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Ecclestone: "Todt è troppo impegnato, deve delegare la F.1 ad altri!"

Mister E in un'esplosiva intervista al Daily Mail attacca frontalmente la Formula 1, ritenendo che il dominio della Mercedes sia un "cartello" da considerare illegale. E poi attacca il presidente della FIA.

Bernie Ecclestone, sulla griglia

Foto di: XPB Images

Sulla carta Bernie Ecclestone dovrebbe essere il principale promotore della Formula 1. È lui a gestire e vendere i diritti televisivi nel mondo, è lui a siglare i contratti con i circuiti che ospitano le gare del campionato, e resta senza dubbio il volto più rappresentativo di questo sport. La premessa è importante per cercare di capire i motivi che portano Mr. E a sparare con sempre maggiore frequenza su quella che in fin dei conti è la sua creatura.

Le ultime affermazioni sono arrivate in un’intervista concessa al Daily Mail, nella quale Ecclestone ne ha avute per tutti.

“La maggior parte delle squadre pensano solo nel breve periodo – ha attaccato Bernie – con il risultato che la Formula 1 sta vivendo oggi il peggior periodo della sua storia. Non spenderei soldi per portare la mia famiglia ad assistere ad un Gran Premio".

"Sappiamo che molto probabilmente la macchina che partirà in pole sarà quella di Lewis Hamilton, e probabilmente farà sua anche la gara salendo sul podio insieme ad un'altra Mercedes. Questo genere di cose si chiamano “cartelli”, e sono illegali”.

“Jean (Todt) purtroppo è diventato un diplomatico – ha proseguito Ecclestone – sta facendo un ottimo lavoro per la sicurezza statale, ma il suo interesse per la Formula 1 è calato. Vuole che tutti siano felici, e può essere un bel modo per gestire una presidenza, ma non credo che sia il migliore. Non si può piacere a tutti. Se è troppo impegnato credo debba delegare la gestione della Formula 1 a qualcun altro, e ne parlerò con lui”.

Ecclestone non si è mostrato ottimista sulla possibilità che venga definito il nuovo regolamento tecnico della Formula 1 entro il 1 marzo. E ha rivelato un piano che vorrebbe vedere in pista già dalla prima gara del 2016 a Melbourne per rendere i Gran Premi più entusiasmanti.

“Abbiamo bisogno di gare più competitive – ha spiegato – ma manterrei la procedura di qualifica come è ora, senza variazioni. Il pilota che risulta essere il più veloce dovrebbe comunque essere considerato il poleman, intendo per la storia della Formula 1, ma poi potrebbe schierarsi decimo, basandosi magari sulla sua posizione nella classifica di campionato. Stiamo ancora valutando come si potrebbe fare. Il pilota terzo in qualifica potrebbe partire dalla settima od ottava posizione, che sarebbe meglio di una griglia invertita, perché mirerebbe solo a retrocedere di un po’ i piloti più veloci. Credo che questo creerebbe interesse nel pubblico ed incertezza nel risultato finale”.

È se alla fine queste critiche fossero tutt’altro che disinteressate? Nel paddock c’è chi sostiene che far calare il valore della Formula 1 possa essere una condizione ideale per chi intenda provare a rilevare il pacchetto azionario che detiene il fondo di investimento CVC capital, quota che presto sarà messa sul mercato e ceduta. E chissà che Ecclestone non stia pensando di riacquistare ciò che ha ceduto anni fa completando un’ottima operazione commerciale...

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