari - team che si sono mostrati terza e quarta forza di questo Mondiale nelle prime uscite stagionali - in tempi brevi.

“Stiamo lavorando duramente per cercare di migliorare la macchina. Abbiamo portato alcuni sviluppi a Imola, stiamo facendo altri test in Portogallo: stiamo facendo piccoli passi nel miglioramento delle prestazioni, ma il divario con McLaren e le Ferrari resta grande al momento. Non sarà facile chiuderlo nelle prossime gare…".

Portimao, tutta un'altra storia

 

Invece, come per magia, le vetture di blu vestite hanno cambiato passo sin dal primo turno di prove libere. Ma in Formula 1 la magia non esiste. I miglioramenti possono derivare da tanti fattori. Nel caso dell'Alpine, da un lavoro certosino fatto sulla comprensione delle nuove componenti introdotte al Gran Premio dell'Emilia Romagna.

Questo ha portato Alonso e Ocon ad avere una confidenza eccellente sebbene a Portimao si siano trovati a girare - al pari di tutti gli altri - su una pista con scarso grip, migliorato poi giro dopo giro con l'asfalto via via sempre più gommato e meno sporco.

Decimo tempo per Ocon e 14esimo per Alonso nelle Libere 1. Quinto Alonso e sesto Ocon (a 3 decimi da Hamilton) nelle Libere 2. Quinto Ocon e Alonso 14esimo per via di un tempo cancellato (era il terzo assoluto). Poi le Qualifiche hanno raccontato una storia differente.

Esteban Ocon è stato in grado non solo di accedere con autorità in Q3, ma anche di artigliare un meritato sesto tempo, staccato di 694 millesimi di secondo dal poleman Valtteri Bottas. Alonso, invece, non è riuscito a replicare quanto di buono fatto nelle libere e si è dovuto accontentare del 13esimo tempo.

La gara ha però mostrato le vere armi delle A521. Ocon è stato tra i mattatori della corsa, risultando uno dei migliori di giornata chiudendo al settimo posto. Fernando Alonso ha ritrovato il feeling avuto nei giorni precedenti e si è esibito in una rimonta che lo ha portato a chiudere ottavo, alle spalle del compagno di squadra.

Ai piloti torna la fiducia

 

"A Portimao ho avvertito una monoposto più competitiva sin dalle Libere 1", ha dichiarato Alonso a fine gara. Solo in qualifica non mi sono sentito a mio agio. Non ho trovato lo stesso grip che ho potuto sfruttare nelle altre sessioni e questo ha compromesso un po' la mia gara".

"Alla fine, però, sono molto contento delle performance della macchina e del fine settimana in generale. E' stata una domenica fantastica per Alpine. Siamo stati molto competitivi questa volta.

Esteban Ocon, settimo al traguardo, ha aggiunto: "E' stata una gara molto divertente ed è stato bello vedere quanto fossimo alla pari con monoposto che nei primi 2 appuntamenti sono state più veloci delle nostre. Abbiamo fatto un ottimo passo avanti in termini di performance. Abbiamo ottenuto il massimo. Ferrari e McLaren sono forti, ma continuiamo a spingere per chiudere il gap. Abbiamo mostrato di saper reagire molto bene".

Questione di comprensione degli aggiornamenti

 

Sin da Imola, Alpine ha portato novità per incentivare l'effetto out wash, migliorare il carico aerodinamico e i vortici verso la parte centrale della scocca. In terra italiana le novità avevano dato segnali incoraggianti, ma era evidente quanto il team dovesse ancora scoprirne tutto il potenziale.

Il team diretto da Davide Brivio ha iniziato a lavorare sui dati raccolti a Imola per prepararsi al meglio per Portimao e sfruttare le novità, provando a migliorare la fiducia dei piloti nel mezzo e, di conseguenza le prestazioni.

Obiettivo evidentemente raggiunto, perché il settimo e l'ottavo posto ottenuti da Ocon e Alonso parlano di miglioramenti sensibili in poche settimane, sintomo di quanto il lavoro fatto a Enstone abbia imboccato la strada corretta.

Certo, la conformazione della pista di Portimao può avere avuto un suo ruolo in questa crescita, però è indubbio che un passo avanti così importante sia dovuto non solo a una pista "amica", quanto al lavoro certosino di una squadra che non ha alcuna intenzione di trattare il 2021 come un anno di transizione verso il 2022 e il conseguente cambio di regolamento.

"Stiamo lavorando molto bene in termini di comprensione degli aggiornamenti che abbiamo portato a Imola. Ora li stiamo sfruttando al massimo. Stiamo sempre cercando cose che possano portarci a fare passi avanti passo dopo passo, di gara in gara. Che Alpine non sia dove vorremmo che fosse è chiaro. Le regole 2021 non ci hanno aiutato, ma ora stiamo lavorando bene", ha ammesso Ocon.

"Ora penso che il team non debba preoccuparsi di nulla. Il passo avanti che abbiamo mostrato di aver fatto a Portimao è grande. Portimao, nel 2021, è stata una pista difficile per noi e ora tutto è andato bene. Abbiamo lavorato nella giusta direzione. Non penso che dovremmo andare a Barcellona pensando di andare male. Da parte mia sono piuttosto convinto che la macchina funzionerà bene. Spero addirittura che la macchina possa funzionare anche meglio".

Per Alpine il Montmelo sarà una cartina tornasole non da poco. nel 2021 le R.S.20 faticarono non poco. Dunque, se i passi avanti visti a Portimao dovessero anche solo essere confermati in terra catalana, il presente di Alpine, ma anche di Alonso e Ocon, potrà essere più sereno.

In attesa di capire quando i vertici della squadra decideranno di abbandonare lo sviluppo della A521 per dedicarsi esclusivamente alla monoposto a effetto suolo della prossima stagione. Alonso e Ocon si augurano il più tardi possibile, perché vorrebbe dire che la strada intrapresa a Imola non solo è buona, ma è quella giusta.

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